Meda, città sotto choc per la prematura scomparsa di Aurora
Sembrava un semplice stato di malessere, invece si è trattato di un caso di meningite. Fatale. Tutta la città sotto choc per la prematura scomparsa della quindicenne Aurora Zoia. Nessuno poteva immaginare che la ragazza, così piena di vita, potesse lasciarci così all'improvviso e nel giro di poche ore. Del resto non sembrava avere problemi di salute. Solo un po' di malessere nella giornata di martedì quando, andata a scuola come tutte le mattine all'isituto professionale "Don Milani", ha accu...
Sembrava un semplice stato di malessere, invece si è trattato di un caso di meningite. Fatale. Tutta la città sotto choc per la prematura scomparsa della quindicenne Aurora Zoia. Nessuno poteva immaginare che la ragazza, così piena di vita, potesse lasciarci così all'improvviso e nel giro di poche ore. Del resto non sembrava avere problemi di salute. Solo un po' di malessere nella giornata di martedì quando, andata a scuola come tutte le mattine all'isituto professionale "Don Milani", ha accusato un po' di febbre, difficoltà respiratorie, un po' di mal di testa. Sintomi che non hanno destato particolare preoccupazione: su consiglio degli stessi professori è tornata a casa a riposo, convinta di essere nuovamente in classe il giorno successivo con le compagne. Mercoledì, però, la situazione è peggiorata. Perché oltre ai sintomi del giorno precedente ha raccontato in casa di sentire un po' di rigidità al collo. A quel punto si è deciso di andare dal medico. Viene però coinvolta in un incidente stradale. Un tamponamento che suggerisce di chiamare i volontari del 118 per aiutare le persone coinvolte. I volontari di Seregno Soccorso accompagnano la ragazza all'ospedale di Desio convinti che si tratti di un normalissimo trauma. La situazione precipita sempre di più. La febbre sale, il mal di testa si fa sentire sempre di più durante i continui accertamenti che il personale sanitario cerca di fare per capire qual è il malessere di Aurora. Alla fine viene trasportata d'urgenza all'ospedale San Gerardo di Monza nel reparto di Rianimazione, ma tutti gli sforzi compiuti si rivelano vani. Mercoledì sera, verso le 21.30, il decesso. Immediatamente l'Asl si attiva per stabilire dove Aurora ha trascorso gli ultimi giorni. Tra compagni di classe, amici, familiari, sono una sessantina le persone sottoposte alla procedura di profilassi. Allo sconforto dei familiari si unisce lo sgomento della città: la voce si sparge velocemente, tutti restano increduli davanti a questa tragedia consumata in poche ore.