Meda, Colombo: "Scelte surreali in Consiglio comunale"
Una seduta che lascia il segno. Quella del 3 aprile, apparentemente tranquilla, segna forse la spaccatura definitiva tra il sindaco
Gianni Caimi e Sinistra Ambiente, gruppo che aveva contribuito al suo successo elettorale e che si era sentito estromesso dal gruppo di maggioranza. Giovedì scorso, episodio bis: con tanto di dichiarazioni al microfono.
Alberto Colombo, consigliere di Sinistra e Ambiente, in questi giorni ha diffuso un comunicato per spiegare l...
Una seduta che lascia il segno. Quella del 3 aprile, apparentemente tranquilla, segna forse la spaccatura definitiva tra il sindaco
Gianni Caimi e Sinistra Ambiente, gruppo che aveva contribuito al suo successo elettorale e che si era sentito estromesso dal gruppo di maggioranza. Giovedì scorso, episodio bis: con tanto di dichiarazioni al microfono.
Alberto Colombo, consigliere di Sinistra e Ambiente, in questi giorni ha diffuso un comunicato per spiegare la sua delusione e le sue perplessità.
Il 3 aprile, in Consiglio Comunale, sulla mozione presentata da Sinistra e Ambiente sugli Orti Urbani Condivisi s’è via via sviluppata una situazione a dir poco surreale. Valutazioni positive sullo spirito e le finalità espresse nella mozione da parte dei gruppi d’opposizione (Meda per Tutti, Lista Buraschi e Lega Nord) e stroncatura da parte del PD ed in particolare della Giunta. Con tanto di accuse al gruppo di Sinistra e Ambiente e al suo consigliere di voler solo “cercare visibilità” nonché richiami a spirito di coalizione e di maggioranza violati.
Risultato: 6 voti favorevoli alla mozione (1 Sinistra e Ambiente, 1 Meda x Tutti, 1 Lista Buraschi, 2 Lega Nord, 1 Ncd,) e 8 contrari (7 consiglieri del PD meno Moretto che non ha partecipato al voto + il Sindaco Caimi). Mozione respinta. Questa la cronaca spiccia, con un intermezzo non di poco conto prima delle dichiarazioni di voto: l’intervento del Sindaco Caimi che, in aula e pubblicamente, afferma " di prendere atto che Sinistra e Ambiente s’è messa fuori dalla maggioranza” anche se Sinistra e Ambiente non ha dichiarato nessuna volontà in tal senso.
Surreale e singolare dunque. Tutto questo per una mozione sugli orti urbani condivisi, argomento approvato in molte amministrazioni di centrosinistra (ma anche di altro colore) proprio per la sua valenza atta a recuperare aree degradate e a creare socializzazione. Non per nulla, apprezzamenti e suggerimenti sono giunti anche dagli altri gruppi presenti in Consiglio Comunale. Non dal PD e soprattutto non dalla Giunta e dal Sindaco.
Qui, proprio qui sta il nodo. Sì, perché abbiamo la netta sensazione che qualsiasi mozione avessimo presentato, il risultato sarebbe stato esattamente lo stesso. Perché il problema è il rifiuto del concetto di lavoro collegiale e di scelte condivise nella maggioranza (Giunta, Sindaco e
gruppi politici che ne fanno parte) unito al disconoscimento del ruolo di autonomia propositiva che anche Sinistra e Ambiente ritiene di avere. La volontà di discussione e di sintesi di PD e Giunta, che si esprimeva a mezzo dell’Assessore all’Ambiente Salimbeni, sui contenuti della specifica mozione è stata pressoché inesistente, preferendo obiettare che l’amministrazione sta già lavorando sull’argomento per un progetto sugli orti urbani.
Bene, peccato che il gruppo di Sinistra e Ambiente (così come il resto della cittadinanza) era ed è all’oscuro di qualsivoglia informazione in merito, pur essendo parte di una coalizione, termine da non confondersi con “competizione”. Rammentiamo infatti che qualsiasi Consigliere Comunale, indipendentemente da dove è collocato, ha la facoltà di presentare mozioni per contribuire ai lavori dell’amministrazione. Sinistra e Ambiente lo ha fatto su di un argomento, specificando le finalità di partecipazione su quest’obiettivo. Se, come dichiarato dall’Assessore all’Ambiente, la Giunta sta già lavorando in merito, perché non chiedere modifiche o integrazioni al testo presentato per farne un documento per i criteri di lavoro?
Ma forse qui la risposta c’è, ed è proprio nelle parole dell’Assessore stesso, quando ci accusa di voler “tentare d’imporre un percorso progettuale” – laddove nelle nostre intenzioni era di concertazione – compito che invece, per parere della Giunta, dovrà essere della sola Giunta, così come la sola Giunta dovrà formulare qualsivoglia regolamento. Trascorso il periodo elettorale è questo ciò che intendono per “coalizione” tra forze politiche? E’ questo il livello di partecipazione e di coinvolgimento che intendono applicare anche per gruppi, associazioni o cittadini? Questo metodo, in altri ambiti praticato, assomiglia molto al ruolo delle oligarchie o dei consigli d’amministrazione aziendali.
Il Sindaco Caimi, sottolineiamo “lui” e non Sinistra e Ambiente, ha proclamato in aula consigliare che Sinistra e Ambiente è fuori dalla maggioranza, ma forse sarebbe meglio dire che è il livello amministrativo di Giunta e Sindaco a essere fuori dalle normali dinamiche applicate laddove si amministra in coalizione, riducendosi a scelte decise unilateralmente.
Perché, ci risulta, solo a Meda non si hanno rapporti con gli alleati della coalizione che ha vinto le elezioni. Lo rammentiamo ancora, si è maggioranza per volontà degli elettori e non del Sindaco Caimi. Alberto Colombo
Gianni Caimi e Sinistra Ambiente, gruppo che aveva contribuito al suo successo elettorale e che si era sentito estromesso dal gruppo di maggioranza. Giovedì scorso, episodio bis: con tanto di dichiarazioni al microfono.
Alberto Colombo, consigliere di Sinistra e Ambiente, in questi giorni ha diffuso un comunicato per spiegare la sua delusione e le sue perplessità.
Il 3 aprile, in Consiglio Comunale, sulla mozione presentata da Sinistra e Ambiente sugli Orti Urbani Condivisi s’è via via sviluppata una situazione a dir poco surreale. Valutazioni positive sullo spirito e le finalità espresse nella mozione da parte dei gruppi d’opposizione (Meda per Tutti, Lista Buraschi e Lega Nord) e stroncatura da parte del PD ed in particolare della Giunta. Con tanto di accuse al gruppo di Sinistra e Ambiente e al suo consigliere di voler solo “cercare visibilità” nonché richiami a spirito di coalizione e di maggioranza violati.
Risultato: 6 voti favorevoli alla mozione (1 Sinistra e Ambiente, 1 Meda x Tutti, 1 Lista Buraschi, 2 Lega Nord, 1 Ncd,) e 8 contrari (7 consiglieri del PD meno Moretto che non ha partecipato al voto + il Sindaco Caimi). Mozione respinta. Questa la cronaca spiccia, con un intermezzo non di poco conto prima delle dichiarazioni di voto: l’intervento del Sindaco Caimi che, in aula e pubblicamente, afferma " di prendere atto che Sinistra e Ambiente s’è messa fuori dalla maggioranza” anche se Sinistra e Ambiente non ha dichiarato nessuna volontà in tal senso.
Surreale e singolare dunque. Tutto questo per una mozione sugli orti urbani condivisi, argomento approvato in molte amministrazioni di centrosinistra (ma anche di altro colore) proprio per la sua valenza atta a recuperare aree degradate e a creare socializzazione. Non per nulla, apprezzamenti e suggerimenti sono giunti anche dagli altri gruppi presenti in Consiglio Comunale. Non dal PD e soprattutto non dalla Giunta e dal Sindaco.
Qui, proprio qui sta il nodo. Sì, perché abbiamo la netta sensazione che qualsiasi mozione avessimo presentato, il risultato sarebbe stato esattamente lo stesso. Perché il problema è il rifiuto del concetto di lavoro collegiale e di scelte condivise nella maggioranza (Giunta, Sindaco e
gruppi politici che ne fanno parte) unito al disconoscimento del ruolo di autonomia propositiva che anche Sinistra e Ambiente ritiene di avere. La volontà di discussione e di sintesi di PD e Giunta, che si esprimeva a mezzo dell’Assessore all’Ambiente Salimbeni, sui contenuti della specifica mozione è stata pressoché inesistente, preferendo obiettare che l’amministrazione sta già lavorando sull’argomento per un progetto sugli orti urbani.
Bene, peccato che il gruppo di Sinistra e Ambiente (così come il resto della cittadinanza) era ed è all’oscuro di qualsivoglia informazione in merito, pur essendo parte di una coalizione, termine da non confondersi con “competizione”. Rammentiamo infatti che qualsiasi Consigliere Comunale, indipendentemente da dove è collocato, ha la facoltà di presentare mozioni per contribuire ai lavori dell’amministrazione. Sinistra e Ambiente lo ha fatto su di un argomento, specificando le finalità di partecipazione su quest’obiettivo. Se, come dichiarato dall’Assessore all’Ambiente, la Giunta sta già lavorando in merito, perché non chiedere modifiche o integrazioni al testo presentato per farne un documento per i criteri di lavoro?
Ma forse qui la risposta c’è, ed è proprio nelle parole dell’Assessore stesso, quando ci accusa di voler “tentare d’imporre un percorso progettuale” – laddove nelle nostre intenzioni era di concertazione – compito che invece, per parere della Giunta, dovrà essere della sola Giunta, così come la sola Giunta dovrà formulare qualsivoglia regolamento. Trascorso il periodo elettorale è questo ciò che intendono per “coalizione” tra forze politiche? E’ questo il livello di partecipazione e di coinvolgimento che intendono applicare anche per gruppi, associazioni o cittadini? Questo metodo, in altri ambiti praticato, assomiglia molto al ruolo delle oligarchie o dei consigli d’amministrazione aziendali.
Il Sindaco Caimi, sottolineiamo “lui” e non Sinistra e Ambiente, ha proclamato in aula consigliare che Sinistra e Ambiente è fuori dalla maggioranza, ma forse sarebbe meglio dire che è il livello amministrativo di Giunta e Sindaco a essere fuori dalle normali dinamiche applicate laddove si amministra in coalizione, riducendosi a scelte decise unilateralmente.
Perché, ci risulta, solo a Meda non si hanno rapporti con gli alleati della coalizione che ha vinto le elezioni. Lo rammentiamo ancora, si è maggioranza per volontà degli elettori e non del Sindaco Caimi. Alberto Colombo