Meda, Daelli e Molteni si candidano e si votano: l'ironia sul web
Hanno avanzato la loro candidatura nella commissione Regolamenti e Statuto e, in assenza di altri consiglieri,
Giovanni Daelli e
Bruno Molteni, hanno depositato nell'urna il bigliettino con il voto segreto. Alla fine, ovviamente, sono risultati eletti entrambi con due voti ciascuno. E sul web impazza l'ironia nei loro confronti. Se
Alberto Colombo (Sinistra e Ambiente) accusava il sindaco
Gianni Caimi e il Partito Democra...
Hanno avanzato la loro candidatura nella commissione Regolamenti e Statuto e, in assenza di altri consiglieri,
Giovanni Daelli e
Bruno Molteni, hanno depositato nell'urna il bigliettino con il voto segreto. Alla fine, ovviamente, sono risultati eletti entrambi con due voti ciascuno. E sul web impazza l'ironia nei loro confronti. Se
Alberto Colombo (Sinistra e Ambiente) accusava il sindaco
Gianni Caimi e il Partito Democratico di porre fine alla democrazia partecipata, l'ha presa un po' più con il sorriso
Vermondo Busnelli (capogruppo di Meda per Tutti) che sul suo blog (e nella seduta di Consiglio comunale), dopo avere evidenziato uno stile "poco democratico e molto autoritario", commentava così: "Qualcuno potrebbe dire che il nuovo presidente Daelli è stato votato all’unanimità dei presenti". Sulla querelle dei lavori della commissione, però, è tornata
Vilma Galimberti (capogruppo della lista "Con Buraschi per Meda"), anche lei uscita dall'aula non avendo apprezzato i metodi del Pd: "Come lista - spiega Galimberti - abbiamo più volte invitato in questi anni il Partito democratico e il Presidente del Consiglio comunale a manifestare maggiore apertura ed una seria volontà a garantire una vera partecipazione politica di tutti i gruppi politici ai lavori del Consiglio comunale e delle Commissioni, ma purtroppo tale invito continua a ricadere costantemente nel vuoto. La 'autoelezione' del Presidente e del Vice-Presidente della Commissione Regolamenti e Statuto avvenuta lunedì 9 febbraio è l'ennesimo esempio del modo in cui la maggioranza sta governando: non viene lasciato alcuno spazio per il dialogo". E dopo le dichiarazioni, sul web anche lei ha dato spazio alla fantasia e all'ironia con una vignetta che riassume l'andamento della votazione nell'ultima seduta della commissione.
Giovanni Daelli e
Bruno Molteni, hanno depositato nell'urna il bigliettino con il voto segreto. Alla fine, ovviamente, sono risultati eletti entrambi con due voti ciascuno. E sul web impazza l'ironia nei loro confronti. Se
Alberto Colombo (Sinistra e Ambiente) accusava il sindaco
Gianni Caimi e il Partito Democratico di porre fine alla democrazia partecipata, l'ha presa un po' più con il sorriso
Vermondo Busnelli (capogruppo di Meda per Tutti) che sul suo blog (e nella seduta di Consiglio comunale), dopo avere evidenziato uno stile "poco democratico e molto autoritario", commentava così: "Qualcuno potrebbe dire che il nuovo presidente Daelli è stato votato all’unanimità dei presenti". Sulla querelle dei lavori della commissione, però, è tornata
Vilma Galimberti (capogruppo della lista "Con Buraschi per Meda"), anche lei uscita dall'aula non avendo apprezzato i metodi del Pd: "Come lista - spiega Galimberti - abbiamo più volte invitato in questi anni il Partito democratico e il Presidente del Consiglio comunale a manifestare maggiore apertura ed una seria volontà a garantire una vera partecipazione politica di tutti i gruppi politici ai lavori del Consiglio comunale e delle Commissioni, ma purtroppo tale invito continua a ricadere costantemente nel vuoto. La 'autoelezione' del Presidente e del Vice-Presidente della Commissione Regolamenti e Statuto avvenuta lunedì 9 febbraio è l'ennesimo esempio del modo in cui la maggioranza sta governando: non viene lasciato alcuno spazio per il dialogo". E dopo le dichiarazioni, sul web anche lei ha dato spazio alla fantasia e all'ironia con una vignetta che riassume l'andamento della votazione nell'ultima seduta della commissione.