Meda, dopo il lungo iter c'è il nuovo Pgt. Sinistra e Ambiente accusa sindaco e Pd
La città ha un nuovo strumento urbanistico. Sabato pomeriggio il Consiglio comunale ha approvato il Pgt (Piano di governo del territorio). Un percorso tutt'altro che semplice, iniziato dall'amministrazione leghista guidata da
Giorgio Taveggia, rimasto poi sospeso a causa delle elezioni e ora concluso dal nuovo sindaco
Gianni Caimi. Il quale, a sua volta, ha avuto bisogno di una settimana di lavoro per poter discutere e approvare (accogliere o respingere) le...
La città ha un nuovo strumento urbanistico. Sabato pomeriggio il Consiglio comunale ha approvato il Pgt (Piano di governo del territorio). Un percorso tutt'altro che semplice, iniziato dall'amministrazione leghista guidata da
Giorgio Taveggia, rimasto poi sospeso a causa delle elezioni e ora concluso dal nuovo sindaco
Gianni Caimi. Il quale, a sua volta, ha avuto bisogno di una settimana di lavoro per poter discutere e approvare (accogliere o respingere) le osservazioni presentata dai singoli cittadini e dalle aziende. Alla fine di tutto l'iter, il documento ha ottenuto i voti favorevoli del primo cittadino, del Pd, della Lega Nord. Astenuto
Bruno Molteni del Pdl, voto contrario per
Vermondo Busnelli (lista civica "Meda per tutti") e per
Alberto Colombo (Sinistra e Ambiente). Proprio quest'ultimo ha animato "politicamente" la seduta per la sua posizione. Del resto fa parte della maggioranza anche se, a più riprese, ha rilevato che il sindaco finora non ha avuto grande considerazione della presenza di Sinistra e Ambiente nella coalizione. E non avendo avuto la possibilità di confrontarsi prima nelle sedi di partito, magari anche con il supporto di tecnici e urbanisti, ha espresso tutta la sua contrarietà al Pgt nell'aula consiliare. In particolare Colombo chiedeva di accogliere tutte le osservazioni che chiedevano lo stralcio dei cosiddetti Atr, ovvero gli ambiti di trasformazione, demandando all'ufficio Tecnico comunale il compito di modificare la Vas (Valutazione ambientale strategica). "Gli Atr - spiega Colombo - questo Pgt concede potenzialità edificatorie che porteranno altro inutile cemento nella nostra città, ovviamente sacrificando i pochi spazi verdi rimasti. Non è un Pgt a consumo di suolo zero, così come sbandierato dalla precedente amministrazione leghista. Si ripropongono infatti i famigerati PII (Piani Integrati d'intervento) ora sotto forma di Atr. Questo è il peccato originale, da noi incondivisibile, di questo Pgt. Riteniamo un errore approvarlo così com'è, rimandando le revisioni ad una futura Variante. Riteniamo un errore della Giunta, del sindaco e del Pd, essersi limitati a raccogliere pareri tecnici sull'iter solo dalle strutture tecniche comunali e dagli stessi estensori del Pgt. Un errore poiché sicuramente sarebbe stato più sereno e obbiettivo un parere di professionisti esterni, non coinvolti nell'elaborazione del documento urbanistico. Ci auguriamo di sbagliarci, e ne saremmo felici, relativamente alla possibilità che il giorno dopo la pubblicazione del Pgt e prima dell'annunciata variante, parta "la carica dei 101" di chi vuole approfittare dell'occasione sugli Atr. Vedremo cosa succederà".
Giorgio Taveggia, rimasto poi sospeso a causa delle elezioni e ora concluso dal nuovo sindaco
Gianni Caimi. Il quale, a sua volta, ha avuto bisogno di una settimana di lavoro per poter discutere e approvare (accogliere o respingere) le osservazioni presentata dai singoli cittadini e dalle aziende. Alla fine di tutto l'iter, il documento ha ottenuto i voti favorevoli del primo cittadino, del Pd, della Lega Nord. Astenuto
Bruno Molteni del Pdl, voto contrario per
Vermondo Busnelli (lista civica "Meda per tutti") e per
Alberto Colombo (Sinistra e Ambiente). Proprio quest'ultimo ha animato "politicamente" la seduta per la sua posizione. Del resto fa parte della maggioranza anche se, a più riprese, ha rilevato che il sindaco finora non ha avuto grande considerazione della presenza di Sinistra e Ambiente nella coalizione. E non avendo avuto la possibilità di confrontarsi prima nelle sedi di partito, magari anche con il supporto di tecnici e urbanisti, ha espresso tutta la sua contrarietà al Pgt nell'aula consiliare. In particolare Colombo chiedeva di accogliere tutte le osservazioni che chiedevano lo stralcio dei cosiddetti Atr, ovvero gli ambiti di trasformazione, demandando all'ufficio Tecnico comunale il compito di modificare la Vas (Valutazione ambientale strategica). "Gli Atr - spiega Colombo - questo Pgt concede potenzialità edificatorie che porteranno altro inutile cemento nella nostra città, ovviamente sacrificando i pochi spazi verdi rimasti. Non è un Pgt a consumo di suolo zero, così come sbandierato dalla precedente amministrazione leghista. Si ripropongono infatti i famigerati PII (Piani Integrati d'intervento) ora sotto forma di Atr. Questo è il peccato originale, da noi incondivisibile, di questo Pgt. Riteniamo un errore approvarlo così com'è, rimandando le revisioni ad una futura Variante. Riteniamo un errore della Giunta, del sindaco e del Pd, essersi limitati a raccogliere pareri tecnici sull'iter solo dalle strutture tecniche comunali e dagli stessi estensori del Pgt. Un errore poiché sicuramente sarebbe stato più sereno e obbiettivo un parere di professionisti esterni, non coinvolti nell'elaborazione del documento urbanistico. Ci auguriamo di sbagliarci, e ne saremmo felici, relativamente alla possibilità che il giorno dopo la pubblicazione del Pgt e prima dell'annunciata variante, parta "la carica dei 101" di chi vuole approfittare dell'occasione sugli Atr. Vedremo cosa succederà".