Meda: duemila persone sfilano silenziose con la fiaccola per Giuseppina Biella
La folla si è riversata in strada, arrivata non solo dai quartieri della città, ma anche da Desio, Seregno, Seveso: alla fine, stando alle stime della Polizia locale, erano quasi due mila le persone che nella serata di ieri, domenica 22, si sono strette attorno a
Sergio Senzani per la scomparsa della moglie
Giuseppina Biella, la pensionata rimasta uccisa nei giorni scorsi nel corso dell'attentato al museo del Bardo a Tunisi. Una fiaccolata che dal...
La folla si è riversata in strada, arrivata non solo dai quartieri della città, ma anche da Desio, Seregno, Seveso: alla fine, stando alle stime della Polizia locale, erano quasi due mila le persone che nella serata di ieri, domenica 22, si sono strette attorno a
Sergio Senzani per la scomparsa della moglie
Giuseppina Biella, la pensionata rimasta uccisa nei giorni scorsi nel corso dell'attentato al museo del Bardo a Tunisi. Una fiaccolata che dall'abitazione si è diretta verso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente per una veglia di preghiera. Tutti in strada, magari anche per motivi diversi, ma accomunati dalla stessa idea: condannare con il silenzio e con la luce portata nel buio e nel silenzio, quel gesto di violenza che non può trovare giustificazioni. C'erano tutti alla fiaccolata: amici di famiglia, cittadini che neanche conoscevano la donna ma si sono sentiti in dovere di essere presenti. C'era una rappresentanza della comunità musulmana che ha voluto ribadire con la sua presenza il desiderio di pace e la solidarietà nei confronti della famiglia. C'era anche il sindaco Gianni Caimi, che in una fiaccolata spontanea nata dal desiderio dei cittadini, ha abbracciato il marito di Giuseppina Biella e poi si è unito con discrezione al corteo. E, soprattutto, c'erano due striscioni. Nella sera della fiaccolata, con la luce delle fiaccole che brillava, mentre tutti avanzavano lentamente vero la chiesa, gli unici due messaggi sono stati lasciati alle lenzuola sorrette da quattro ragazze. "In memoria di Giuseppina Biella. Uniti al dolore di Sergio e Silvio" recitava lo striscione di apertura, seguito a pochi passi di distanza da "Contro il terrorismo che distrugge la bellezza della libertà e della civiltà". Un messaggio accompagnato dal silenzio di duemila persone e dal pensiero rivolto verso Giuseppina, la donna che in città stimavano tutti e che ha pagato a caro prezzo quell'atto di terrorismo di fanatismo. [gallery ids="25305,25306,25307,25308,25309,25310,25311,25312,25313"]
Sergio Senzani per la scomparsa della moglie
Giuseppina Biella, la pensionata rimasta uccisa nei giorni scorsi nel corso dell'attentato al museo del Bardo a Tunisi. Una fiaccolata che dall'abitazione si è diretta verso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente per una veglia di preghiera. Tutti in strada, magari anche per motivi diversi, ma accomunati dalla stessa idea: condannare con il silenzio e con la luce portata nel buio e nel silenzio, quel gesto di violenza che non può trovare giustificazioni. C'erano tutti alla fiaccolata: amici di famiglia, cittadini che neanche conoscevano la donna ma si sono sentiti in dovere di essere presenti. C'era una rappresentanza della comunità musulmana che ha voluto ribadire con la sua presenza il desiderio di pace e la solidarietà nei confronti della famiglia. C'era anche il sindaco Gianni Caimi, che in una fiaccolata spontanea nata dal desiderio dei cittadini, ha abbracciato il marito di Giuseppina Biella e poi si è unito con discrezione al corteo. E, soprattutto, c'erano due striscioni. Nella sera della fiaccolata, con la luce delle fiaccole che brillava, mentre tutti avanzavano lentamente vero la chiesa, gli unici due messaggi sono stati lasciati alle lenzuola sorrette da quattro ragazze. "In memoria di Giuseppina Biella. Uniti al dolore di Sergio e Silvio" recitava lo striscione di apertura, seguito a pochi passi di distanza da "Contro il terrorismo che distrugge la bellezza della libertà e della civiltà". Un messaggio accompagnato dal silenzio di duemila persone e dal pensiero rivolto verso Giuseppina, la donna che in città stimavano tutti e che ha pagato a caro prezzo quell'atto di terrorismo di fanatismo. [gallery ids="25305,25306,25307,25308,25309,25310,25311,25312,25313"]