Meda: il segretario comunale in affitto
L'amministrazione comunale taglia le spese: il segretario comunale
Enzo Marino, d'ora in poi, lavorerà anche per il Comune di Grandate. Lo ha deciso il Consiglio comunale nella seduta di giovedì approvando l'accordo tra i due enti locali. Tecnicamente si parla di convenzione. Per intenderci meglio, a parte la brutalità del termine, parliamo di affitto. Nel senso che il Comune di Meda cede il suo segretario a Grandate nelle ore in cui non deve prestare il suo prez...
L'amministrazione comunale taglia le spese: il segretario comunale
Enzo Marino, d'ora in poi, lavorerà anche per il Comune di Grandate. Lo ha deciso il Consiglio comunale nella seduta di giovedì approvando l'accordo tra i due enti locali. Tecnicamente si parla di convenzione. Per intenderci meglio, a parte la brutalità del termine, parliamo di affitto. Nel senso che il Comune di Meda cede il suo segretario a Grandate nelle ore in cui non deve prestare il suo prezioso lavoro in municipio (martedì e giovedì pomeriggio). Semplificato in cifre significa che Marino dovrà dedicare nella sua settimana 27 ore al Comune di Meda e 9 a quello comasco. Tutto, naturalmente, si può tradurre anche in soldoni: con questa convenzione il Comune di Meda, dovendo farsi carico solo del 75% dello stipendio, risparmierà circa 10 mila euro all'anno. Scelta condivisibile, visto che in questo periodo è una bella somma che fa comodo anche ai Comuni. "Sono favorevole a questa scelta - spiega
Vermondo Busnelli (Meda per Tutti) - perché si colloca in una logica di collaborazioni e sinergie tra comuni con l’obiettivo di ottimizzare i costi della macchina burocratica e amministrativa. Questo è un piccolo tassello del progetto più ampio e richiesto ormai a gran voce dall’opinione pubblica di riduzione della spesa pubblica istituzionale. ll mio voto è stato tuttavia di astensione perché non condivido la forma: la convenzione non prevede una clausola di protezione per Meda nel caso di ritardato o incompleto recupero delle spese anticipate . Inoltre non prevede criteri concordati e modalità di valutazione tra i due Comuni per la definizione degli obiettivi di risultato e i relativi calcoli di attribuzione".
Enzo Marino, d'ora in poi, lavorerà anche per il Comune di Grandate. Lo ha deciso il Consiglio comunale nella seduta di giovedì approvando l'accordo tra i due enti locali. Tecnicamente si parla di convenzione. Per intenderci meglio, a parte la brutalità del termine, parliamo di affitto. Nel senso che il Comune di Meda cede il suo segretario a Grandate nelle ore in cui non deve prestare il suo prezioso lavoro in municipio (martedì e giovedì pomeriggio). Semplificato in cifre significa che Marino dovrà dedicare nella sua settimana 27 ore al Comune di Meda e 9 a quello comasco. Tutto, naturalmente, si può tradurre anche in soldoni: con questa convenzione il Comune di Meda, dovendo farsi carico solo del 75% dello stipendio, risparmierà circa 10 mila euro all'anno. Scelta condivisibile, visto che in questo periodo è una bella somma che fa comodo anche ai Comuni. "Sono favorevole a questa scelta - spiega
Vermondo Busnelli (Meda per Tutti) - perché si colloca in una logica di collaborazioni e sinergie tra comuni con l’obiettivo di ottimizzare i costi della macchina burocratica e amministrativa. Questo è un piccolo tassello del progetto più ampio e richiesto ormai a gran voce dall’opinione pubblica di riduzione della spesa pubblica istituzionale. ll mio voto è stato tuttavia di astensione perché non condivido la forma: la convenzione non prevede una clausola di protezione per Meda nel caso di ritardato o incompleto recupero delle spese anticipate . Inoltre non prevede criteri concordati e modalità di valutazione tra i due Comuni per la definizione degli obiettivi di risultato e i relativi calcoli di attribuzione".