Meda, Pedemontana: "Poche certezze sulla diossina"
Preoccupazione per il traffico destinato a riversarsi sulle nostre strade, timori per la mancanza di fondi che al momento impediscono la realizzazione dell'opera. Soprattutto la consapevolezza che il tema "diossina" nella progettazione di Pedemontana non è stato considerato in modo adeguato e che, pertanto, le istituzioni ora devono pensare a tutelare i cittadini. Con questi tre pensieri i rappresentanti di "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile" (Gemma Beretta - portavoce e Legambient...
Preoccupazione per il traffico destinato a riversarsi sulle nostre strade, timori per la mancanza di fondi che al momento impediscono la realizzazione dell'opera. Soprattutto la consapevolezza che il tema "diossina" nella progettazione di Pedemontana non è stato considerato in modo adeguato e che, pertanto, le istituzioni ora devono pensare a tutelare i cittadini. Con questi tre pensieri i rappresentanti di "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile" (Gemma Beretta - portavoce e Legambiente Seveso, Gianni Del Pero -WWF Groane, Alberto Colombo -Sinistra e Ambiente Meda, Gianni Casiraghi -Ass. Torrette Macherio + Brianza Centrale, Giuseppe Grassi -Ass. La Puska Lentate S/S) sono usciti dall'incontro con la Provincia di Monza e Brianza: in particolare dal colloquio avuto con l'assessore alle Infrastrutture
Francesco Giordano, l'assessore all'Ecologia
Martina Sassoli e con i tecnici dei due assessorati. Questo il comunicato inviato ai giornali da "Insieme in rete" dopo la riunione.
L'incontro era stato richiesto da noi per aggiornamenti sulla Pedemontana e in particolare sull'annosa vicenda delle analisi ambientali sulla presenza di TCDD (Diossina) a rispondenza della prescrizione CIPE n° 3. Un incontro che ha evidenziato alcune cose, anche preoccupanti. La Provincia lamenta nei fatti, la mancanza di un interlocutore certo sul fronte Regione Lombardia, CAL e APL.
La situazione economico/finanziaria non è cambiata rispetto a quanto in precedenza comunicato e da noi riportato nel blog.
Così come non è cambiata la situazione che vedrebbe la realizzazione "a fasi" dell'infrastruttura e quindi, per ora, della sola tratta B1 (la tratta A e le tangenziali di Como e Varese sono in fase avanzata di realizzazione) cui seguiranno le altre quando verranno reperiti i fondi necessari. La preoccupazione che sull'attuale superstrada SS35 si riversi poi un traffico aggiuntivo insostenibile, è vista diversamente dai vari soggetti in campo.
CAL sostiene che la viabilità attuale è in grado di assorbire questo traffico, la Provincia e i Comuni della tratta B2 sono di opinione contraria. Per questo la Provincia è in attesa dei risultati di uno studio sui volumi del traffico, redatto a partire dallo scenario di un'autostrada che termini temporaneamente a Lentate S/S.
Sulla questione Pedemontana e rischio diossina, c'è da parte della Provincia la consapevolezza della delicatezza del problema e la necessità che si giunga a conoscenza quanto prima dei risultati delle analisi d'approfondimento.
Ma qui si apre l'incertezza più totale. Insieme in Rete ha evidenziato che il progetto esecutivo non può non tenere conto del fattore pericolosità della TCDD e quindi è un nonsenso che le "analisi d'approfondimento" siano pratica a sé. Così come è fondamentale il coinvolgimento di ARPA per il contradditorio e la validazione di protocollo e delle risultanze delle analisi stesse.
Su questo punto, le informazioni in ns. possesso, dicono che ARPA non è stata minimamente coinvolta in tale procedimento. La Provincia, nella figura dei due Assessori, conviene che questo passaggio è fondamentale per la necessaria conoscenza dei rischi per la cittadinanza e per i lavoratori coinvolti, nonché per le metodologie operative nella costruzione dell'autostrada. Noi abbiamo sollevato anche il problema della rimozione e stoccaggio del terreno contaminato. Tutti fattori di cui il progetto esecutivo dovrebbe tenere conto.
Ma sul progetto esecutivo, attualmente ancora in fase di validazione, si corre il rischio che venga poi approvato da CAL privo della "componente rischio TCDD".
Sulla nostra esposizione, i due Assessori e i tecnici, hanno proposto l'attivazione del cosiddetto Osservatorio ambientale ove sono presenti sia la Provincia di MB sia ARPA. E' una struttura che già ha operato durante l'iter realizzativo di pedemontana. Insieme in Rete ha fatto loro notare come però detto osservatorio, si sia limitato al monitoraggio di criticità che non comprendevano la TCDD. Esempio lampante è il monitoraggio denominato SUO-SE-01 effettuato su quella che diverrà area di cantiere nella zona di Via della Roggia a Seveso, (ex ZONA B, fortemente contaminata da TCDD) ove tra le sostanze contaminanti del suolo, ci si è limitati alla ricerca di metalli pesanti e idrocarburi - vedi relazione scaricabile. Abbiamo quindi loro evidenziato che la Provincia deve chiedere ed esigere il monitoraggio della TCDD.
La Provincia, oltre a ciò, s'è impegnata ad aggiornarci sui prossimi passaggi e a chiedere la convocazione del tavolo regionale del Collegio di Vigilanza e, qualora non lo faccia la Regione in tempi brevi, a convocare un Collegio di Vigilanza in sede provinciale.
Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile
Francesco Giordano, l'assessore all'Ecologia
Martina Sassoli e con i tecnici dei due assessorati. Questo il comunicato inviato ai giornali da "Insieme in rete" dopo la riunione.
L'incontro era stato richiesto da noi per aggiornamenti sulla Pedemontana e in particolare sull'annosa vicenda delle analisi ambientali sulla presenza di TCDD (Diossina) a rispondenza della prescrizione CIPE n° 3. Un incontro che ha evidenziato alcune cose, anche preoccupanti. La Provincia lamenta nei fatti, la mancanza di un interlocutore certo sul fronte Regione Lombardia, CAL e APL.
La situazione economico/finanziaria non è cambiata rispetto a quanto in precedenza comunicato e da noi riportato nel blog.
Così come non è cambiata la situazione che vedrebbe la realizzazione "a fasi" dell'infrastruttura e quindi, per ora, della sola tratta B1 (la tratta A e le tangenziali di Como e Varese sono in fase avanzata di realizzazione) cui seguiranno le altre quando verranno reperiti i fondi necessari. La preoccupazione che sull'attuale superstrada SS35 si riversi poi un traffico aggiuntivo insostenibile, è vista diversamente dai vari soggetti in campo.
CAL sostiene che la viabilità attuale è in grado di assorbire questo traffico, la Provincia e i Comuni della tratta B2 sono di opinione contraria. Per questo la Provincia è in attesa dei risultati di uno studio sui volumi del traffico, redatto a partire dallo scenario di un'autostrada che termini temporaneamente a Lentate S/S.
Sulla questione Pedemontana e rischio diossina, c'è da parte della Provincia la consapevolezza della delicatezza del problema e la necessità che si giunga a conoscenza quanto prima dei risultati delle analisi d'approfondimento.
Ma qui si apre l'incertezza più totale. Insieme in Rete ha evidenziato che il progetto esecutivo non può non tenere conto del fattore pericolosità della TCDD e quindi è un nonsenso che le "analisi d'approfondimento" siano pratica a sé. Così come è fondamentale il coinvolgimento di ARPA per il contradditorio e la validazione di protocollo e delle risultanze delle analisi stesse.
Su questo punto, le informazioni in ns. possesso, dicono che ARPA non è stata minimamente coinvolta in tale procedimento. La Provincia, nella figura dei due Assessori, conviene che questo passaggio è fondamentale per la necessaria conoscenza dei rischi per la cittadinanza e per i lavoratori coinvolti, nonché per le metodologie operative nella costruzione dell'autostrada. Noi abbiamo sollevato anche il problema della rimozione e stoccaggio del terreno contaminato. Tutti fattori di cui il progetto esecutivo dovrebbe tenere conto.
Ma sul progetto esecutivo, attualmente ancora in fase di validazione, si corre il rischio che venga poi approvato da CAL privo della "componente rischio TCDD".
Sulla nostra esposizione, i due Assessori e i tecnici, hanno proposto l'attivazione del cosiddetto Osservatorio ambientale ove sono presenti sia la Provincia di MB sia ARPA. E' una struttura che già ha operato durante l'iter realizzativo di pedemontana. Insieme in Rete ha fatto loro notare come però detto osservatorio, si sia limitato al monitoraggio di criticità che non comprendevano la TCDD. Esempio lampante è il monitoraggio denominato SUO-SE-01 effettuato su quella che diverrà area di cantiere nella zona di Via della Roggia a Seveso, (ex ZONA B, fortemente contaminata da TCDD) ove tra le sostanze contaminanti del suolo, ci si è limitati alla ricerca di metalli pesanti e idrocarburi - vedi relazione scaricabile. Abbiamo quindi loro evidenziato che la Provincia deve chiedere ed esigere il monitoraggio della TCDD.
La Provincia, oltre a ciò, s'è impegnata ad aggiornarci sui prossimi passaggi e a chiedere la convocazione del tavolo regionale del Collegio di Vigilanza e, qualora non lo faccia la Regione in tempi brevi, a convocare un Collegio di Vigilanza in sede provinciale.
Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile