Meda: Regione e Provincia ricordano Giuseppina Biella
Ad una settimana di distanza dall’attentato terroristico avvenuto a Tunisi presso il Museo del Bardo che è costato la vita a 23 persone – di cui 4 italiani – il Consiglio regionale della Lombardia, riunito nella giornata di ieri, martedì 24 marzo, per la prima volta dopo il tragico fatto, ha ricordato le vittime di questo attacco:
Giuseppina Biella di Meda,
Antonella Sesino di Torino,
Francesco Caldara di Novara e
Orazio Cont...
Ad una settimana di distanza dall’attentato terroristico avvenuto a Tunisi presso il Museo del Bardo che è costato la vita a 23 persone – di cui 4 italiani – il Consiglio regionale della Lombardia, riunito nella giornata di ieri, martedì 24 marzo, per la prima volta dopo il tragico fatto, ha ricordato le vittime di questo attacco:
Giuseppina Biella di Meda,
Antonella Sesino di Torino,
Francesco Caldara di Novara e
Orazio Conte di Torino. Il Presidente
Raffaele Cattaneo, sottolineando che ieri il Museo del Bardo ha riaperto le sue porte ai tanti turisti che ogni giorno visitano una città ricca di arte, storia e cultura come Tunisi, ha affermato: "Dopo fatti così dolorosi c'è stata la ferma reazione di tutta la nostra comunità e che gli attentatori non hanno raggiunto il loro obiettivo. La costruzione della pace è un impegno che deve riguardare tutti da vicino e che va difesa e custodita". Cattaneo ha voluto rivolgere un ricordo particolare per la concittadina lombarda Giuseppina Biella, pensionata medese 72enne, di cui oggi saranno celebrati i funerali nella parrocchia di Santa Maria Nascente. Il Presidente ha citato la frase di Nelson Mandela, che aveva già ricordato venerdì alle Nazioni Unite di fronte a 2mila ragazzi che si confrontavano proprio su questi temi: La pace non è un sogno: può diventare realtà, ma per custodirla bisogna esser capaci di sognare. "Questo è il compito delle istituzioni - ha concluso Cattaneo, prima del minuto di silenzio - e dunque anche della nostra istituzione: ricercare un orizzonte di pace, condannando la violenza e la prevaricazione, promuovendo la convivenza civile". Nello stesso giorno anche
Gigi Ponti, Presidente della Provincia di Monza e Brianza, ha voluto esprimere il suo cordoglio: "Siamo tutti uniti e solidali nella condanna di ogni forma di violenza - ha dichiarato Ponti -, tanto più quando questa è efferata e vile quale è l'atto terroristico, che in nome di un presunto ideale colpisce persone inermi e innocenti".
Giuseppina Biella di Meda,
Antonella Sesino di Torino,
Francesco Caldara di Novara e
Orazio Conte di Torino. Il Presidente
Raffaele Cattaneo, sottolineando che ieri il Museo del Bardo ha riaperto le sue porte ai tanti turisti che ogni giorno visitano una città ricca di arte, storia e cultura come Tunisi, ha affermato: "Dopo fatti così dolorosi c'è stata la ferma reazione di tutta la nostra comunità e che gli attentatori non hanno raggiunto il loro obiettivo. La costruzione della pace è un impegno che deve riguardare tutti da vicino e che va difesa e custodita". Cattaneo ha voluto rivolgere un ricordo particolare per la concittadina lombarda Giuseppina Biella, pensionata medese 72enne, di cui oggi saranno celebrati i funerali nella parrocchia di Santa Maria Nascente. Il Presidente ha citato la frase di Nelson Mandela, che aveva già ricordato venerdì alle Nazioni Unite di fronte a 2mila ragazzi che si confrontavano proprio su questi temi: La pace non è un sogno: può diventare realtà, ma per custodirla bisogna esser capaci di sognare. "Questo è il compito delle istituzioni - ha concluso Cattaneo, prima del minuto di silenzio - e dunque anche della nostra istituzione: ricercare un orizzonte di pace, condannando la violenza e la prevaricazione, promuovendo la convivenza civile". Nello stesso giorno anche
Gigi Ponti, Presidente della Provincia di Monza e Brianza, ha voluto esprimere il suo cordoglio: "Siamo tutti uniti e solidali nella condanna di ogni forma di violenza - ha dichiarato Ponti -, tanto più quando questa è efferata e vile quale è l'atto terroristico, che in nome di un presunto ideale colpisce persone inermi e innocenti".