Monza: rinasce il frutteto matematico della Villa Reale

Entro un anno, pronto per Expo2015, rivivrà il progetto originale del Frutteto Matematico della Villa Reale. Il progetto prevede la ricostruzione originale secondo l’impianto storico, del Frutteto Matematico elemento architettonico vegetale ideato dal Canonica nel disegno originario del Parco di Monza nell’ Ottocento con un’impostazione rigorosa, a filari che andranno a creare forme geometriche precise. L’obiettivo è quello di costituire in un ampio ambito produttivo un vero e proprio fruttet...

Entro un anno, pronto per Expo2015, rivivrà il progetto originale del Frutteto Matematico della Villa Reale. Il progetto prevede la ricostruzione originale secondo l’impianto storico, del Frutteto Matematico elemento architettonico vegetale ideato dal Canonica nel disegno originario del Parco di Monza nell’ Ottocento con un’impostazione rigorosa, a filari che andranno a creare forme geometriche precise. L’obiettivo è quello di costituire in un ampio ambito produttivo un vero e proprio frutteto nell’area della omonima cascina: elemento produttivo e paesaggistico con al cuore la Cascina Frutteto all’interno del Parco di Monza. L’iniziativa è portata avanti della Scuola Agraria del Parco di Monza con il Parco Regionale della Valle del Lambro e vede coinvolti la Fondazione della Comunità Monza e Brianza con Bando Emblematici minori 2013, Fondazione Cariplo e il sostegno di Regione Lombardia con la Direzione Generale Agricoltura, la Provincia di Monza e Brianza, la Camera di Commercio di Monza e Brianza e Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.

La storia I Frutteti Matematici erano molto in voga nel ‘700 e ‘800 nei parchi delle maggiori capitali europee e avevano molteplici valenze, soprattutto di carattere rappresentativo di una agricoltura moderna, nella gestione, e di promozione e valorizzazione di nuove - per quei tempi - varietà. Questo elemento architettonico rimase fino ai primi del novecento, probabilmente fino alla prima guerra mondiale, già durante la seconda guerra mondiale l’area era orami priva di piantumazioni dato che venne utilizzata come accampamento militare. All’interno dello sviluppo del progetto è previsto di effettuare ricerche storico documentali sulle varietà vegetali presenti in origine e di integrare con varietà dell’area Brianzola (e in alternativa del Nord Italia), al fine di ricostituire le caratteristiche originarie e di creare una collezione in pieno campo di specie antiche o vetuste di frutta.

Il progetto Il primo passo sarà la ricostruzione fisica del Frutteto Matematico, sull’impostazione del disegno originario del Canonica. Uno sviluppo pari a 3.100 metri e ben 520 alberi, dove verranno utilizzati per la piantumazione delle varietà antiche, verificando la scelta varietale mediante analisi degli studi storici e delle serie botaniche descritte nell’800 oltre al posizionamento di un impianto di irrigazione a goccia e le manutenzioni. La ricostruzione di questo elemento caratterizzante un’area importante del Parco di Monza verrà realizzata e mantenuta mediante lo sviluppo fondamentale e l’attivazione di percorsi di formativi e di lavoro per persone disagiate, famiglie e scuole. Nel programma di creazione e gestione del frutteto saranno coinvolte, mediante l’attivazione di percorsi e attività, persone con disabilità, oltre allo sviluppo di attività rivolte alla popolazione e agli studenti. Si svilupperanno inoltre una serie di eventi e momenti di condivisione e utilizzo del Frutteto Matematico da parte della popolazione e di possibili fruitori e visitatori del Parco, con l’obiettivo della messa in produzione per Expo 2015. Il progetto - della durata di 22 mesi - è partito nel marzo 2014 e si concluderà a dicembre 2015. «Sono anni che si parla di riportare in vita il Frutteto Matematico - afferma  Eleonora Frigerio Presidente del Parco della Valle del Lambro e di Federparchi Lombardia - e grazie a questo importante progetto in collaborazione con la Scuola Agraria di Monza potrà rivivere una parte importante del Parco della Valle del Lambro in vista di Expo 2015. La collaborazione con gli studenti della Scuola Agraria del Parco di Monza è nata per coniugare due aspetti che caratterizzano la mission del Parco: quella appunto di Ente che tutela la biodiversità, oltre alla flora che lo caratterizza ma anche il coinvolgimento nel raggiungimento di questi obiettivi delle giovani generazioni in formazione che quotidianamente sui banchi di scuola imparano e approfondiscono specifiche materie di tipo ambientale e rurale. Contribuire con questo progetto alla loro istruzione, con la possibilità di toccare con mano quello che sarà il loro futuro professionale, attraverso un importante progetto in vista di Expo’ 2015 ci è sembrata un’importante occasione da cogliere».