Non solo droga e rapine: sulla Saronno - Seregno - Albairate anche la violenza sessuale
Un uomo di 37 anni nel fine settimana è stato "prelevato" dagli agenti della Polizia Ferroviaria e portato al carcere milanese di San Vittore. Secondo l'accusa è lui che ha tentato di violentare due ragazze che stavano viaggiando in treno sulla tratta Saronno - Seregno - Albairate
Due episodi di tentata violenza sessuale ai danni di ragazze in viaggio sui treni della linea Saronno - Seregno - Albairate: un uomo di 37 anni, nel weekend, è stato arrestato dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Milano in esecuzione di un provvedimento di cattura firmato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano.
Secondo l'accusa il primo tentativo risale al mese di gennaio quando l'uomo, dopo avere identificato la sua vittima, una giovane marocchina, l'ha aggredita per violentarla sui sedili. In pieno giorno, con la minaccia di un coltello. La ragazza, spaventatissima, era però riuscita a liberarsi dalla sua presa e a scendere di corsa dal treno alla stazione di Corsico.
Nel mese di marzo il secondo episodio. Stavolta la vittima è stata una giovane italiana che, a distanza di qualche settimana, mentre era di nuovo seduta sul treno, l'ha riconosciuto e ha dato l'allarme rivolgendosi agli agenti della Polizia Ferroviaria di Milano Lambrate che erano in servizio lungo la tratta.
L'uomo è stato poi riconosciuto anche dalla prima vittima: la Procura, non avendo più alcun dubbio sulle sue responsabilità, ha scelto di percorrere la strada della custodia cautelare in carcere in attesa del giudizio. Per il trentasettenne si sono spalancate le porte di San Vittore.
Secondo l'accusa il primo tentativo risale al mese di gennaio quando l'uomo, dopo avere identificato la sua vittima, una giovane marocchina, l'ha aggredita per violentarla sui sedili. In pieno giorno, con la minaccia di un coltello. La ragazza, spaventatissima, era però riuscita a liberarsi dalla sua presa e a scendere di corsa dal treno alla stazione di Corsico.
Nel mese di marzo il secondo episodio. Stavolta la vittima è stata una giovane italiana che, a distanza di qualche settimana, mentre era di nuovo seduta sul treno, l'ha riconosciuto e ha dato l'allarme rivolgendosi agli agenti della Polizia Ferroviaria di Milano Lambrate che erano in servizio lungo la tratta.
L'uomo è stato poi riconosciuto anche dalla prima vittima: la Procura, non avendo più alcun dubbio sulle sue responsabilità, ha scelto di percorrere la strada della custodia cautelare in carcere in attesa del giudizio. Per il trentasettenne si sono spalancate le porte di San Vittore.