Pedemontana: il Movimento 5 Stelle incontra il ministro dell'Ambiente
Ormai per Pedemontana si cerca di intervenire a più livelli: per fare chiarezza e per scongiurare i pericoli dovuti sia alla presenza di diossina nel territorio sia derivanti da un'opera fatta a metà. Dopo l'audizione in Regione Lombardia, ecco che ora il problema si sposta a Roma grazie al Movimento 5 Stelle che nei giorni scorsi ha incontrato il ministro dell'Ambiente. Ce lo racconta direttamente l'onorevole
Davide Tripiedi che ha organizzato l'incontro.
Nella serata ...
Ormai per Pedemontana si cerca di intervenire a più livelli: per fare chiarezza e per scongiurare i pericoli dovuti sia alla presenza di diossina nel territorio sia derivanti da un'opera fatta a metà. Dopo l'audizione in Regione Lombardia, ecco che ora il problema si sposta a Roma grazie al Movimento 5 Stelle che nei giorni scorsi ha incontrato il ministro dell'Ambiente. Ce lo racconta direttamente l'onorevole
Davide Tripiedi che ha organizzato l'incontro.
Nella serata del 18 dicembre 2013 a Roma, presso la sede del Ministero dell'Ambiente, si è tenuta un'audizione nel corso della quale il Ministro dell'Ambiente Orlando ha incontrato una delegazione composta dai deputati Massimo De Rosa e Davide Tripiedi (M5S) e dal suo collaboratore Corrado Fossati, dall'architetto Patricio Enriquez, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, dal dottor Edoardo Bai, Medico e Presidente ISDE di Milano, e Dario Balotta, responsabile infrastrutture e trasporti Legambiente Lombardia.
Motivo dell’incontro, l’opera infrastrutturale Pedemontana Lombarda.
Gli interventi hanno una volta di più evidenziato le criticità legate alla realizzazione dell'opera, denunciate in questi anni anche dalle tante associazioni e comitati, inerenti le caratteristiche tecnico-strutturali, alla pericolosità della diossina TCDD proveniente dal disastro ICMESA del 1976 ancora presente nei terreni ove si vogliono costruire le tratte B2 e C, all'illogicità economica di tale progetto.
Queste criticità, è stato spiegato al Ministro, inducono a chiedere di fermare l’autostrada a Lomazzo dove si sta ormai completando, con lo svincolo che interseca Pedemontana con l'A9, la realizzazione della tratta A.
E' stato inoltre chiesto un impegno chiaro allo stesso Ministro dell'Ambiente a superare un modello oramai finito, quello fondato sulle infrastrutture stradali, optando per il trasporto sostenibile su ferro e, cosa forse di maggior importanza, creare una vera e propria cultura dell'utilizzo del mezzo di trasporto sui modelli centro e nord europei.
L'audizione costituisce un passaggio utile e importante poichè la delegazione di parlamentari e tecnici ha messo sul tavolo di un membro del governo la questione Pedemontana ma anche, cosa ancor più importante, la richiesta precisa di fermare l'autostrada a Lomazzo, rinunciando alle successive tratte B1, B2, C, D, con l'intento di bloccare un' opera devastante per il territorio, costosa per l' impiego sempre più ingente di finanziamenti pubblici e pericolosa per la salute delle popolazioni, facendosi così interprete delle parole d'ordine sostenute da associazioni e comitati nel corso degli anni. L'inutilità di collegamento della Pedemontana è già realtà, vista l’attivazione della tratta Saronno-Seregno che permette via treno di collegare direttamente Malpensa a Bergamo e Varese a Bergamo. On. Davide Tripiedi
Davide Tripiedi che ha organizzato l'incontro.
Nella serata del 18 dicembre 2013 a Roma, presso la sede del Ministero dell'Ambiente, si è tenuta un'audizione nel corso della quale il Ministro dell'Ambiente Orlando ha incontrato una delegazione composta dai deputati Massimo De Rosa e Davide Tripiedi (M5S) e dal suo collaboratore Corrado Fossati, dall'architetto Patricio Enriquez, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, dal dottor Edoardo Bai, Medico e Presidente ISDE di Milano, e Dario Balotta, responsabile infrastrutture e trasporti Legambiente Lombardia.
Motivo dell’incontro, l’opera infrastrutturale Pedemontana Lombarda.
Gli interventi hanno una volta di più evidenziato le criticità legate alla realizzazione dell'opera, denunciate in questi anni anche dalle tante associazioni e comitati, inerenti le caratteristiche tecnico-strutturali, alla pericolosità della diossina TCDD proveniente dal disastro ICMESA del 1976 ancora presente nei terreni ove si vogliono costruire le tratte B2 e C, all'illogicità economica di tale progetto.
Queste criticità, è stato spiegato al Ministro, inducono a chiedere di fermare l’autostrada a Lomazzo dove si sta ormai completando, con lo svincolo che interseca Pedemontana con l'A9, la realizzazione della tratta A.
E' stato inoltre chiesto un impegno chiaro allo stesso Ministro dell'Ambiente a superare un modello oramai finito, quello fondato sulle infrastrutture stradali, optando per il trasporto sostenibile su ferro e, cosa forse di maggior importanza, creare una vera e propria cultura dell'utilizzo del mezzo di trasporto sui modelli centro e nord europei.
L'audizione costituisce un passaggio utile e importante poichè la delegazione di parlamentari e tecnici ha messo sul tavolo di un membro del governo la questione Pedemontana ma anche, cosa ancor più importante, la richiesta precisa di fermare l'autostrada a Lomazzo, rinunciando alle successive tratte B1, B2, C, D, con l'intento di bloccare un' opera devastante per il territorio, costosa per l' impiego sempre più ingente di finanziamenti pubblici e pericolosa per la salute delle popolazioni, facendosi così interprete delle parole d'ordine sostenute da associazioni e comitati nel corso degli anni. L'inutilità di collegamento della Pedemontana è già realtà, vista l’attivazione della tratta Saronno-Seregno che permette via treno di collegare direttamente Malpensa a Bergamo e Varese a Bergamo. On. Davide Tripiedi
Arturo :
Ma Enriquez chi? Lo stesso architetto che è implicato in una truffa al comune di Bovisio? una bella rappresentanza davvero. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi