La bottiglia di champagne resta in fresco per un'altra occasione: a distanza di ore scopriamo che l'incontro tra su Pedemontana tra il Governatore

Roberto Maroni e i sindaci della tratta B2 (i Comuni compresi tra Lentate sul Seveso e Cesano Maderno) non è stato tutto rose e fiori. "Sinceramente non capisco perché siete venuti qui - ha dichiarato Maroni accogliendo i sindaci - visto che di questo momento abbiamo già parlato la volta scorsa. Non sapete nulla del piano finanziario dell'opera? Amen. Non è affare vostro. Vi ribadisco che la Pedemontana sarà realizzata interamente e che il collegamento tra la tratta B1 e la B2 sul territorio di Lentate sul Seveso sarà aperto a inizio maggio 2015". Il Presidente della Regione Lombardia ha poi spiegato che il cantiere si fermerà, vista l'inizio di Expo, per non creare ulteriori disagi alla viabilità. Riaprirà a gennaio 2016 per i lavori sulle tratte B2 e C (quella che porta da Bovisio Masciago verso il vimercatese). Poi, nel 2018, l'ultima tratta per avere finalmente la strada completa. Maroni e l'assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti

Alberto Cavalli non hanno dato spazio a dubbi sul problema diossina ("Ci saranno controlli", hanno tagliato corto), né alla diffida che i sindaci hanno firmato per bloccare il collegamento con Lentate sul Seveso ("Confermiamo che l'1 maggio noi la strada la apriamo"). E' vero, come hanno riferito alcuni comunicati, che Maroni ha fatto un'apertura sulle compensazioni. Ma una cosa è stata chiara a tutti: i 60 milioni già spartiti sulla carta nei mesi scorsi, per ora i sindaci se li scordano. La Regione ha chiesto un elenco di opere considerate prioritarie per 'snellire' il problema della B2. Poche opere condivise e selezionate da tutti. E forse non ci saranno soldi nemmeno per tutte quelle. Domani, venerdì 14, ai sindaci verrà spiegato il nuovo studio sui flussi di traffico recentemente elaborato con riguardo alla Milano-Meda.