Regione Lombardia: una sala dedicata alla memoria di Enzo Tortora
Oggi alle 13.15 la sala interviste al primo piano sotterraneo di Palazzo Pirelli sarà intitolata alla memoria di Enzo Tortora. La cerimonia sarà preceduta alle 10 da un convegno: nell'occasione sarà presentato il libro “Lettere a Francesca”, raccolta di 45 lettere che Tortora ha scritto alla sua compagna durante la reclusione
Sarà intitolata alla memoria di Enzo Tortora la sala interviste al primo piano sotterraneo di Palazzo Pirelli, così come deliberato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia. La cerimonia d’intitolazione si terrà oggi, mercoledì 28 settembre alle 13.15, alla presenza, tra gli altri, del Vice Presidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (il Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo è a Bruxelles per impegni istituzionali), del Presidente della Commissione Ambiente Luca Marsico, promotore della richiesta d’intitolazione della sala, di Francesca Scopelliti, compagna di Tortora, già senatrice per due legislature e presidente della “Fondazione Internazionale per la Giustizia Enzo Tortora” e del giornalista e storico Pier Franco Quaglieni, cofondatore del Centro Studi Mario Pannunzio di Torino.
La cerimonia sarà preceduta in Sala Pirelli da un convegno sul tema “Enzo Tortora: l’uomo, l’imputato, il giornalista”, che conta sul patrocinio del Corecom Lombardia e dell’Associazione culturale “Amici di Mario Berrino”.
Il convegno avrà inizio alle 10 con l’introduzione a cura del Presidente Luca Marsico. Nel corso dei lavori della mattinata sarà presentato il libro “Lettere a Francesca”, una raccolta di 45 lettere che Enzo Tortora ha scritto alla sua compagna durante i sette mesi di reclusione dal giugno del 1983 al 17 gennaio 1984, giorno in cui venne trasferito agli arresti domiciliari.
Il convegno avrà inizio alle 10 con l’introduzione a cura del Presidente Luca Marsico. Nel corso dei lavori della mattinata sarà presentato il libro “Lettere a Francesca”, una raccolta di 45 lettere che Enzo Tortora ha scritto alla sua compagna durante i sette mesi di reclusione dal giugno del 1983 al 17 gennaio 1984, giorno in cui venne trasferito agli arresti domiciliari.
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