Rifiuti, clamoroso: Bea-Cem, accordo illegittimo?
C'è un enorme punto interrogativo nella vicenda dello scambio di azioni tra Brianza Energia Ambiente e Cem Ambiente, in vista di una successiva fusione tra le due storiche realtà che operano nell'ambito della raccolta rifiuti: pare che l'accordo, portato nelle rispettive assemblee dei soci in data 18 dicembre, non sia legittimo poiché risulterebbe in violazione al Codice Civile. Il condizionale è d'obbligo. Nel senso che non esistono dubbi su come si sono svolte le due assemblee, ma è anche v...
C'è un enorme punto interrogativo nella vicenda dello scambio di azioni tra Brianza Energia Ambiente e Cem Ambiente, in vista di una successiva fusione tra le due storiche realtà che operano nell'ambito della raccolta rifiuti: pare che l'accordo, portato nelle rispettive assemblee dei soci in data 18 dicembre, non sia legittimo poiché risulterebbe in violazione al Codice Civile. Il condizionale è d'obbligo. Nel senso che non esistono dubbi su come si sono svolte le due assemblee, ma è anche vero che hanno dato due esiti esattamente opposti. Nell'assemblea dei soci di Brianza Energia Ambiente tutto si è svolto come previsto: la maggioranza si è espressa a favore dello scambio di azioni, con il voto contrario di Desio, Seveso e Bovisio Masciago che invece preferivano un rinvio per approfondire la questione pur condividendo l'idea di arrivare a un'unica società pubblica che si occupi del ciclo integrato dei rifiuti. Problemi, invece, nell'assemblea dei soci di Cem Ambiente nonostante sia stata portata in approvazione una delibera esattamente identica. Qui, infatti, è stato rilevato come il documento sia in contrasto con l'articolo 2360 del Codice Civile: "E’ vietato alle società di costituire o di aumentare il capitale mediante sottoscrizione reciproca di azioni, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona". "A questo punto - afferma
Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle - ci piacerebbe sapere se i sindaci soci di Cem hanno rispettato il mandato ricevuto dai consigli comunali oppure sono andati oltre. Ma vorremmo anche capire se, non diventando più soci anche di Bea, saranno messi nelle condizioni di valutare accuratamente i conti di quest’ultima per poter decidere a ragion veduta sulla fusione. Infine ci chiediamo se può configurarsi l’affidamento diretto a Bea dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati dei comuni di Cem, che poi altro non è che il fine ultimo di tutta questa operazione. Siamo comunque di fronte a quella che sembra l’ennesima prova di scarsa trasparenza nei confronti dei cittadini che non sono stati avvisati dell’accaduto".
Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle - ci piacerebbe sapere se i sindaci soci di Cem hanno rispettato il mandato ricevuto dai consigli comunali oppure sono andati oltre. Ma vorremmo anche capire se, non diventando più soci anche di Bea, saranno messi nelle condizioni di valutare accuratamente i conti di quest’ultima per poter decidere a ragion veduta sulla fusione. Infine ci chiediamo se può configurarsi l’affidamento diretto a Bea dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati dei comuni di Cem, che poi altro non è che il fine ultimo di tutta questa operazione. Siamo comunque di fronte a quella che sembra l’ennesima prova di scarsa trasparenza nei confronti dei cittadini che non sono stati avvisati dell’accaduto".