Rifiuti, primo passo: scambio di azioni avvenuto tra Bea e Cem

Brianza Energia Ambiente e Cem Ambiente hanno compiuto il primo passo: uno scambio di azioni, pari al 5%, per un valore nominale di 750 mila euro. Porterà alla fusione tra le due società che operano nel settore dei rifiuti e che, con ogni probabilità, consentirà alla nuova realtà di gestire tutto il servizio di smaltimento e di raccolta per 60 Comuni. Un'operazione che nei giorni scorsi

Brianza Energia Ambiente e Cem Ambiente hanno compiuto il primo passo: uno scambio di azioni, pari al 5%, per un valore nominale di 750 mila euro. Porterà alla fusione tra le due società che operano nel settore dei rifiuti e che, con ogni probabilità, consentirà alla nuova realtà di gestire tutto il servizio di smaltimento e di raccolta per 60 Comuni. Un'operazione che nei giorni scorsi

aveva già rivelato Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, senza nascondere la sua contrarietà: in questo modo, infatti, si arriva al potenziamento dell'attività del forno inceneritore di Desio. Fatta il primo passo tra le due società, ora la parola spetta ai Comuni: i Consigli comunali sono infatti chiamati a esprimersi. Anche in fretta, visto che i sindaci dovranno farsi poi portavoce della decisione finale nell'assemblea dei soci in programma nel mese di dicembre. Una partita aperta, ancora da giocare, ma che sta prendendo una svolta fino a poco tempo fa impensabile. Con il coinvolgimento di Cem Ambiente di Cavenago e con il più che probabile siluramento di Gelsia Ambiente di Seregno. Qui di seguito il comunicato congiunto che Bea e Cem hanno diffuso oggi alla stampa


Scambio di azioni societarie tra Cem Ambiente (CEM) di Cavenago di Brianza e Brianza Energia Ambiente (BEA) di Desio. Un passaggio di 750mila euro di quote azionarie tra le due società esaminato in due step: il 16 ottobre nell’Assemblea dei soci di CEM e il 23 ottobre in Assemblea dei soci di BEA. L’operazione avvia una collaborazione sempre più stretta tra le due società, finalizzata a condividere risorse, competenze in un’ottica di crescita, indispensabile per poter competere su un mercato sempre più complesso. L’operazione, infine, è anche la risposta alla necessità di maggior efficienza dei servizi pubblici e di ottimizzazione delle risorse richiesta dal Programma di razionalizzazione delle partecipazioni locali che porta la firma del Commissario straordinario Carlo Cottarelli, ribadito anche dalla Legge di stabilità 2015 (art. 43). «Dopo anni di scambio e confronto che hanno portato a reciproci benefici - spiega l’amministratore unico di Cem Ambiente Spa,

Virginio Pedrazzi - è arrivato il momento di avviare un percorso più stringente di collaborazione di cui entrambe le aziende, i Comuni e il territorio potranno beneficiare. Le due aziende condividono i principi generali della sostenibilità ambientale nelle sue diverse forme e dell’incentivazione della raccolta differenziata come modello di riferimento per la riduzione del rifiuto da avviare a smaltimento e per il recupero di materie prime e seconde. Su questo terreno abbiamo lavorato per costruire l’operazione, consapevoli che l’ambizioso obiettivo non sarà senza qualche difficoltà. Ma anche forti della convinzione che oggi sia più che mai necessaria la costituzione di un soggetto pubblico forte, capace di rispondere con efficacia ed economicità a un tema così delicato. La storia e i risultati di Cem e Bea sono indicatori concreti di una risposta credibile e adeguata alle esigenze del territorio. Al di là di ogni strumentale polemica». «Piena soddisfazione» viene espressa anche da parte del presidente di Bea,

Silvio Boselli, «per questo primo passo verso la creazione di una realtà estesa su un'area più vasta ma sempre fortemente radicata nel territorio, che segna una svolta epocale nella storia pluridecennale delle due Società. Con questo passaggio ci indirizziamo con convinzione verso un ciclo integrato di rifiuti che permetterà di valorizzare tutte le fasi, dalla raccolta al recupero, dal riciclo allo smaltimento, in un percorso a chilometro zero rispettoso dell’ambiente, virtuoso per il territorio, economico per gli utenti». L’aggregazione tra CEM e BEA nasce da alcuni presupposti: - di natura storica: entrambe le realtà sono nate e si sono sviluppate sin dagli anni Sessanta sulla base dello spirito mutualistico e della capacità imprenditoriale che hanno sempre mostrato i Comuni del nostro territorio; - di natura economica: entrambe le realtà sono sane economicamente e solide patrimonialmente e collaborano da anni in specifici settori di attività; - di natura industriale: le due realtà, per ragioni diverse, hanno sviluppato specializzazioni complementari che troverebbero grande valorizzazione in caso di integrazione; - di natura geografica, per la vicinanza dei Comuni soci. I benefici derivanti dall’operazione consisteranno principalmente nel contenimento dello smaltimento dei rifiuti all’interno del proprio bacino territoriale e nella gestione totale del sistema integrato dei rifiuti da parte delle due realtà: dalla raccolta al recupero energetico.

I numeri della collaborazione: - 60 Comuni coinvolti - 740 mila abitanti - scambio di azioni per il 5% al valore nominale (750mila euro) - 372mila tonnellate di rifiuti gestiti Nelle prossime settimane i Comuni soci dovranno portare l’accordo tra CEM e BEA nei rispettivi Consigli comunali e dare riscontro alle due società nel corso dell’Assemblea dei soci che si svolgerà a dicembre 2014.