Seregno: la città in festa accoglie il Cardinale Angelo Scola
Un evento. Non ci sono termini più appropriati per descrivere la visita in città del Cardinale
Angelo Scola, arrivato nella mattinata di ieri, domenica 14 settembre. Da qualsiasi punto di vista ci si voglia porre, credenti o non credenti, la sua visita ha davvero un'importanza che non si può negare. Un motivo su tutte: sei parrocchie - dicasi sei - per un totale di oltre 40 mila abitanti che d'ora in poi iniziano un cammino di fede comune riunite sotto un'unica comunità past...
Un evento. Non ci sono termini più appropriati per descrivere la visita in città del Cardinale
Angelo Scola, arrivato nella mattinata di ieri, domenica 14 settembre. Da qualsiasi punto di vista ci si voglia porre, credenti o non credenti, la sua visita ha davvero un'importanza che non si può negare. Un motivo su tutte: sei parrocchie - dicasi sei - per un totale di oltre 40 mila abitanti che d'ora in poi iniziano un cammino di fede comune riunite sotto un'unica comunità pastorale. Sei parrocchie, particolare tutt'altro che trascurabile, accorse nel centro della città per accogliere la guida religiosa della Diocesi di Milano. C'era il clima della grande attesa già nei giorni scorsi. E anche arrivando all'oratorio San Rocco in mattinata si avvertiva un gran fermento. Un lungo applauso seguito dal frastuono dei ragazzi in festa e 'armati' di fischietto, ha accolto il Cardinale nella struttura. "E' un oratorio che in questo 2014 compie 150 anni - ha spiegato
Monsignor Bruno Molinari al microfono, rivolgendosi al Cardinale Scola - uno dei primi in assoluto, un oratorio glorioso e vivo. Questa estate sono 1.800 i bambini che hanno partecipato alle attività. Non si può fare finta di nulla, parte da qui la sfida educativa". Il Cardinale, perfettamente a suo agio davanti ai ragazzi, intrattenuti anche con qualche battuta spiritosa, ha apprezzato e ribadito il concetto: "L'oratorio resta e, anzi, diventa ancora di più un luogo fondamentale per la vita della Chiesa. E' un punto di apertura verso tutti i quartieri della città. Tutti lo vivono come un luogo bello in cui si impara a stare insieme, conoscendo tutti gli aspetti dell'esistenza umana: il gioco, il divertimento, ma anche la riflessione. Dall'esperienza dell'oratorio nei ragazzi devono sorgere spontanee domande, devono imparare a chiedersi sempre cosa c'entra Gesù in quello che stanno facendo e in quello che accade, momenti felici e meno belli. E' un qualcosa che coinvolge tutti gli educatori e gli adulti, affinché i bambini di oggi possano crescere solidi dal punto di vista umano". Poi tutti in corteo fino alla Basilica. Con la banda, con l'allegria contagiosa dei ragazzi. E con il Cardinale che salutava tutti e che aveva sempre un gesto di riguardo, una stretta di mano o una carezza, quando vedeva un bambino o una persona seduta sulla carrozzina. Alle 10.30 l'inizio della Messa, per ricordare il Patriarca Paolo Angelo Ballerini, suo predecessore come guida della Diocesi, nel bicentenario della nascita. Chi era presente con fede, chi con curiosità: oltre alla Basilica strapiena, era difficile trovare un posto anche in piazza Concordia per seguire la celebrazione sul maxischermo. [gallery columns="4" ids="18890,18891,18892,18893,18894,18895,18896,18897,18898,18899,18900,18901,18902,18903,18904,18905,18906,18907,18908,18909,18910,18911,18912,18913"]
Angelo Scola, arrivato nella mattinata di ieri, domenica 14 settembre. Da qualsiasi punto di vista ci si voglia porre, credenti o non credenti, la sua visita ha davvero un'importanza che non si può negare. Un motivo su tutte: sei parrocchie - dicasi sei - per un totale di oltre 40 mila abitanti che d'ora in poi iniziano un cammino di fede comune riunite sotto un'unica comunità pastorale. Sei parrocchie, particolare tutt'altro che trascurabile, accorse nel centro della città per accogliere la guida religiosa della Diocesi di Milano. C'era il clima della grande attesa già nei giorni scorsi. E anche arrivando all'oratorio San Rocco in mattinata si avvertiva un gran fermento. Un lungo applauso seguito dal frastuono dei ragazzi in festa e 'armati' di fischietto, ha accolto il Cardinale nella struttura. "E' un oratorio che in questo 2014 compie 150 anni - ha spiegato
Monsignor Bruno Molinari al microfono, rivolgendosi al Cardinale Scola - uno dei primi in assoluto, un oratorio glorioso e vivo. Questa estate sono 1.800 i bambini che hanno partecipato alle attività. Non si può fare finta di nulla, parte da qui la sfida educativa". Il Cardinale, perfettamente a suo agio davanti ai ragazzi, intrattenuti anche con qualche battuta spiritosa, ha apprezzato e ribadito il concetto: "L'oratorio resta e, anzi, diventa ancora di più un luogo fondamentale per la vita della Chiesa. E' un punto di apertura verso tutti i quartieri della città. Tutti lo vivono come un luogo bello in cui si impara a stare insieme, conoscendo tutti gli aspetti dell'esistenza umana: il gioco, il divertimento, ma anche la riflessione. Dall'esperienza dell'oratorio nei ragazzi devono sorgere spontanee domande, devono imparare a chiedersi sempre cosa c'entra Gesù in quello che stanno facendo e in quello che accade, momenti felici e meno belli. E' un qualcosa che coinvolge tutti gli educatori e gli adulti, affinché i bambini di oggi possano crescere solidi dal punto di vista umano". Poi tutti in corteo fino alla Basilica. Con la banda, con l'allegria contagiosa dei ragazzi. E con il Cardinale che salutava tutti e che aveva sempre un gesto di riguardo, una stretta di mano o una carezza, quando vedeva un bambino o una persona seduta sulla carrozzina. Alle 10.30 l'inizio della Messa, per ricordare il Patriarca Paolo Angelo Ballerini, suo predecessore come guida della Diocesi, nel bicentenario della nascita. Chi era presente con fede, chi con curiosità: oltre alla Basilica strapiena, era difficile trovare un posto anche in piazza Concordia per seguire la celebrazione sul maxischermo. [gallery columns="4" ids="18890,18891,18892,18893,18894,18895,18896,18897,18898,18899,18900,18901,18902,18903,18904,18905,18906,18907,18908,18909,18910,18911,18912,18913"]