Seregno: concerto della Santa Cecilia nella casa di Giuseppe Verdi

Roncole Verdi è un nome familiare per chi si intende di musica. È, infatti, la frazione del comune di Busseto, in provincia di Parma, che diede i natali a
Giuseppe Verdi. Oggi la casa dove Verdi nacque il 10 ottobre 1813, un tipico esempio dell’architettura rurale della bassa padana del XVI secolo, è un museo. Qui, domenica 18 maggio, in mattinata, suonerà il Corpo Musicale «Santa Cecilia», diretto dal Maestro
Mauro Bernasconi. «Sarà un’emozione suonar...

Roncole Verdi è un nome familiare per chi si intende di musica. È, infatti, la frazione del comune di Busseto, in provincia di Parma, che diede i natali a

Giuseppe Verdi. Oggi la casa dove Verdi nacque il 10 ottobre 1813, un tipico esempio dell’architettura rurale della bassa padana del XVI secolo, è un museo. Qui, domenica 18 maggio, in mattinata, suonerà il Corpo Musicale «Santa Cecilia», diretto dal Maestro

Mauro Bernasconi. «Sarà un’emozione suonare nei luoghi dove il Maestro nacque  - confessa Bernasconi - e dove cominciò a suonare le sue prime note sull’organo della chiesa di San Michele Arcangelo sotto la guida di Pietro Baistrocchi, l'anziano organista dilettante che fu il suo primo insegnante di musica». Roncole, però, è un nome familiare anche per gli appassionati di

Giovannino Guareschi. È qui, infatti, che lo scrittore visse dal 1952 alla morte, nel 1968. E qui ha anche sede il «Club dei Ventitré», il circolo culturale per gli estimatori di Guareschi gestito dai figli dello stesso, Carlotta e Alberto. E a Roncole c’è la «Casa Museo Guareschi» che mette a disposizione di ricercatori e appassionati la Biblioteca personale dello scrittore e il suo Archivio con circa 200 mila documenti, tra manoscritti e bozze di lavoro, quaderni, diari, taccuini e un cospicuo fondo di disegni e fotografie con i volti di Peppone e Don Camillo, tra foto di scena, locandine e stampe. «La storia di Verdi e Guareschi – ha dichiarato il sindaco

Giacinto Mariani – racconta un piccolo mondo se non perduto, certamente antico. Luoghi dove il tempo sembra scorrere lento, diverso. Dove si respira un area serena, fatta di cose semplici, ma non banali. Leggendo i romanzi di Guareschi o guardando quei pezzi di storia del cinema che sono i film di Don Camillo e Peppone, interpretati da Fernandel e Gino Cervi, si capisce l’importanza del territorio. Di qualsiasi territorio e di ciò che ci lega alla nostra storia, alla nostra identità». L’iniziativa del 18 maggio è organizzata dall’«Associazione Contrada Santi Pietro e Paolo» di Desio, guidata da

Tino Perego, con il patrocinio dei Comuni di Seregno, Desio e Busseto.