Seregno: Fosco Bertani in mostra con "Spatola versus pennello"
Dopo qualche anno di «ritiro»,
Fosco Bertani torna ad esporre. E lo fa con una proposta provocatoria, fin nel titolo della rassegna: «Spatola versus pennello», in mostra in Galleria civica «Ezio Mariani» (via Cavour, 26 – Seregno), dal 29 marzo al 13 aprile. Arrivato alla maturità del suo percorso creativo, l’artista mantovano (nato ad Asola nel 1951), ma brianzolo di adozione, in questa mostra guida il visitatore tra la pittura di spatola, fortemente gestuale, irruente, qua...
Dopo qualche anno di «ritiro»,
Fosco Bertani torna ad esporre. E lo fa con una proposta provocatoria, fin nel titolo della rassegna: «Spatola versus pennello», in mostra in Galleria civica «Ezio Mariani» (via Cavour, 26 – Seregno), dal 29 marzo al 13 aprile. Arrivato alla maturità del suo percorso creativo, l’artista mantovano (nato ad Asola nel 1951), ma brianzolo di adozione, in questa mostra guida il visitatore tra la pittura di spatola, fortemente gestuale, irruente, quasi istintiva, e densamente materica e la pittura di pennello, dalle stesure morbide e delicate, tutta intenta alla sapiente costruzione della forma mediante i toni. «La mostra – scrive Rodolfo Balzarotti che, insieme a
Pasqualino Colacitti, ha curato la personale - è un’affascinate “lezione” di pittura, un itinerario per comprendere come il pittore vede e sente la realtà en peinture, in pittura, e in quanto pittura. E alla fine, ciascuno di noi potrà scoprire l’eterno conflitto tra spatola e pennello». Fosco Bertani, allievo di Pasqualino Colacitti negli anni Sessanta alle scuole medie “Manzoni”, si iscrisse alla facoltà di Filosofia all’Università Statale di Milano per poi passare, nel 1973, all’Accademia di Brera e a quella di Firenze, dove si diplomò con una tesi su Beato Angelico. La sua «carriera» di pittore inizia nel 1978 proprio a Seregno con la sua prima personale, promossa dalla «Famiglia Artistica Seregnese». «Bertani – scrive Pasqualino Colacitti - possiede un inconfondibile stile personale che s’impone per una sintesi plastica essenziale, poetica e geometrica, filtrata dall’ sua ammirazione per Cezanne. Compone i colori con olii e pigmenti come i maestri del remoto passato con una tecnica magistrale a pennello e a spatola, colori intensi, mediterranei, a più strati per ottenere una pasta materica». Dai paesaggi del mantovano, alle marine della Liguria, della Toscana e della Calabria, ai frutti, ai ritratti dei familiari e a quello di Madre Teresa di Calcutta, alla snella figura della giovane atleta, al drammatico volto dell’affamato, all’angelo custode e, infine, al vecchio grande albero a spatola che ha perso rami e foglie: in tutte le opere è presente una profonda partecipazione umana. «Spatola versus pennello», organizzata dall’associazione «l’Umana Avventura» (www.umanaavventura-seregno.org), con il patrocinio del Comune di Seregno, sarà inaugurata questo sabato 29 marzo alle 18. La mostra potrà essere visitata fino a domenica 13 aprile nei seguenti orari: da lunedì al sabato dalle 16 alle 19; domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 o su appuntamento. Informazioni: Servizio Politiche Culturali (tel. 0362 263.541/550/311 - email: info.cultura@seregno.info).
Fosco Bertani torna ad esporre. E lo fa con una proposta provocatoria, fin nel titolo della rassegna: «Spatola versus pennello», in mostra in Galleria civica «Ezio Mariani» (via Cavour, 26 – Seregno), dal 29 marzo al 13 aprile. Arrivato alla maturità del suo percorso creativo, l’artista mantovano (nato ad Asola nel 1951), ma brianzolo di adozione, in questa mostra guida il visitatore tra la pittura di spatola, fortemente gestuale, irruente, quasi istintiva, e densamente materica e la pittura di pennello, dalle stesure morbide e delicate, tutta intenta alla sapiente costruzione della forma mediante i toni. «La mostra – scrive Rodolfo Balzarotti che, insieme a
Pasqualino Colacitti, ha curato la personale - è un’affascinate “lezione” di pittura, un itinerario per comprendere come il pittore vede e sente la realtà en peinture, in pittura, e in quanto pittura. E alla fine, ciascuno di noi potrà scoprire l’eterno conflitto tra spatola e pennello». Fosco Bertani, allievo di Pasqualino Colacitti negli anni Sessanta alle scuole medie “Manzoni”, si iscrisse alla facoltà di Filosofia all’Università Statale di Milano per poi passare, nel 1973, all’Accademia di Brera e a quella di Firenze, dove si diplomò con una tesi su Beato Angelico. La sua «carriera» di pittore inizia nel 1978 proprio a Seregno con la sua prima personale, promossa dalla «Famiglia Artistica Seregnese». «Bertani – scrive Pasqualino Colacitti - possiede un inconfondibile stile personale che s’impone per una sintesi plastica essenziale, poetica e geometrica, filtrata dall’ sua ammirazione per Cezanne. Compone i colori con olii e pigmenti come i maestri del remoto passato con una tecnica magistrale a pennello e a spatola, colori intensi, mediterranei, a più strati per ottenere una pasta materica». Dai paesaggi del mantovano, alle marine della Liguria, della Toscana e della Calabria, ai frutti, ai ritratti dei familiari e a quello di Madre Teresa di Calcutta, alla snella figura della giovane atleta, al drammatico volto dell’affamato, all’angelo custode e, infine, al vecchio grande albero a spatola che ha perso rami e foglie: in tutte le opere è presente una profonda partecipazione umana. «Spatola versus pennello», organizzata dall’associazione «l’Umana Avventura» (www.umanaavventura-seregno.org), con il patrocinio del Comune di Seregno, sarà inaugurata questo sabato 29 marzo alle 18. La mostra potrà essere visitata fino a domenica 13 aprile nei seguenti orari: da lunedì al sabato dalle 16 alle 19; domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 o su appuntamento. Informazioni: Servizio Politiche Culturali (tel. 0362 263.541/550/311 - email: info.cultura@seregno.info).