Seregno: il sindaco ricorda Mauro Vergani e la strage di Linate
«Non dimenticare è un obbligo morale». Lo ha affermato
Giacinto Mariani, sindaco di Seregno, martedì mattina a margine della Messa in commemorazione delle vittime del disastro aereo di Linate dell'8 ottobre 2001, nella basilica di Sant'Ambrogio a Milano. La mattina dell’otto ottobre 2001, sulla pista dell’aeroporto di Linate, un volo della compagnia aerea scandinava SAS, diretto a Copenaghen si scontrò con un Cessna privato tedesco, entrato erroneamente in pista a causa dell...
«Non dimenticare è un obbligo morale». Lo ha affermato
Giacinto Mariani, sindaco di Seregno, martedì mattina a margine della Messa in commemorazione delle vittime del disastro aereo di Linate dell'8 ottobre 2001, nella basilica di Sant'Ambrogio a Milano. La mattina dell’otto ottobre 2001, sulla pista dell’aeroporto di Linate, un volo della compagnia aerea scandinava SAS, diretto a Copenaghen si scontrò con un Cessna privato tedesco, entrato erroneamente in pista a causa della fitta nebbia. «Al di là delle responsabilità individuali – prosegue Mariani - il quadro è chiaro: la strage di Linate era evitabile. Per questo credo sia giusto accumunare alle vittime dell’8 ottobre 2001 quelle di un’altra tragedia evitabile, quella del Vajont che proprio ieri “ha compiuto” cinquant’anni». Tra le vittime anche un seregnese,
Mauro Vergani, residente al quartiere Dosso, manager nel settore della meccanica che, a soli 39 anni, lasciò la moglie e i due figli di 1 e 5 anni. Come ogni anno, erano presenti, con i gonfaloni, i sindaci dei Comuni di residenza dei cittadini che hanno perso la vita nell'incidente di Linate e Paolo Pettinaroli, presidente del «Comitato e Fondazione 8 ottobre» che riunisce i parenti delle vittime ricordare le persone che hanno perso la vita sulla pista dell’aeroporto di Linate. Con questo obiettivo il 18 giugno 2006 Giacinto Mariani e Paolo Pettinaroli inaugurarono piazza «Linate – 8 ottobre 2001, per non dimenticare» (oggi sede del mercato) e il 22 marzo 2007 sul palco del Teatro San Rocco fu portata la pièce teatrale «Linate 8 ottobre 2001: la strage», un monologo dell’attore
Giulio Cavalli, una rigorosa inchiesta documentata scritta da
Fabrizio Tummolillo, giornalista del «Cittadino» di Lodi.
Giacinto Mariani, sindaco di Seregno, martedì mattina a margine della Messa in commemorazione delle vittime del disastro aereo di Linate dell'8 ottobre 2001, nella basilica di Sant'Ambrogio a Milano. La mattina dell’otto ottobre 2001, sulla pista dell’aeroporto di Linate, un volo della compagnia aerea scandinava SAS, diretto a Copenaghen si scontrò con un Cessna privato tedesco, entrato erroneamente in pista a causa della fitta nebbia. «Al di là delle responsabilità individuali – prosegue Mariani - il quadro è chiaro: la strage di Linate era evitabile. Per questo credo sia giusto accumunare alle vittime dell’8 ottobre 2001 quelle di un’altra tragedia evitabile, quella del Vajont che proprio ieri “ha compiuto” cinquant’anni». Tra le vittime anche un seregnese,
Mauro Vergani, residente al quartiere Dosso, manager nel settore della meccanica che, a soli 39 anni, lasciò la moglie e i due figli di 1 e 5 anni. Come ogni anno, erano presenti, con i gonfaloni, i sindaci dei Comuni di residenza dei cittadini che hanno perso la vita nell'incidente di Linate e Paolo Pettinaroli, presidente del «Comitato e Fondazione 8 ottobre» che riunisce i parenti delle vittime ricordare le persone che hanno perso la vita sulla pista dell’aeroporto di Linate. Con questo obiettivo il 18 giugno 2006 Giacinto Mariani e Paolo Pettinaroli inaugurarono piazza «Linate – 8 ottobre 2001, per non dimenticare» (oggi sede del mercato) e il 22 marzo 2007 sul palco del Teatro San Rocco fu portata la pièce teatrale «Linate 8 ottobre 2001: la strage», un monologo dell’attore
Giulio Cavalli, una rigorosa inchiesta documentata scritta da
Fabrizio Tummolillo, giornalista del «Cittadino» di Lodi.