Seregno: la città ricorda il suo campione Giacinto Santambrogio

Il Commissario tecnico della Nazionale, Nino De Filippis, lo abbraccia e gli dice: «Bravo Giacinto, sei il primo degli italiani, il quarto del mondo!». Era il 25 agosto 1974 e
Giacinto Santambrogio, ciclista seregnese, aveva appena tagliato il traguardo della prova del Campionato del mondo di ciclismo su strada a Montreal, vinto dal «Cannibale»,
Eddy Merckx. È uno dei tanti ricordi che
Fausto Santambrogio, fratello di Giacinto, ha racconta...

Il Commissario tecnico della Nazionale, Nino De Filippis, lo abbraccia e gli dice: «Bravo Giacinto, sei il primo degli italiani, il quarto del mondo!». Era il 25 agosto 1974 e

Giacinto Santambrogio, ciclista seregnese, aveva appena tagliato il traguardo della prova del Campionato del mondo di ciclismo su strada a Montreal, vinto dal «Cannibale»,

Eddy Merckx. È uno dei tanti ricordi che

Fausto Santambrogio, fratello di Giacinto, ha raccontato giovedì pomeriggio (6 marzo) al sindaco

Giacinto Mariani a cui ha consegnato un «poster» intitolato «Un campione della sua Seregno», con le foto più belle del ciclista e con le tappe principali della sua carriera sportiva. «Cercavo un modo per ricordare mio fratello – racconta Fausto Santambrogio – scomparso il 14 giugno del 2012. Così ho deciso di comporre e stampare questo poster e di regalarlo agli amici di Giacinto. Ho iniziato dal primo cittadino, ma nei prossimi giorni le foto e la storia di Giacinto saranno esposte in numerosi bar e ristoranti della città». Giacinto Santambrogio, seregnese del Crocione, nasce il 25 aprile 1945. Inizia la sua carriera di ciclista con il patron Giuseppe Meroni e sotto la guida di Peppino Baffa, Aldo Longoni, Giulio Meroni e Ezio Pezzetti. «Giacinto Santambrogio – ha dichiarato il Sindaco Giacinto Mariani – è nato in un giorno particolare, quello della liberazione. E questo spirito di libertà, di coraggio e di indipendenza, Giacinto non lo tradirà mai. Come la sua carriera e, soprattutto, la sua vita dimostrano». La sua prima vittoria importante è il Campionato italiano di cronometro a squadre, categoria allievi, nel 1964 a Linate. Nel 1967 è campione italiano dilettanti e due anni dopo, nel 1969, passa ai professionisti. Corre con la «Molteni» di Eddy Merckx e con la «Salvarani – Bianchi» di

Felice Gimondi. Al loro fianco diventa uno dei più forti gregari del mondo. Vince due tappe del «Tour de France», nel 1975 a Melon e nel 1977 a Lorient (cinque le Grande Boucle corse) e tre tappe al «Giro d’Italia»: nel 1971 a Lainate, nel 1974 la crono staffetta e la tappa di Salsomaggiore. Nel suo palmarès anche una Coppa «Bernocchi» nel 1969, la «Tre Valli Varesine» del 1972, il «Gran Premio di Camaiore» e il «Giro di Puglia» nel 1975. Chiuderà la sua carriera nel 1979 con la «Inoxpran» e con 14 successi.