Seregno, Mariani: "Fango su di me, provo amarezza e sofferenza"
«Una grande esperienza umana, confortata dal sostegno che i cittadini sostegno ogni giorno mi garantiscono». Così
Giacinto Mariani racconta nell’edizione del 19 dicembre del TGweb (www.seregnoinforma.it), l’ultima del 2014, dieci anni da sindaco: due mandati intensi, esaltanti, ma anche difficili. Un’intervista a tutto campo in cui il Sindaco parla dei «temi caldi», metrotramvia («si farà, ma nel frattempo abbiamo bloccato i pagamenti»), CRU16 («Rifarei tutto. I lavori ripar...
«Una grande esperienza umana, confortata dal sostegno che i cittadini sostegno ogni giorno mi garantiscono». Così
Giacinto Mariani racconta nell’edizione del 19 dicembre del TGweb (www.seregnoinforma.it), l’ultima del 2014, dieci anni da sindaco: due mandati intensi, esaltanti, ma anche difficili. Un’intervista a tutto campo in cui il Sindaco parla dei «temi caldi», metrotramvia («si farà, ma nel frattempo abbiamo bloccato i pagamenti»), CRU16 («Rifarei tutto. I lavori ripartiranno dopo le vacanze. Il dispiacere per non poter usare l’Auditorium è enorme perché ho in mente importanti progetti per rilanciare la cultura a Seregno») o il futuro di Gelsia («Le trattative continuano con tutti. Chi si oppone a ipotesi di aggregazione non sa di cosa stanno parlando») , ma anche della sua esperienza passata sulla poltrona di primo cittadino e di molte delle vicende, alcune giudiziarie, che lo hanno coinvolto in questi anni. («Hanno messo in campo una macchina del fango per affossarmi politicamente. Oggi provo amarezza e sofferenza umana»). Infine uno sguardo alla campagna elettorale ormai alle porte: «C’è il più onesto degli altri o chi vuole fare il buon padre di famiglia, ma non ci si improvvisa sindaco. Mi auguro che il candidato del centro destra possa essere della Lega. Ma il nome passa in secondo piano rispetto al programma e alle alleanze».
Giacinto Mariani racconta nell’edizione del 19 dicembre del TGweb (www.seregnoinforma.it), l’ultima del 2014, dieci anni da sindaco: due mandati intensi, esaltanti, ma anche difficili. Un’intervista a tutto campo in cui il Sindaco parla dei «temi caldi», metrotramvia («si farà, ma nel frattempo abbiamo bloccato i pagamenti»), CRU16 («Rifarei tutto. I lavori ripartiranno dopo le vacanze. Il dispiacere per non poter usare l’Auditorium è enorme perché ho in mente importanti progetti per rilanciare la cultura a Seregno») o il futuro di Gelsia («Le trattative continuano con tutti. Chi si oppone a ipotesi di aggregazione non sa di cosa stanno parlando») , ma anche della sua esperienza passata sulla poltrona di primo cittadino e di molte delle vicende, alcune giudiziarie, che lo hanno coinvolto in questi anni. («Hanno messo in campo una macchina del fango per affossarmi politicamente. Oggi provo amarezza e sofferenza umana»). Infine uno sguardo alla campagna elettorale ormai alle porte: «C’è il più onesto degli altri o chi vuole fare il buon padre di famiglia, ma non ci si improvvisa sindaco. Mi auguro che il candidato del centro destra possa essere della Lega. Ma il nome passa in secondo piano rispetto al programma e alle alleanze».