Seregno, Mariani protesta a Bruxelles: "No a questa Europa"
«Le logiche “perverse” del patto di stabilità, imposto dall’Europa, hanno ridotto i Comuni a “esattori”. I Sindaci non sono più nelle condizioni di fare politica». Così il Sindaco
Giacinto Mariani che giovedì 19 ha partecipato a un presidio a Bruxelles, davanti al Parlamento europeo, insieme a una quarantina di sindaci della Lega Nord e al segretario federale Matteo Salvini. «In tre anni, dal 2010 al 2013, abbiamo subito tagli per quasi cinque milioni di euro, prosegue l’ana...
«Le logiche “perverse” del patto di stabilità, imposto dall’Europa, hanno ridotto i Comuni a “esattori”. I Sindaci non sono più nelle condizioni di fare politica». Così il Sindaco
Giacinto Mariani che giovedì 19 ha partecipato a un presidio a Bruxelles, davanti al Parlamento europeo, insieme a una quarantina di sindaci della Lega Nord e al segretario federale Matteo Salvini. «In tre anni, dal 2010 al 2013, abbiamo subito tagli per quasi cinque milioni di euro, prosegue l’analisi di Giacinto Mariani. A queste cifre dobbiamo aggiungere un avanzo di bilancio di circa quattro milioni di euro “congelato” dal patto di stabilità. Il Patto blocca gli investimenti in un periodo in cui, invece, sarebbe fondamentale che le amministrazioni che hanno soldi da spendere lo facessero, per dar lavoro alle aziende del territorio e dare uno stimolo all’occupazione». Il ragionamento di Mariani, però, va «oltre» il patto di stabilità: «A Seregno eravamo abituati ad approvare il Bilancio di previsione nel mese di dicembre dell’anno precedente. Una sana abitudine. Quest’anno, invece, a causa delle continue retromarce del Governo, siamo stati costretti ad approvare il Bilancio del 2013 a novembre, quando il 2013 era già finito. Senza contare il caos su IMU e Tares. Un colpo mortale al federalismo fiscale».