Agli occhi di tutti i due uomini della Polizia stradale sono apparsi come veri e propri eroi. Noncuranti del pericolo e delle conseguenze che avrebbero potuto riportare, avevano salvato salvato un uomo che si era dato fuoco. Ora quell'uomo ha deciso di querelare i due salvatori. Tutto era accaduto nel mese di febbraio quando quando un barista monzese di 52 anni si era dato fuoco per protestare contro le modifiche alla viabilità che risultavano penalizzanti per il suo locale. Un gesto dettato probabilmente dall'esasperazione di chi, in un momento di crisi economica, già deve fare i salti mortali per portare avanti la sua attività. I due uomini della Polizia stradale di Seregno, il comandante e un assistente, senza esitare si erano gettati addosso all'uomo per soffocare le fiamme. Rimanendo gravemente feriti. Due eroi, senza dubbio, per l'opinione pubblica colpita da un gesto di raro altruismo. Ora, come rende noto il sindacato Coisp della Polizia, il barista li ha querelati poiché - come rivela il segretario del sindacato stesso Franco Maccari - l'uomo "asserisce che i poliziotti non siano rimasti feriti per sua volontà ma a causa delle colluttazione ingaggiata con lui dagli agenti stessi". Per il segretario generale del sindacato Coisp la vicenda ha dell'incredibile: "Attendiamo con ansia di vedere cosa succederà. Noi e le migliaia di colleghi che in tutta Italia vorremmo sapere come regolarci la prossima volta che ci troveremo davanti ad un incendio doloso acceso per le vie cittadine e ad un incosciente che vuole darsi fuoco, se cedere al solito brutto vizio di intervenire per salvare delle vite".