Seregno, Premio Mimosa: Myriam Malpassi è la donna dell'anno
Con la famiglia ha sempre avuto il suo bel daffare: madre di cinque figli ai quali, negli anni, si sono aggiunti anche sette nipoti.
Myriam Malpassi, però, non è stata capace di guardare soltanto alle sue vicende di casa, ha avuto la generosità e la determinazione per occuparsi anche delle necessità degli altri, soprattutto dei più bisognosi: per l'amministrazione comunale è lei la donna dell'anno 2015 per il riconoscimento "Premio Mimosa" che le è stato consegnato nella ser...
Con la famiglia ha sempre avuto il suo bel daffare: madre di cinque figli ai quali, negli anni, si sono aggiunti anche sette nipoti.
Myriam Malpassi, però, non è stata capace di guardare soltanto alle sue vicende di casa, ha avuto la generosità e la determinazione per occuparsi anche delle necessità degli altri, soprattutto dei più bisognosi: per l'amministrazione comunale è lei la donna dell'anno 2015 per il riconoscimento "Premio Mimosa" che le è stato consegnato nella serata di ieri, domenica 8 marzo, al Teatro Santa Valeria. "Myriam è una splendida testimonianza di un impegno gratuito e incondizionato per il prossimo - ha dichiarato l’Assessore alle politiche sociali
Ilaria Anna Cerqua -. Grazie a un lavoro fatto di generosità e perseveranza ha coltivato rapporti di collaborazione con le altre associazioni di volontariato e con le istituzioni, in particolare con i servizi sociali comunali, diventando una risorsa indispensabile". Lei, Myriam Malpassi, accompagnata da un'ovazione mentre saliva sul palco, grande nel suo altruismo, si è fatta piccola piccola: "Non penso di meritare questo premio più di tanto. Quando si fa qualcosa non si pensa alla gratificazione esterna: le gratificazioni arrivano da quello che si fa". Myriam Malpassi nasce a Lavello Mombello in provincia di Varese. Seregno la adotta qualche anno dopo quando la famiglia si trasferisce per il lavoro del padre assunto alla Dell’Orto Carburatori. Inizia così l’avventura di una vita di una donna che oggi è un punto di riferimento nel panorama della carità e della solidarietà seregnese. Sposata con Enrico Allievi, Myriam è madre di 5 figli e nonna di 7 nipoti. Nel 1995 il Centro di Ascolto Caritas inizia a muovere i primi passi e Myriam da allora è presente ad offrire il proprio contributo. In vent’anni, l’impegno e la dedizione di Myriam hanno fatto sì che il Centro di Ascolto, da piccolo laboratorio di sperimentazione dell’azione caritativa, sia diventato un punto di riferimento imprescindibile della rete territoriale di associazioni e servizi di supporto alle persone in difficoltà. Nel corso degli anni è questa convinzione che porta Myriam ad allargare quasi naturalmente il suo impegno verso le donne e i bambini, diventando volontaria anche del Centro di Aiuto alla Vita di Seregno. Il Centro di Ascolto Caritas di oggi testimonia la lungimiranza di una donna che ha scoperto nell’ascolto del prossimo la propria vocazione. Più di dieci volontari si alternano sui due giorni di apertura settimanale incontrando e ascoltando più di millecinquecento persone ogni anno (di cui più di 300 primi ingressi). Le principali problematiche rispetto alle quali il Centro di Ascolto si adopera riguardano la gestione dei bisogni primari (viveri e vestiario), il lavoro, la ricerca della casa, l’ospitalità, le cure mediche, l’assistenza legale. "Ci si chiede sempre se è il caso di festeggiare l'8 marzo - ha concluso il sindaco
Giacinto Mariani - per me l'importante è che si parli delle donne. Ce ne sono tante che, nel silenzio, si attivano per la nostra città. Anche nella vita famigliare sono insostituibili e preziose, si fanno carico dei problemi e, senza lasciar trasparire nulla, danno ai mariti e ai figli la serenità e la forza di andare avanti".
Myriam Malpassi, però, non è stata capace di guardare soltanto alle sue vicende di casa, ha avuto la generosità e la determinazione per occuparsi anche delle necessità degli altri, soprattutto dei più bisognosi: per l'amministrazione comunale è lei la donna dell'anno 2015 per il riconoscimento "Premio Mimosa" che le è stato consegnato nella serata di ieri, domenica 8 marzo, al Teatro Santa Valeria. "Myriam è una splendida testimonianza di un impegno gratuito e incondizionato per il prossimo - ha dichiarato l’Assessore alle politiche sociali
Ilaria Anna Cerqua -. Grazie a un lavoro fatto di generosità e perseveranza ha coltivato rapporti di collaborazione con le altre associazioni di volontariato e con le istituzioni, in particolare con i servizi sociali comunali, diventando una risorsa indispensabile". Lei, Myriam Malpassi, accompagnata da un'ovazione mentre saliva sul palco, grande nel suo altruismo, si è fatta piccola piccola: "Non penso di meritare questo premio più di tanto. Quando si fa qualcosa non si pensa alla gratificazione esterna: le gratificazioni arrivano da quello che si fa". Myriam Malpassi nasce a Lavello Mombello in provincia di Varese. Seregno la adotta qualche anno dopo quando la famiglia si trasferisce per il lavoro del padre assunto alla Dell’Orto Carburatori. Inizia così l’avventura di una vita di una donna che oggi è un punto di riferimento nel panorama della carità e della solidarietà seregnese. Sposata con Enrico Allievi, Myriam è madre di 5 figli e nonna di 7 nipoti. Nel 1995 il Centro di Ascolto Caritas inizia a muovere i primi passi e Myriam da allora è presente ad offrire il proprio contributo. In vent’anni, l’impegno e la dedizione di Myriam hanno fatto sì che il Centro di Ascolto, da piccolo laboratorio di sperimentazione dell’azione caritativa, sia diventato un punto di riferimento imprescindibile della rete territoriale di associazioni e servizi di supporto alle persone in difficoltà. Nel corso degli anni è questa convinzione che porta Myriam ad allargare quasi naturalmente il suo impegno verso le donne e i bambini, diventando volontaria anche del Centro di Aiuto alla Vita di Seregno. Il Centro di Ascolto Caritas di oggi testimonia la lungimiranza di una donna che ha scoperto nell’ascolto del prossimo la propria vocazione. Più di dieci volontari si alternano sui due giorni di apertura settimanale incontrando e ascoltando più di millecinquecento persone ogni anno (di cui più di 300 primi ingressi). Le principali problematiche rispetto alle quali il Centro di Ascolto si adopera riguardano la gestione dei bisogni primari (viveri e vestiario), il lavoro, la ricerca della casa, l’ospitalità, le cure mediche, l’assistenza legale. "Ci si chiede sempre se è il caso di festeggiare l'8 marzo - ha concluso il sindaco
Giacinto Mariani - per me l'importante è che si parli delle donne. Ce ne sono tante che, nel silenzio, si attivano per la nostra città. Anche nella vita famigliare sono insostituibili e preziose, si fanno carico dei problemi e, senza lasciar trasparire nulla, danno ai mariti e ai figli la serenità e la forza di andare avanti".