Seregno: una stele per ricordare Norma Cossetto e le vittime delle foibe

Norma Cossetto aveva ventitré anni, abitava a Santa Domenica di Visinada, in Istria, ed era iscritta al quarto anno di lettere e filosofia all'Università di Padova. Convocata per un interrogatorio dai partigiani di Tito una domenica di settembre del 1943, il 26, dopo essere stata seviziata da una ventina di uomini, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943, fu gettata ancora viva nella foiba di Villa Surani, oggi Tinjan in territorio croato. A Norma, l’Amministrazione com...

Norma Cossetto aveva ventitré anni, abitava a Santa Domenica di Visinada, in Istria, ed era iscritta al quarto anno di lettere e filosofia all'Università di Padova. Convocata per un interrogatorio dai partigiani di Tito una domenica di settembre del 1943, il 26, dopo essere stata seviziata da una ventina di uomini, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943, fu gettata ancora viva nella foiba di Villa Surani, oggi Tinjan in territorio croato. A Norma, l’Amministrazione comunale e l'Anvgd (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato di Monza e Brianza) hanno dedicato una stele che sarà scoperta sabato 4 ottobre alle 10 al Parco di via Reggio. «L'assassinio di Norma Cossetto e di tutti quegli uomini e quelle donne che furono infoibati o morirono a causa delle torture subite per mano dei titini – ha dichiarato il sindaco

Giacinto Mariani - mostra di quale orrore è capace chi ritiene di essere un “custode della verità”. La storia di Norma racconta la tragedia di un popolo, istriani, dalmati e fiumani, fatta passare sotto silenzio dalla retorica ufficiale della Repubblica antifascista per cancellare pulizia etnica e ideologica, messa in atto dai partigiani comunisti jugoslavi nelle terre di confine nord-orientali». Fra il 1943 e il 1945, in territorio italiano e sloveno, tra i dieci e i quindicimila uomini, donne e bambini furono infoibati. Legati fra loro, in fila indiana, una raffica di mitra uccideva il primo sull'orlo della voragine che trascinava con sé gli altri che morivano dopo un volo di decine di metri o rimanevano feriti su un tappeto di cadaveri. «Il mio pensiero va alla sorella di Norma, Licia Cossetto, scomparsa un anno fa proprio in questi giorni. Fu protagonista instancabile di incontri e conferenze per trasmettere la memoria della strage delle foibe - ha dichiarato il sindaco - e abbiamo deciso di ricordare la figura di Norma proprio quest’anno, a dieci anni dalla Legge n. 92 del 2004 che ha istituito il «Giorno del ricordo» per ricordare le vittime delle foibe e dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra». La stele, alta 1 metro e mezzo, riporta la dedica a Norma Cossetto, «angelo dell’Istria insanguinata, torturata e infoibata, il 5 ottobre 1943. Medaglia d’oro al valor civile», riconoscimento concesso l'8 febbraio 2005 dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il programma prevede la benedizione della stele, gli interventi in ricordo di Norma Cossetto e delle altre vittime delle foibe e la partecipazione della Banda «Santa Cecilia» di Seregno.