Seregno, Tiziano Mariani: "Tangentopoli? Prosciolto con formula piena"

Quando aveva inaugurato la sede della sua lista civica, l'aveva annunciato ai presenti: "Vedrete, ne diranno di ogni contro di me. Ma sappiate che le sentenze sono a mio favore e non ho assolutamente nulla di cui vergognarmi. Comunque ribatterò alle accuse al momento giusto". Questo momento per
Tiziano Mariani forse è arrivato proprio ora: ha preso carta e penna per inviare una lettera a tutti i giornali. All'inizio della campagna elettorale, insomma, vuole fugare ogni dubbi...

Quando aveva inaugurato la sede della sua lista civica, l'aveva annunciato ai presenti: "Vedrete, ne diranno di ogni contro di me. Ma sappiate che le sentenze sono a mio favore e non ho assolutamente nulla di cui vergognarmi. Comunque ribatterò alle accuse al momento giusto". Questo momento per

Tiziano Mariani forse è arrivato proprio ora: ha preso carta e penna per inviare una lettera a tutti i giornali. All'inizio della campagna elettorale, insomma, vuole fugare ogni dubbio riguardo al suo coinvolgimento nell'inchiesta di Tangentopoli e al fatto che ne è uscito con una assoluzione. La lettera qui di seguito in versione integrale:

Attraverso questa lettera aperta, desidero portare a conoscenza dell’opinione pubblica quale sia la reale situazione che mi riguarda rispetto a fatti relativi ad un mio supposto coinvolgimento nella cosiddetta inchiesta “Tangentopoli”, risalente agli anni ’90 del secolo scorso, anche in considerazione del perseverare dello stillicidio di voci che offendono il mio onore ed il mio decoro, oltre che la mia immagine e la mia professionalità.

Per tali fatti sono stato prosciolto nel merito, con formula ampiamente liberatoria, con sentenza della Corte di Appello di Milano, Sez. 1^ Pen., del 22.11.2004, mentre per altro filone processuale della medesima vicenda sono stato prosciolto per decorso del tempo, ma in via predibattimentale e quindi senza che il Giudice di merito abbia potuto prendere cognizione dell'addebito (sentenza del Tribunale di Milano, Sez. 4^ Pen., del 28.10.2003).

Con riferimento alla non corretta pubblicazione delle notizie relative a tali fatti ho sostenuto un’estenuante battaglia giudiziaria contro Rcs Quotidiani SpA - Corriere della Sera, che si e' conclusa vittoriosamente innanzi la Suprema Corte di Cassazione, 3^ Sez. Civ., con sentenza n. 5525 depositata il 5.4.2012, ampiamente rinvenibile in rete e divenuta un pilastro della giurisprudenza di legittimità in materia e di etica giornalistica (c.d. “diritto all'oblio”).

Per i fatti richiamati, la Giustizia Amministrativa, attraverso la Corte dei Conti ed in palese contraddizione con tutte le intervenute sentenze penali di assoluzione piena, ha avviato, in seguito a un esposto presentato di un ex assessore seregnese, oggi sotto processo, una richiesta di risarcimento per danni di immagine.

Tale richiesta è stata archiviata dalla stessa Corte dei Conti in primo grado, mentre in secondo grado si è pronunciata per il risarcimento dei danni in solido verso tutti i convenuti.

Tuttora, riguardo questa contestata pronuncia, pende un mio ricorso presso la Corte Europea di Strasburgo per violazione del diritto all'equo processo, come stabilito dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali. Richiesta che ho fondata convinzione possa trovare pronuncia positiva e definitiva a mio favore, stante le piene assoluzioni penali e lo stesso giudizio assolutorio di primo grado.

Ogni ulteriore approfondimento e dettaglio, nonché tutti i relativi documenti sulla mia posizione, possono essere chiesti al mio difensore, Avv. Luca Ricci di Milano, al seguente indirizzo mail: info@studiolegalericci.it.

Mi sento perciò in dovere di informare chiunque voglia pretestuosamente, quanto infondatamente, persistere nel denigrarmi e diffamarmi che non esiterò ad agire in giudizio per la tutela del mio buon nome, e per chiarezza e rispetto nei confronti dei Cittadini seregnesi per i quali mi sono candidato a sindaco della città. Non ho nulla da nascondere e, soprattutto, niente di cui vergognarmi.

Tiziano Mariani