Seregno: un canone concordato di affitto per aiutare le famiglie

«Contenere i canoni di affitto». Il sindaco
Giacinto Mariani fissa l’obiettivo dell’«Accordo Locale» firmato nel pomeriggio di martedì 9 dicembre, nella Sala di Rappresentanza di Palazzo Landriani – Caponaghi dall’amministrazione comunale e dalle associazioni di inquilini e di proprietari. «Un obiettivo preciso in un periodo molto difficile per tante famiglie - spiega il sindaco -  perché di crisi, da almeno cinque anni, discutono economisti, politici e editorialis...

«Contenere i canoni di affitto». Il sindaco Giacinto Mariani fissa l’obiettivo dell’«Accordo Locale» firmato nel pomeriggio di martedì 9 dicembre, nella Sala di Rappresentanza di Palazzo Landriani – Caponaghi dall’amministrazione comunale e dalle associazioni di inquilini e di proprietari. «Un obiettivo preciso in un periodo molto difficile per tante famiglie - spiega il sindaco -  perché di crisi, da almeno cinque anni, discutono economisti, politici e editorialisti. Ma alle persone comuni, a chi ogni giorno deve far quadrare il bilancio famigliare servono provvedimenti concreti». L’amministrazione comunale ha convocato le parti sociali per rivedere l' accordo locale, «per rilanciare uno strumento non sempre conosciuto come l'affitto a canone concordato, introdotto dalla legge 431/98», spiega l’assessore alle Politiche sociali e alla famiglia Ilaria Anna Cerqua. «Per questo, una novità dell’accordo è la riduzione della fascia minima di sottoscrizione del canone di circa il 20 per cento che rende rendere questo strumento più accessibile e permette una maggiore libertà di contrattazione alle parti». L’«Accordo Locale» firmato fissa canoni d'affitto concordati da 25 a 85 euro a metro quadro all'anno, a seconda dello stato dell'immobile e delle zone in cui si trova. Seregno è stato diviso in due «microzone»: la microzona 1, delimitata dalle vie Circonvallazione, Macallè, Luini, Nicolao e Cristoforo da Seregno, alla Porada, Wagner, Stoppani, San Vitale, Jefferson, Verdi, Grigne, Valassina, Calamandrei, Carroccio, Umberto I, Garibaldi e corso del Popolo e Matteotti, e la microzona 2 che comprende il restante territorio della città. E’ riconosciuta la possibilità di innalzare il tetto massimo per gli immobili di piccole metrature e per quelli dotati di certificazione energetica almeno di classe D. La normativa in materia di canone concordato prevede importanti sgravi fiscali per il proprietario. Se il proprietario opta per il regime libero, anziché dichiarare ai fini Irpef un imponibile pari al 95 per cento del canone annuale percepito, ne dichiarerà solo il 66,5 per cento. Inoltre sull'imposta di registro dovuta in sede di registrazione del contratto è previsto un ulteriore sconto del 30 per cento. Se, invece, sceglie la cosiddetta «cedolare secca», l'imponibile da dichiarare sarà pari al 100% del canone percepito, ma su di esso si applicherà l'imposta sostitutiva con aliquota al 10 per cento. Sono previsti poi ulteriori agevolazioni per quanto riguarda la registrazione del contratto. «Da un lato – spiega l’assessore - vogliamo far emergere il sommerso e incentivare l'uso degli alloggi sfitti di Seregno, dall'altro rendere sostenibili i prezzi dei canoni di locazione. Con questa azione si può avere una ricaduta in termini positivi per quanto riguarda la situazioni degli sfratti per la parte degli inquilini, e supportare anche i proprietari di case, penalizzati dalla crisi: il canone concordato, infatti, è più flessibile perché è fissato per 5 anni (3+2), invece degli 8 (4+4) del mercato libero». Un’altra importante novità è la possibilità data alle associazioni, alle fondazioni e agli enti senza fini di lucro di dare in locazione un appartamento per accogliere temporaneamente nuclei famigliari in grave emergenza abitativa. «Ciò – conclude Ilaria Anna Cerqua – per integrare programmi di accompagnamento e sostegno alle famiglie in difficoltà economica e sociale» «Per i proprietari di immobili a Seregno – precisa l’assessore – abbiamo previsto un altro vantaggio fiscale: il pagamento dell'aliquota IMU in misura ridotta ovvero lo 7,6 per mille invece del 10,2 per mille. L'intesa si conferma un seria iniziativa di politiche abitative». L’Accordo Locale, valido tre anni, è stato firmato dalle associazioni di inquilini e di proprietari: Mariella Pollara per «Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari» (Sunia - CGIL), Isidoro Pavesi per «Sindacato Inquilini Casa e Territorio» (Sicet - CISL), Aldo Piazza per «Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio» (Uniat -UIL), Avv. Vittorio Viganò per «Associazione sindacale dei piccoli proprietari immobiliari» (Asppi), Nicola Crispino per «Confederazione Piccola Proprietà Immobiliare» (Confappi), Avv. Alfonso Nociti per «Associazione Proprietà Edilizia» (Ape) e Maro Peretti per «Unione Piccoli Proprietari Immobiliari» (Uppi).