Seregno, 'Voci di Storia': il festival storico letterario arriva in città
Ventisei autori, scrittori, giornalisti e professori universitari, un «Premio Strega», un «Premio Bancarella» e un «Premio Campiello», due lectio magistralis e tre gruppi di rievocazione storica. Questa, in sintesi, la seconda edizione del festival storico letterario «Voci della Storia», in programma nelle piazze del centro storico di Seregno (MB) dal 5 all’8 giugno. Si parte questo giovedì 5 giugno alle 18 in Sala «Monsignor Gandini» con
Alessandro Barbero, «Premio Strega» ...
Ventisei autori, scrittori, giornalisti e professori universitari, un «Premio Strega», un «Premio Bancarella» e un «Premio Campiello», due lectio magistralis e tre gruppi di rievocazione storica. Questa, in sintesi, la seconda edizione del festival storico letterario «Voci della Storia», in programma nelle piazze del centro storico di Seregno (MB) dal 5 all’8 giugno. Si parte questo giovedì 5 giugno alle 18 in Sala «Monsignor Gandini» con
Alessandro Barbero, «Premio Strega» nel 1995, professore di Storia Medievale all'Università degli Studi del Piemonte Orientale e volto della trasmissione televisiva «Il tempo e la storia» su RAI3 che presenterà il suo ultimo libro, «Lepanto, la battaglia dei tre imperi». «Via i manuali, abbasso la storia uggiosa e pedante, via la storia retorica e paludata, spiega
Franco Cardini, presidente onorario del Comitato organizzatore. Un’altra storia è possibile: e noi ve lo dimostriamo. La storia di cui si parla a Seregno non è una storia di eroi, di date e di battaglie, bensì una storia fatta di problemi veri, di gente viva che ha vissuto, ha lavorato, ha amato, ha mangiato e bevuto, talvolta ha commesso delle autentiche porcate ma, spesso, ha realizzato invece delle gran belle cose». Come, ad esempio,
Carla Fracci, «étoile» di questa edizione del festival. Venerdì 6 giugno alle 18.30 (Cinema Roma) la «stella» della danza italiana, che sulle punte ha fatto la storia della danza del ‘900, racconterà la sua vita nella biografia «Passo dopo passo, la mia storia». Ma il filo rosso della seconda edizione di «Voci della Storia» è la prima guerra mondiale, nel centenario della sua esplosione. Due le lectio magistralis, novità di questa edizione, dedicate alla Grande Guerra, quella dei filosofi
Corrado Ocone (sabato 7 giugno alle 18.30 in piazza Concordia) e
Giuseppe Girgenti (domenica 8 giugno alle 18.30 in piazza Concordia). E poi i libri di
Roberto Raja («La Grande Guerra giorno per giorno»), che racconta la prima guerra mondiale come se fosse un diario, e
Roberto Coaloa («Franz Ferdinand»), la biografia dell’arciduca d’Asburgo a cento anni dai colpi di pistola esplosi a Sarajevo. Di storia, con un occhio all’attualità, si occupano
Vittorio Feltri, editorialista del Giornale, e
Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del TG1, con il loro ultimo libro «Il Quarto Reich» (sabato 7 giugno alle ore 21 in Sala «Monsignor Gandini»). Mentre di storia della nazionale di calcio parla
Alfio Caruso nel libro «Un secolo azzurro». Cent’anni d’Italia raccontati dalla nazionale di calcio. Il libro sarà presentato domenica 8 giugno (ore 16.30 in piazza Concordia), quattro giorni prima dell’inizio dei mondiali di calcio in Brasile. Un secolo dall’inizio della Grande Guerra, ma duecento anni dalla costituzione dell’Arma dei Carabinieri. «Voci della Storia» dedica uno spazio anche a questo anniversario con la presentazione del libro di
Gastone Breccia «Nei secoli fedele», che racconta la storia militare dell’Arma attraverso nove storie. Spazio anche alla seconda guerra mondiale con due visioni«contrapposte»: quella di
Gianni Oliva, «L’Italia del silenzio, 8 settembre 1943», secondo cui la resistenza contro il nazifascismo fu condotta da una minoranza del Paese, (giovedì 5 giugno alle 21 in Sala «Monsignor Gandini») e quella di
Daniele Biacchessi, vicedirettore di Radio24, che nel libro «Giovanni e Nori. Una storia di amore e resistenza» racconta l’amore di due giovani partigiani (venerdì 6 giugno alle ore 21 in Sala «Monsignor Gandini»). Non solo saggi, ma anche romanzi storici. Ci portano in Francia
Marta Morazzoni, Premio Campiello 1997, con «Il fuoco di Jeanne», una «cronistoria» alla ricerca del mito di Giovanna d’Arco (domenica 8 giugno alle ore 21 in Sala Monsignor Gandini) e
Wu Ming, il collettivo di scrittori che col nome «Luther Blissett» firmò il romanzo «Q», con «L’armata dei sonnambuli», un racconto ambientato nella Parigi del Terrore. Altri due «big» della narrativa storica italiana in campo:
Marco Buticchi, il «Wilbur Smith italiano», con il suo ultimo romanzo, «La stella di pietra» (domenica 8 giugno alle ore 17.30 in piazza Concordia) e
Marcello Simoni, Premio Bancarella 2012, con il romanzo «Labirinto ai confini del mondo» (domenica 8 giugno alle ore 15.30 in piazza Concordia). Presenti anche tre gruppi di rievocazione storica, il «Popolo di Brig», la «Cohors III Praetoria» e la «Compagnia del Corvo» che, in due giorni (sabato 7 e domenica 8 giugno), trasformeranno il centro storico di Seregno in un accampamento celtico del III secolo a.C., faranno rivivere i fasti di una Guardia Pretoriana del I secolo d.C. in assetto da battaglia con sfilate, manovre di guerra e vita quotidiana dei soldati romani e in un accampamento medievale del XII secolo d.C. con duelli tra i cavalieri e laboratori per bambini. Nato da un’idea di
Eva Musci e
Antonio Zappa, direttori artistici del festival, «Voci della Storia» è organizzato dal Comune di Seregno e dalla Confcommercio Monza e Brianza - Delegazione di Seregno.
Alessandro Barbero, «Premio Strega» nel 1995, professore di Storia Medievale all'Università degli Studi del Piemonte Orientale e volto della trasmissione televisiva «Il tempo e la storia» su RAI3 che presenterà il suo ultimo libro, «Lepanto, la battaglia dei tre imperi». «Via i manuali, abbasso la storia uggiosa e pedante, via la storia retorica e paludata, spiega
Franco Cardini, presidente onorario del Comitato organizzatore. Un’altra storia è possibile: e noi ve lo dimostriamo. La storia di cui si parla a Seregno non è una storia di eroi, di date e di battaglie, bensì una storia fatta di problemi veri, di gente viva che ha vissuto, ha lavorato, ha amato, ha mangiato e bevuto, talvolta ha commesso delle autentiche porcate ma, spesso, ha realizzato invece delle gran belle cose». Come, ad esempio,
Carla Fracci, «étoile» di questa edizione del festival. Venerdì 6 giugno alle 18.30 (Cinema Roma) la «stella» della danza italiana, che sulle punte ha fatto la storia della danza del ‘900, racconterà la sua vita nella biografia «Passo dopo passo, la mia storia». Ma il filo rosso della seconda edizione di «Voci della Storia» è la prima guerra mondiale, nel centenario della sua esplosione. Due le lectio magistralis, novità di questa edizione, dedicate alla Grande Guerra, quella dei filosofi
Corrado Ocone (sabato 7 giugno alle 18.30 in piazza Concordia) e
Giuseppe Girgenti (domenica 8 giugno alle 18.30 in piazza Concordia). E poi i libri di
Roberto Raja («La Grande Guerra giorno per giorno»), che racconta la prima guerra mondiale come se fosse un diario, e
Roberto Coaloa («Franz Ferdinand»), la biografia dell’arciduca d’Asburgo a cento anni dai colpi di pistola esplosi a Sarajevo. Di storia, con un occhio all’attualità, si occupano
Vittorio Feltri, editorialista del Giornale, e
Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del TG1, con il loro ultimo libro «Il Quarto Reich» (sabato 7 giugno alle ore 21 in Sala «Monsignor Gandini»). Mentre di storia della nazionale di calcio parla
Alfio Caruso nel libro «Un secolo azzurro». Cent’anni d’Italia raccontati dalla nazionale di calcio. Il libro sarà presentato domenica 8 giugno (ore 16.30 in piazza Concordia), quattro giorni prima dell’inizio dei mondiali di calcio in Brasile. Un secolo dall’inizio della Grande Guerra, ma duecento anni dalla costituzione dell’Arma dei Carabinieri. «Voci della Storia» dedica uno spazio anche a questo anniversario con la presentazione del libro di
Gastone Breccia «Nei secoli fedele», che racconta la storia militare dell’Arma attraverso nove storie. Spazio anche alla seconda guerra mondiale con due visioni«contrapposte»: quella di
Gianni Oliva, «L’Italia del silenzio, 8 settembre 1943», secondo cui la resistenza contro il nazifascismo fu condotta da una minoranza del Paese, (giovedì 5 giugno alle 21 in Sala «Monsignor Gandini») e quella di
Daniele Biacchessi, vicedirettore di Radio24, che nel libro «Giovanni e Nori. Una storia di amore e resistenza» racconta l’amore di due giovani partigiani (venerdì 6 giugno alle ore 21 in Sala «Monsignor Gandini»). Non solo saggi, ma anche romanzi storici. Ci portano in Francia
Marta Morazzoni, Premio Campiello 1997, con «Il fuoco di Jeanne», una «cronistoria» alla ricerca del mito di Giovanna d’Arco (domenica 8 giugno alle ore 21 in Sala Monsignor Gandini) e
Wu Ming, il collettivo di scrittori che col nome «Luther Blissett» firmò il romanzo «Q», con «L’armata dei sonnambuli», un racconto ambientato nella Parigi del Terrore. Altri due «big» della narrativa storica italiana in campo:
Marco Buticchi, il «Wilbur Smith italiano», con il suo ultimo romanzo, «La stella di pietra» (domenica 8 giugno alle ore 17.30 in piazza Concordia) e
Marcello Simoni, Premio Bancarella 2012, con il romanzo «Labirinto ai confini del mondo» (domenica 8 giugno alle ore 15.30 in piazza Concordia). Presenti anche tre gruppi di rievocazione storica, il «Popolo di Brig», la «Cohors III Praetoria» e la «Compagnia del Corvo» che, in due giorni (sabato 7 e domenica 8 giugno), trasformeranno il centro storico di Seregno in un accampamento celtico del III secolo a.C., faranno rivivere i fasti di una Guardia Pretoriana del I secolo d.C. in assetto da battaglia con sfilate, manovre di guerra e vita quotidiana dei soldati romani e in un accampamento medievale del XII secolo d.C. con duelli tra i cavalieri e laboratori per bambini. Nato da un’idea di
Eva Musci e
Antonio Zappa, direttori artistici del festival, «Voci della Storia» è organizzato dal Comune di Seregno e dalla Confcommercio Monza e Brianza - Delegazione di Seregno.