Seveso, Alampi: "Ricordatevi della mini Imu e delle tasse aumentate da Butti"
Feste ormai archiviate, vita ordinaria ormai ripresa, è tempo di pensare anche alle scadenze: tra queste è meglio non dimenticare il 24 gennaio, ultimo giorno per il pagamento della cosiddetta "mini Imu", ovvero il pagamento dell'Imposta municipale unica sulla prima casa per quei Comuni che hanno scelto di non rispettare il minimo di legge e di chiedere qualcosa in più ai cittadini. Scelta compiuta anche dall'amministrazione comunale, considerata dolorosa ma inevitabile dal sindaco
P...
Feste ormai archiviate, vita ordinaria ormai ripresa, è tempo di pensare anche alle scadenze: tra queste è meglio non dimenticare il 24 gennaio, ultimo giorno per il pagamento della cosiddetta "mini Imu", ovvero il pagamento dell'Imposta municipale unica sulla prima casa per quei Comuni che hanno scelto di non rispettare il minimo di legge e di chiedere qualcosa in più ai cittadini. Scelta compiuta anche dall'amministrazione comunale, considerata dolorosa ma inevitabile dal sindaco
Paolo Butti, ma contestata dal consigliere
Natale Alampi (capogruppo della lista "Tallarita per Seveso") che ci ha inviato un comunicato.
Purtroppo come abbiamo appreso dalla tv e dai giornali il 24 gennaio i contribuenti di circa 2300 comuni italiani che sono proprietari di prime case a seguito delle delibere comunali che hanno aumentato le aliquote minime saranno costretti a versare tale incremento nelle casse comunali.
E Seveso purtroppo non fa eccezione. Infatti l'amministrazione comunale ha deciso di aumentare l'aliquota minima sulle prime case dal 4/1000 al 5/1000 , tale aumento a suo tempo è stato giustificato dall'amministrazione comunale per far quadrare il bilancio (circa + €. 200.000,00) , ma doveva comunque essere a costo zero per il cittadino in quanto l'IMU sulla prima casa era di fatto abolita, in realtà tale aumento si è dimostrato un boomerang per l'amministrazione stessa , sia perché l'aumento dell'aliquota non verrà pagato dallo stato e quindi "costringerà " il comune a mettere nuovamente le mani nelle tasche dei cittadini sevesini, sia perché si andranno a tassare ( circa il 40% di quanto dovuto con l'imposta originaria) la totalità degli immobili presenti sul territorio comunale compresi quelli che, come la prima casa non hanno scopo di lucro e sono di stretto utilizzo personale e familiare.
In questo periodo di aumenti più o meno incontrollati di tariffe, energie, servizi e dopo il rincaro della Tares , il cittadino di Seveso si trova un'ulteriore balzello da fronteggiare.
Vorrei inoltre ricordare che Seveso già vanta il poco invidiabile primato di avere L'addizionale Irpef al massimo nonché l'IMU sugli altri fabbricati più cara di tutti i comuni limitrofi ( massime aliquote applicabili).
Insomma il 2014 a Seveso non comincia sotto rosee previsioni, infatti a breve oltre alle nuove e incomprensibili tasse che andranno a sostituire quelle esistenti su casa e rifiuti ci aspetta il "flagello" della liquidazione di Aspes che, a tutt'oggi non ci è dato a sapere quanto costerà alle tasche dei cittadini di Seveso sia in termini di consulenza che di debiti contratti da Aspes e che rimarranno dopo la liquidazione da onorare comunque da parte del comune stesso ( debito comune= debito cittadino=maggiori tasse). Natale Alampi
Paolo Butti, ma contestata dal consigliere
Natale Alampi (capogruppo della lista "Tallarita per Seveso") che ci ha inviato un comunicato.
Purtroppo come abbiamo appreso dalla tv e dai giornali il 24 gennaio i contribuenti di circa 2300 comuni italiani che sono proprietari di prime case a seguito delle delibere comunali che hanno aumentato le aliquote minime saranno costretti a versare tale incremento nelle casse comunali.
E Seveso purtroppo non fa eccezione. Infatti l'amministrazione comunale ha deciso di aumentare l'aliquota minima sulle prime case dal 4/1000 al 5/1000 , tale aumento a suo tempo è stato giustificato dall'amministrazione comunale per far quadrare il bilancio (circa + €. 200.000,00) , ma doveva comunque essere a costo zero per il cittadino in quanto l'IMU sulla prima casa era di fatto abolita, in realtà tale aumento si è dimostrato un boomerang per l'amministrazione stessa , sia perché l'aumento dell'aliquota non verrà pagato dallo stato e quindi "costringerà " il comune a mettere nuovamente le mani nelle tasche dei cittadini sevesini, sia perché si andranno a tassare ( circa il 40% di quanto dovuto con l'imposta originaria) la totalità degli immobili presenti sul territorio comunale compresi quelli che, come la prima casa non hanno scopo di lucro e sono di stretto utilizzo personale e familiare.
In questo periodo di aumenti più o meno incontrollati di tariffe, energie, servizi e dopo il rincaro della Tares , il cittadino di Seveso si trova un'ulteriore balzello da fronteggiare.
Vorrei inoltre ricordare che Seveso già vanta il poco invidiabile primato di avere L'addizionale Irpef al massimo nonché l'IMU sugli altri fabbricati più cara di tutti i comuni limitrofi ( massime aliquote applicabili).
Insomma il 2014 a Seveso non comincia sotto rosee previsioni, infatti a breve oltre alle nuove e incomprensibili tasse che andranno a sostituire quelle esistenti su casa e rifiuti ci aspetta il "flagello" della liquidazione di Aspes che, a tutt'oggi non ci è dato a sapere quanto costerà alle tasche dei cittadini di Seveso sia in termini di consulenza che di debiti contratti da Aspes e che rimarranno dopo la liquidazione da onorare comunque da parte del comune stesso ( debito comune= debito cittadino=maggiori tasse). Natale Alampi
Salvatore :
Bravo Alampi che mette il giusto accento su un problema molto importante e cioè l'aumento incontrollato della tassazione da parte dei comuni per far quadrare i propri bilanci sempre sulle spalle dei cittadini. Bisogna cambiare registro e cominciare a diminuire la spesa per cominciare a diminuirle queste "benedette " tasse. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi