Seveso, Aspes reagisce: una diffida al Comune

"Diffido il Comune di Seveso dal porre in essere ulteriori atti, condotte e azioni che possano in qualche modo continuare ad arrecare un grave pregiudizio in capo ad Aspes, ivi incluso il rilascio di avventate e infondate dichiarazioni alla stampa". Reagisce così Aspes, nella persona del suo  presidente e amministratore delegato
Antonio Matta (assistito dall'avvocato
Antonio Macheda), alla delibera di Consiglio comunale votata dalla sola maggioranza ne...

"Diffido il Comune di Seveso dal porre in essere ulteriori atti, condotte e azioni che possano in qualche modo continuare ad arrecare un grave pregiudizio in capo ad Aspes, ivi incluso il rilascio di avventate e infondate dichiarazioni alla stampa". Reagisce così Aspes, nella persona del suo  presidente e amministratore delegato Antonio Matta (assistito dall'avvocato

Antonio Macheda), alla delibera di Consiglio comunale votata dalla sola maggioranza nella seduta del  13 dicembre per dare mandato al sindaco

Paolo Butti affinché si proceda alla liquidazione della municipalizzata. Una diffida depositata nella mattinata di oggi, venerdì 10 gennaio, spiegata nei suoi contenuti e nelle sue motivazioni dallo stesso Matta nel corso di una conferenza stampa che si è svolta all'ora di pranzo e che è stata accompagnata dalla consegna di un un dossier di ben 27 pagine (avremo modo di tornarci sopra nel dettaglio nei prossimi giorni). "Il Comune - afferma Matta - in qualità di socio unico può decidere le sorti della controllata Aspes, ma siamo costretti a rilevare che abbiamo subito danni di immagine e di onorabilità. Sia nei confronti di terzi, che sapendo della volontà di liquidare l'azienda hanno già presentato decreti ingiuntivi mettendoci in ulteriore difficoltà, sia per quanto riguarda il giudizio su chi ha fatto e sta facendo miracoli per garantire la continuità aziendale e difendere posti di lavoro nonostante il Comune non faccia fronte ai suoi impegni pagando i suoi debiti". Il concetto ribadito più volte durante la conferenza stampa è quello della società sana: "Aspes non ha una gestione fallimentare o in perdita. Il Comune non ha mai dovuto ripianare perdite. Abbiamo sempre chiuso i bilanci, anche quelli degli ultimi tre esercizi, in leggero attivo anche se il Comune ci ha ridotto progressivamente il canone e non ci ha corrisposto quanto dovuto. Abbiamo fatto sacrifici, miracoli, cercato di aiutare il Comune: ora perché siamo da additare come i colpevoli e i cattivi?". In attesa che il sindaco Paolo Butti e il Consiglio comunale tornino sulla loro decisione, o siano pronti ad affrontare una bella battaglia legale, Matta avverte tutti: "Il Consiglio comunale, nonostante non ci siano obblighi di legge, ha scelto la strada della liquidazione di Aspes pur non avendo la copertura finanziaria. Sappiano tutti che il Comune dovrà sborsare, tra esposizione con le banche e debiti verso fornitori, almeno 4 milioni di euro rischiando il dissesto. Sindaco e consiglieri comunali di maggioranza, per il loro voto, potrebbero doverne rispondere personalmente davanti alla Corte dei Conti per danno erariale".

12 commenti

BRIANZOLO D'ADOZIONE :
A SEVESO CI VUOLE UNA COMMISSIONE CONSILIARE PER VERIFICARE LA FINO CHE HANNO FATTO I 16 MILIONI DI EURO DI ONERI DI URBANIZZAZIONE, CHE FURONO INCASSATI NEL DECENNIO DELLA CEMENTIFICAZIONE DELLA MOSTRA CITTA, PUR SAPENDO CHE ALCUNI REATI POTREBBERO ESSERE PRESCRITTI, PERO' I SEVESINI, FINALMENTE, SAPREBBERO LA VERITA' DEI 16 MILIONI... FINI SOSTENEVA CHE IN ITALIA LE MUNICIPALIZZATE, E PARTECIPATE IN GENERE, COSTANO AI CITTADINI BEN 25.000.000.000 DI EURO ALL'ANNO. BASTA COI FURTI LEGALIZZATI; BASTA CON LE PENSIONI D'ORO; BASTA CON GLI STIPENDI D'ORO, SPECIE TRA LE SOCIETA' PARTECIPATE OVE I CONTROLLORI SONO QUELLI CHE DOVREBBERO ESSERE CONTROLLATI; BASTA CON LE ACCUSE DELLA SINISTRA ALLA DESTRA, POICHE' LA SITUAZIONE ATTUALE L'HANNO CREATA ENTRAMBI, POICHE' IN QUESTI ULTIMI VENT'ANNI SI SONO ALTERNATI A GOVERNARE L'ITALIA! HO LA SENSAZIONE CHE ALLE PROSSIME ELEZIONI VOTERO' M5S. TUTTO DIPENDERA' DA COME LA SITUAZIONE POLITICA SI EVOLVERA' NEL PROSSIMO FUTURO! | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
ERMENEGILDO :
...E' COME DIRE CHE LE PARTECIPATE; LA MANCANZA DI LEGGE PER IL CONFLITTO DI JNTERESSI; LA DEPENALIZZAZIONE DEL FALSO IN BILANCIO DELLE SOCIETA'; LA CREAZIONE DI PRIVILEGI CIRCA PENSIONI E STIPENDI D'ORO, HANNO FATTO COMODO AL CENTRODESTRA ED AL CENTROSINISTRA! ANCH'IO, SE QUALCOSA NON CAMBIA. ALLE PROSSIME ELEZIONI VOTERO' M5S. FORZA RENZI! | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
redazione :
I commenti, almeno quelli scritti con toni pacati, li abbiamo sempre lasciati. Ci sentiamo di intervenire, tuttavia, per far presente che certe affermazioni andrebbero sostenute da dati. Carlo, in base a quali numeri in suo possesso, che ci piacerebbe evidentemente conoscere, si sente in diritto di affermare che la municipalizzata è stata "spolpata" dal presidente? Qual è il buco che ha creato per le casse comunali, avendo sempre chiuso il bilancio in attivo? Fino a prova contraria è Aspes che vanta crediti per somme mai versate dal Comune. Occhio a non sconfinare nel campo della diffamazione. Lo diciamo per lei. E' già una vicenda delicata, con ogni probabilità si andrà per aule di tribunale, cerchi di non aggiungere anche un'azione penale di Aspes nei suoi confronti. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
daniele tagliabue :
La mia personalissima lettura della vicenda. Per 4 anni Donati-Comune fa eseguire le manutenzioni comunali a Matta-ASPES. "Fai, che ti darò i soldi". Non lo controlla perché si fida, l'ha messo lì lui. Matta-ASPES esegue i lavori ma pecca di arroganza e zero trasparenza verso il Consiglio Comunale, e Donati, sbagliando, lo spalleggia. Alla fine Matta-ASPES presenta il conto al Comune. Il Comune-Donati contesta alcune fatture, ma non il grosso del conto, d'altra parte non ha mai esercitato un vero controllo e l'ha impedito al Consiglio. Donati-Comune, comunque, non paga: l'edilizia è ferma, come in tutti i Comuni, e la spesa corrente (manutenzioni comprese) si era sempre basata su questa (una follia !). Le risorse autogenerate da ASPES sono poche o nulle: la farmacia comunale sembra fare pochi utili, e il piano parcheggi, deciso in Comune e passato da gestire ad ASPES, è incompleto, costoso, allergizzante per tutti e non rende. Il debito ASPES cresce. Adesso Matta ha bisogno di dimostrare che non è stato un amministratore infedele ma Butti ha bisogno di dimostrare che non è colpa sua se dovrà aumentare le tasse per pagare le manutenzioni degli anni passati. Qualcuno ha rubato ? Al momento non c'è alcuna evidenza di questo. Neppure la due diligence ha individuato ruberie, anzi, dice che la contabilità di ASPES è stata ben tenuta. Insomma, Matta un amministratore poco incline alla trasparenza verso il Consiglio Comunale ma non infedele. Quindi ? Serve un passo indietro di Butti e l'ammissione che non ci sono evidenze che Matta sia stato un amministratore infedele (a meno che non abbia evidenze del contrario, finora ignote). Ma serve anche un passo indietro immediato di Matta dalla guida di ASPES, perché è giusto e doveroso che, a seguito di tale riconoscimento, passi la mano. Sarà comunque un bagno di sangue, ma senza questo reciproco riconoscimento, tra liquidazione ed avvocati sarà ancora peggio e andremo avanti per anni. www.sevesoviva.it | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
ERMENEGILDO :
UDITE, UDITE COSA DICEVA GIANFRANCO FINI, GIA’ LEADER DI A.N., A PAG. 137 DI TELEVIDEO-RAI, ORE 8.00 DEL 27 GENNAIO 2008, SUL PACCHETTO DI MISURE PER LE LIBERALIZZAZIONI DA PARTE DEL GOVERNO PRODI: “La montagna ha partorito il topolino. In Italia – osserva – ci sono, solo a livello municipale, quasi 900 S.P.A. a capitale prevalentemente pubblico, che operano nei settori dei servizi.. Costano al contribuente – rimarca – 25 miliardi di euro l’anno: è da lì che bisogna partire per vere liberalizzazioni, non dai barbieri o dagli edicolanti”. Fini aveva ragione: è da lì che bisognava cominciare. E’ da anni che si è individuata la vera causa del disastro economico italiano, ma se ne parla soltanto di riflesso. 25.000.000.000 di euro l’anno solo per le società partecipate a livello municipale, è una bella somma. Che cifra si raggiunge con le partecipate statali, regionali e provinciali? Avete presente gli stipendi e le pensioni d’oro dei loro dirigenti? Metti insieme pubblico e privato e la zzuppa l’è cotta... pronta! Chi stabilisce gli stipendi dei CDA delle società partecipate? Chi controlla le modalità di incarico per le consulenze in questa mescolanza pubblico privato visto che spesso i controllori sono quelli che dovrebbero essere controllati? Ricordate cosa disse Matta in Consiglio Comunale? Le testuali parole non le ricordo, ma il senso sì: ”L’ASPES è stata creata anche per evitare il tortuoso iter burocratico per gli appalti di opere pubbliche.” Quindi, un Sindaco si DEVE attenere alle leggi, un rappresentante della partecipata PUO' sottrarsi, con l’aggiunta che. in particolare a Seveso, un consigliere comunale poteva visionare e ottenere copia degli atti del Consiglio Comunale e della Giunta, mentre gli venivano negate le copie di atti della partecipata ASPES. Avanti Savoia, Evviva l’Italia! Comunque, Sig. Carlo, La Redazione ha ragione: ci vogliono prove a sostegno di quel si dice su chicchessia, anche perché mi dispiacerebbe che questo sito avesse delle limitazioni… CI VUOLE LA COMMISSIONE DI INDAGINE CONSILIARE... ANCHE PERCHE'... IL SOMMO DICEVA CHE A PENSAR MALE SI PUO' FAR PECCATO, MA SPESSO SI AZZECCA! NULLA DI MALE CHE UN CONSIGLIO COMUNALE ACCERTI COME FURONO SPESI 16.000.000 DI EURO DI ONERI DI URBANIZZAZIONE IN UN DECENNIO SENZA AVER SPESO UN EURO PER LA MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO, SPECIALMENTE STRADE E MARCIAPIEDI! | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Gigi Malerba :
Prevedibile l'azione dell'AD di Aspes al fine di autotutelarsi. Nei fatti si addombrano delle responsabilità politiche che ovviamente sono responsabilità individuali di coloro che hanno ricoperto ruoli apicali sia in veste di controllante che controllata. Per il resto, scoprire ora che le partecipate Comunali sono foriere di costi eccessivi se non quando tracimano in sprechi e inefficienze è come scoprire la luna. Senza andare lontano basta guardare alla vicina Meda con la vicenda di Medaservizi. L'Italia è piena di questi esempi. Questo è uno Stato che va rifatto, smontato e ricostruito. Con 8mila Comuni, più piccoli che grandi, Provincie Prefetti e Regioni e Governo centrale, migliaia di funzionari Statali intoccabili, abbiamo un'organizzazione amministrativa istituzionale nei fatti in default e inadeguata al mondo di oggi. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
redazione :
Per Daniele Tagliabue: dalla conferenza stampa convocata ieri mezzogiorno in Aspes è emerso che la municipalizzata non ha mai effettuato i lavori di sua spontanea volontà creando un "buco" come spesso si sente dire. Piuttosto si tratta della riduzione del canone stabilito originariamente per coprire i costi fissi (non le singole manutenzioni), che è stato portato dai 750 mila euro iniziali ai 200 mila attuali. Secondo Aspes, pur facendo economie di gestione, il costo fisso (anche eventualmente internalizzando il servizio in Comune) è di circa 550 mila euro. La differenza tra i 200 mila incassati e i 550 mila di costo fisso (che il Comune non riuscendo a coprire con i parcheggi a pagamento non ha ancora versato), anno dopo anno, determinano il credito che oggi Aspes vanta nei confronti del Comune. Se come consigliere comunale dispone di altri dati, saremo lieti di diffonderli alla cittadinanza. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Salvatore :
Le premesse di questa vicenda non sono per niente buone. Io mi sono fatto un'idea personale sulla vicenda ASPES-Comune che sintetizzo in breve e cioè : Il comune appalta sottocosto o ad un prezzo da lui imposto ad ASPES alcuni servizi, ASPES li realizza ,ne chiede il pagamento al comune, che non salda il dovuto e manda in stress la società . Il comune per quello che mi è dato capire adesso per questi debiti ( o la maggiorparte di questi) mette in luquidazione la società ASPES. Spero di aver preso un granchio così non fosse sarebbe una bella vicenda ingarbugliata. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
carlo :
Quando dico "spolpata" ASPES intendo chiaramente spolpata dalle sue potenzialità per un servizio utile alla cittadinanza. Se poi ci possano essere responsabilità d'altro tipo, il compito di appurarle sarà di altri. Però, è innegabile che questa situazione ha creato un buco per le casse comunali, su cui la giunta Donati, chissaperchè ha sorvolato nei suoi anni d'amministrazione. Quindi, responsabilità politiche di sicuro ci sono. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
daniele tagliabue :
Non ci solo altri dati utili a prendere decisioni oltre a quelli pubblicati. I cittadini possono leggersi la relazione D'Aries, visto che ormai l'hanno pagata. http://www.scribd.com/doc/190100023#11 La mia relazione sui conti arrivatimi a fine novembre l'ho già fatta ai capigruppo e non intendo pubblicarla. Come detto sopra, la vecchia amministrazione ha provato ad usare gli utili da parcheggi e da farmacia per sostituire risorse che non arrivavano più dall'edilizia. Ma la gestione (discutibile e non trasparente) di ASPES di questi servizi ha dato pochi utili e la liquidità conseguente non poteva reggere un carico di spese come quello delle manutenzioni. Nè avrebbe dovuto essere destinata da ASPES a tale scopo. Il tema comunque non è chi ha rubato, perché non c'è evidenza che qualcuno abbia rubato. I temi sono - come il Comune può pagare le manutenzioni se non ci sono entrate dall'edilizia e non si vogliono aumentare le tasse ? - come si può migliorare la redditività della farmacia ? - come si gestisce il suolo pubblico a parcheggi ? Di questo adesso si dovrebbe parlare e invece si parla di avvocati e liquidatori. A Matta e Donati attribuisco la grave responsabilità di aver ritardato questa discussione, negando, con la mancanza di trasparenza, la conseguente ricerca di strade diverse in Consiglio. Si può fare ancora, ma se deleghiamo ad avvocato e liquidatori .... Grazie dell'ospitalità. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Carlo :
Si, incredibile dopo aver malamente gestito la municipalizzata, dopo averla spolpata ed aver creato un buco per le casse comunali, ora il presidente "diffida". Sarebbe molto interessante capire invece di chi sono le responsabilità di questo buco. Che ha fatto Donati e la sua giunta in merito, ben conoscendo la situazione ? E di quale cordata fa parte il caro Matta ? Identifichiamole le responsabilità e facciamolo presto. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Adriano :
...INCREDIBILE: una Municipalizzata che 'minaccia' il suo Comune. E' come se un lavoratore dipendente 'minacciasse' il proprio datore di lavoro.... Vuoi vedere che in Italia ha + potere una Società Municipalizzata (pare indebitata) che un Consiglio comunale eletto dai cittadini ? | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi