Seveso: "Butti e il forno inceneritore? Scelta inspiegabile e anacronistica"

L'approvazione del piano industriale di Brianza Energia Ambiente sta scatenando mille polemiche. E se all'indomani della votazione la Lega Nord a livello provinciale ha diramato un comunicato stampa puntando il dito contro i sindaci del Partito Democratico che hanno dato il loro assenso a quel progetto, ora anche il Movimento 5 Stelle cittadino invia una lettera aperta al sindaco Paolo Butti: anche lui tra i sindaci che hanno detto sì.
C’è chi (come Maria de Biase, preside dell’Istituto ...

L'approvazione del piano industriale di Brianza Energia Ambiente sta scatenando mille polemiche. E se all'indomani della votazione la Lega Nord a livello provinciale ha diramato un comunicato stampa puntando il dito contro i sindaci del Partito Democratico che hanno dato il loro assenso a quel progetto, ora anche il Movimento 5 Stelle cittadino invia una lettera aperta al sindaco Paolo Butti: anche lui tra i sindaci che hanno detto sì.

C’è chi (come Maria de Biase, preside dell’Istituto Comprensivo Teodoro Gaza di San Giovanni a Piro)  insegna ai propri studenti a vivere senza produrre rifiuti o perlomeno a produrne il minimo indispensabile e  chi invece assume decisioni che sicuramente avranno l’impatto opposto. Purtroppo in quest’ultima schiera  dobbiamo annoverare la nostra Amministrazione, che, secondo noi con una visione decisamente, ha votato  a favore del Piano Industriale di BEA per la gestione dell’inceneritore di Desio. Seveso è in “buona”  compagnia: hanno votato a favore anche le Amministrazioni di Cesano Maderno, Lentate sul Seveso,  Limbiate, Nova Milanese e Solaro (tutte di centrosinistra),  Meda (centrosinistra,  in attesa che venga  accesa la risposta giusta…)? si sono astenute Muggiò (centrodestra) ,  Varedo e la Provincia di  MonzaBrianza  (centrodestra) ? contrarie solamente Desio (centrosinistra)  e Bovisio Masciago  (centrodestra)  che l’inceneritore l’hanno nel “salotto” di casa e sarà  un caso sentono  il problema più di  altri.

Il Piano Industriale approvato l’8 novembre prevede, per sommi capi, una rinnovata convenzione  quindicennale (gli inceneritori sono anacronistici già oggi, figuriamoci fra 15 anni) ed un aumento delle  quantità di rifiuti da bruciare (quando già l’inceneritore di Desio brucia sotto le proprie capacità)! In  Lombardia non esiste la necessità di ampliare gli inceneritori esistenti né tanto meno di crearne nuovi,  perché la nostra Regione è già in grado di bruciare negli impianti esistenti più di quanto produce!

Dove nascono dunque queste esigenze? Da quali princìpi sono ispirate?

Possiamo provare a comprendere l’esistenza di “ragioni superiori”, ordini di scuderia a cui le  Amministrazioni locali devono rispondere e piegarsi, ma con tutta la buona volontà, non solo noi del M5S,  non riusciamo a trovare una sola buona ragione che riconduca al Bene Comune… Ed allora riprendiamo e

condividiamo in toto le parole del nostro consigliere regionale Gianmarco Corbetta, portavoce storico del  “Comitato no inceneritore” fino alla sua recente elezione:  “Con l’approvazione del Piano Industriale, oggi l’Assemblea dei Soci ha condannato a morte Bea. E’ solo  questione di tempo e il tempo, si sa, è galantuomo.  Non c’era da aspettarsi molto altro dalla maggioranza dei soci, composta da amministratori pubblici di  centrosinistra  retrogradi e succubi di un management societario incapace di leggere le evoluzioni del

settore dei rifiuti, tanto da aver già sbagliato per ben due volte i loro piani (il progetto del nuovo faraonico  inceneritore negli anni 2000 e il primo famigerato Piano Industriale l’anno scorso).  E difatti hanno sbagliato ancora una volta, incuranti dei nuovi orientamenti della Regione, che ha deciso di

bloccare qualsiasi ingrandimento degli inceneritori lombardi dopo soli 20 giorni dal rilascio  dell’autorizzazione all’aumento della capacità di incenerimento dell’impianto di Bea (autorizzazione, quindi,  ottenuta per “il rotto della cuffia” all’ultimo momento utile).  La proposta di Desio e Bovisio prevedeva semplicemente di studiare un piano alternativo, cioè verificare la

fattibilità di una exit strategy dall’incenerimento dei rifiuti. Insomma, si chiedeva semplicemente di  conoscere prima di deliberare… una richiesta inaccettabile per i sindaci di Cesano Maderno, Nova Milanese,  Seveso, Meda, Limbiate…  In Lombardia non ci sono e sempre più non ci saranno in futuro abbastanza rifiuti per far funzionare tutti gli  inceneritori, ormai l’hanno capito tutti. E’ tempo di chiuderne qualcuno, partendo dai più vecchi, i più piccoli  e i più inefficienti… e queste sono esattamente le caratteristiche dell’impianto di Desio!  Che ci provi Bea a fare concorrenza a giganti del settore come A2A… ne uscirà con le ossa rotte. Che ci  provi a importare rifiuti da fuori regione, i cittadini brianzoli sono già sul piede di guerra… sarà un Vietnam.  Un piano che passa col 52% dei voti, senza l’appoggio dell’azionista di maggioranza e dei comuni sotto la  ciminiera, è un piano politicamente fragilissimo, destinato inevitabilmente a fallire, come il suo  predecessore. Abbiamo già fermato due progetti di Bea, fermeremo anche il terzo, nella speranza che prima  o poi il buonsenso prevalga”.

Intanto, nell’attesa di comunicare nuove ed ulteriori iniziative su cui siamo già all’opera e con le quali  forniremo maggiori informazioni ed argomentazioni, gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Seveso e di Cesano

Maderno, in collaborazione, organizzano la proiezione del film Trashed (con Jeremy Irons) per  sensibilizzare la Cittadinanza sui temi della produzione e del trattamento dei rifiuti.  La stessa avrà luogo il 20 novembre alle 20,45 presso la Sala Consiliare del Comune di Cesano  Maderno in via Duca d’Aosta 3 (Scuole Medie Salvo D’Acquisto) e sarà introdotta dal Consigliere  Regionale M5S Gianmarco Corbetta. L’ingresso è libero.

Per essere aggiornati sulle attività del Movimento 5 Stelle di Seveso e sulle date dei prossimi banchetti

informativi, sono disponibili i seguenti siti:

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6 commenti

Massimiliano Albericci :
Sia l'ottima provocazione della Redazione sia le altre considerazioni si meritano risposte più esaurienti ed approfondite di quanto potrei fare qui con una risposta necessariamente sintetica: stiamo lavorando affinché tutta la Cittadinanza possa avere queste risposte ed anche di più, pubblicamente. Gentile Riccardo, anche un film può servire a sensibilizzare sull'argomento: partecipi alla proiezione e se ne potrà rendere conto personalmente. L'ingresso è libero, la sala è a due passi. Infine, una piccola errata corrige. In principio si legge "secondo noi con una visione decisamente", bisogna invece leggere "secondo noi con una visione decisamente miope". Grazie, cordiali saluti a tutti. | domenica 03 maggio 2015 12:00 Rispondi
Riccardo Pelucchi :
potrebbe essere una buona soluzione a breve termine x il nostro portafogli, forse. ma per il nostro ambiente? si parla letteralmente di distruzione di materie prime ancora utilizzabili ed economicamente ben pagate. Una differenziazione, se fatta con i crismi del caso (e in ciò entra la SANZIONE ai trasgressori) e di legalità paradossalmente può diventare anche un'opportunità di GUADAGNO per le amministrazioni comunali. Poi logicamente possiamo guardare gli studi del momento...allora a quel punto però, seguendo il vostro discorso, l'ampliamento dell'inceneritore sarebbe forzoso, vista la mole di rifiuti in transito in esso... Ma colgo la provocazione ;) | domenica 03 maggio 2015 12:00 Rispondi
Sevesino DOP :
I miei complimenti alla redazione di Quibranza, che si dimostra altamente preparata sull'argomento. Chapeau. | domenica 03 maggio 2015 12:00 Rispondi
sevesinodoc :
Gentile redazione, la base della chimica così cita: tutto si crea, nulla si distrugge ma si trasforma. Il principio di base consiste nel fatto che quella dei rifiuti è una gran macchina da soldi, e dove ci sono i soldi c'è la criminalità. Nord, sud nessuna differenza. Poi la tematica in materia rifiuti ha varie sfaccettature, la tassazione elevata in primis e le sue incongruenze. Perché devo differenziare i rifiuti, e se non lo faccio mi multano? Vi siete mai chiesti quanto valgono quelli che chiamano volgarmente rifiuti, ma che in realtà non sono altro che materie prime secondarie? Sapete quanto fatturano i vari consorzi che non fanno altro che rivendere i nostri rifiuti... ben separati e ripuliti e a quanto ammontano i loro saldi a bilancio "sempre in attivo"? Poi mi chiedo, perché mai dovrei pagare una tassa di smaltimento rifiuti, e questi "vedi potere calorico" trasformati in energia o calore, per poterla utilizzare me la vendono a caro prezzo. Dovrebbero essere loro a pagarla a me! Non vi rendete conto che in mezzo a questa filiera c'è una forte speculazione ed un forte guadagno riservato alle solite lobby?. Quindi mi sorge spontanea una domanda: Perché aumentare la ricettività e il trattamento ad un impianto che funziona in modo autosufficiente con i rifiuti territoriali? Perché aumentare il trattato e ritrovarsi poi a cercare rifiuti altrove? Chi ci guadagna e perché la comunità deve perdere? | domenica 03 maggio 2015 12:00 Rispondi
Riccardo Pelucchi :
ragazzi la gente non la si sensibilizza con i film. Basterebbe applicare alla norma i regolamenti che già ci sono, vale a dire sanzionare i trasgressori in maniera giusta ma costante, per risolvere buona parte del problema rifiuti alla radice. Certamente poi alla conta dei voti potrebbe sembrare impopolare, ma lo ritengo pur sempre efficace. | domenica 03 maggio 2015 12:00 Rispondi
redazione :
Rispondiamo con una provocazione: e adesso che con il nuovo piano industriale di B.E.A. si è scoperto che la raccolta differenziata è più un problema che un'utilità, perché sanzionare? Una pessima differenziata garantisce più rifiuti al forno con tre conseguenze: 1) non rende necessario andare a cercare rifiuti altrove; 2) permette di alimentare la rete del teleriscaldamento; 3) non avendo un alto potere calorifico permette di bruciare le 88 mila tonnellate annue stabilite, cosa che un'ottima differenziazione impedirebbe... Gli sforzi fatti finora, insomma, di colpo sono diventati inutili... | domenica 03 maggio 2015 12:00 Rispondi