Seveso, canone concordato: l'affitto calmierato che accontenta tutti
Da una parte un affitto meno caro a carico dell'inquilino. Dall'altra sgravi fiscali e pagamento certo per il proprietario dell'appartamento. E' il canone concordato, accordo locale sottoscritto nei giorni scorsi dall'amministrazione comunale per poter garantire un prezzo calmierato sul territorio e andare incontro alle esigenze delle famiglie in questo periodo di disagio economico. "Ci stavamo lavorando da tempo - afferma il sindaco
Paolo Butti - visto che l'ultimo accordo ...
Da una parte un affitto meno caro a carico dell'inquilino. Dall'altra sgravi fiscali e pagamento certo per il proprietario dell'appartamento. E' il canone concordato, accordo locale sottoscritto nei giorni scorsi dall'amministrazione comunale per poter garantire un prezzo calmierato sul territorio e andare incontro alle esigenze delle famiglie in questo periodo di disagio economico. "Ci stavamo lavorando da tempo - afferma il sindaco
Paolo Butti - visto che l'ultimo accordo qui in città era stato sottoscritto nel maggio del 2000 ed era quindi necessario rivederlo. Un grazie a
Giusy Cilia, assessore alle Politiche sociali, ma anche alle associazioni inquilini Sunia-Cgil, Sicet-Cisl, Uniat-Uil e a quelle dei proprietari, ovvero Uppi, Asppi, Confappi per la loro disponibilità e per la capacità di dialogo nell'interesse reciproco". Se, con un prezzo agevolato è immediato capire la convenienza per l'inquilino, diverso lo è per chi affitta. Lo spiega lo stesso Butti: "Per chi sottoscrive questo accordo noi come amministrazione comunale applichiamo un'Imu (Imposta municipale unica) non più del 10,6 per mille, bensì la riduciamo al 7,6 per mille. Oltre a questa agevolazione c'è anche l'Irpef che scende al 10%. A tutto ciò, infine, bisogna aggiungere la fascia di garanzia in caso di mancato pagamento a cui si fa fronte con i fondi regionali". Diverso, rispetto al canone libero, anche la durata del contratto di affitto: non la classica formula dei 4 anni più 4, bensì 3 anni più 2. Conti alla mano risulta che coloro che possono affittare un appartamento da 60/70 metri quadrati, con il canone libero in città percepirebbero in media 450 euro. Accettando un canone concordato a 400 euro, il proprietario incasserebbe 600 euro in meno di affitto, ma avrebbe già 200 euro in meno di Imu da pagare. E poi i benefici dell'Irpef ridotta. "L'amministrazione comunale - aggiunge l'assessore Cilia - e le associazioni di categoria hanno deciso di considerare il territorio di Seveso come unica zona urbana omogenea, all’ interno della quale sono definite 3 fasce di oscillazione con un valore minimo e massimo del canone espresso in Euro/mq. annuo, a seconda della tipologia e delle caratteristiche dell’immobile. Sono previste maggiorazioni ai valori così stabiliti se l’immobile per esempio è ammobiliato e se possiede la classificazione energetica A, B, C o D. I contratti previsti dall’accordo sono di tre tipologie: contratto per locazione abitativa agevolata della durata di anni 3 + 2; contratto per locazione abitativa di natura transitoria della durata massima di 18 mesi e contratto per locazione abitativa per studenti universitari". Per informazioni è possibile rivolgersi all'Urp (ufficio relazioni con il pubblico) situato al piano terra del palazzo municipale (tel.: 0362/517.281) oppure ai Servizi sociali in via Redipuglia (tel.: 0362/517.224).
Paolo Butti - visto che l'ultimo accordo qui in città era stato sottoscritto nel maggio del 2000 ed era quindi necessario rivederlo. Un grazie a
Giusy Cilia, assessore alle Politiche sociali, ma anche alle associazioni inquilini Sunia-Cgil, Sicet-Cisl, Uniat-Uil e a quelle dei proprietari, ovvero Uppi, Asppi, Confappi per la loro disponibilità e per la capacità di dialogo nell'interesse reciproco". Se, con un prezzo agevolato è immediato capire la convenienza per l'inquilino, diverso lo è per chi affitta. Lo spiega lo stesso Butti: "Per chi sottoscrive questo accordo noi come amministrazione comunale applichiamo un'Imu (Imposta municipale unica) non più del 10,6 per mille, bensì la riduciamo al 7,6 per mille. Oltre a questa agevolazione c'è anche l'Irpef che scende al 10%. A tutto ciò, infine, bisogna aggiungere la fascia di garanzia in caso di mancato pagamento a cui si fa fronte con i fondi regionali". Diverso, rispetto al canone libero, anche la durata del contratto di affitto: non la classica formula dei 4 anni più 4, bensì 3 anni più 2. Conti alla mano risulta che coloro che possono affittare un appartamento da 60/70 metri quadrati, con il canone libero in città percepirebbero in media 450 euro. Accettando un canone concordato a 400 euro, il proprietario incasserebbe 600 euro in meno di affitto, ma avrebbe già 200 euro in meno di Imu da pagare. E poi i benefici dell'Irpef ridotta. "L'amministrazione comunale - aggiunge l'assessore Cilia - e le associazioni di categoria hanno deciso di considerare il territorio di Seveso come unica zona urbana omogenea, all’ interno della quale sono definite 3 fasce di oscillazione con un valore minimo e massimo del canone espresso in Euro/mq. annuo, a seconda della tipologia e delle caratteristiche dell’immobile. Sono previste maggiorazioni ai valori così stabiliti se l’immobile per esempio è ammobiliato e se possiede la classificazione energetica A, B, C o D. I contratti previsti dall’accordo sono di tre tipologie: contratto per locazione abitativa agevolata della durata di anni 3 + 2; contratto per locazione abitativa di natura transitoria della durata massima di 18 mesi e contratto per locazione abitativa per studenti universitari". Per informazioni è possibile rivolgersi all'Urp (ufficio relazioni con il pubblico) situato al piano terra del palazzo municipale (tel.: 0362/517.281) oppure ai Servizi sociali in via Redipuglia (tel.: 0362/517.224).