Seveso: celebrato il primo matrimonio al Bosco delle Querce
Un matrimonio al Bosco delle Querce. Il primo in assoluto: è accaduto venerdì scorso 14 dicembre, nella sala polifunzionale del centro visite ed è stato celebrato dall'assessore
Andrea Formenti dopo le necessarie autorizzazioni dalla Prefettura di Monza e Brianza. La sala va quindi ad aggiungersi a quelle già disponibili nel Palazzo comunale, alla Villa Dho e al centro polifunzionale di via Redipuglia. Un’opportunità in più quindi per chi decide di sposarsi a Seveso&nb...
Un matrimonio al Bosco delle Querce. Il primo in assoluto: è accaduto venerdì scorso 14 dicembre, nella sala polifunzionale del centro visite ed è stato celebrato dall'assessore
Andrea Formenti dopo le necessarie autorizzazioni dalla Prefettura di Monza e Brianza. La sala va quindi ad aggiungersi a quelle già disponibili nel Palazzo comunale, alla Villa Dho e al centro polifunzionale di via Redipuglia. Un’opportunità in più quindi per chi decide di sposarsi a Seveso con il rito civile ma una possibilità che riveste un profondo valore simbolico anche per il parco. Il centro visite del Bosco delle Querce sorge, infatti, in prossimità di uno dei gruppi di abitazioni, quelle lungo il torrente Certesa, demolite durante i lavori di bonifica nella ex “Zona A” e la possibilità di sposarsi al Bosco delle Querce è un altro passo per il ritorno alla “normalità” dopo oltre 37 anni dall’incidente del 10 luglio 1976. La scelta dell’amministrazione comunale è poi un’ulteriore risposta al mandato che Regione Lombardia ha affidato al Comune di Seveso con la legge istitutiva del parco dove si chiede proprio al Comune di lavorare per “favorire ed incentivare una fruizione pubblica eco-compatibile dell'area, mirata principalmente a riavvicinare la popolazione locale alla zona” (articolo 193 della legge regionale n. 16/2007 comma “e”). Oggi, appunto, per “riavvicinare la popolazione locale alla zona” c’è un occasione in più che va ad arricchire le attività che già si propongono al Bosco delle Querce, dalla maggiore apertura, all’attività di educazione ambientale con le scuole del territorio realizzata in collaborazione con Legambiente, alle visite guidate che partono proprio dal Centro visite di un parco unico al mondo, dove il presente e il passato sono in continuo dialogo con lo sguardo sempre rivolto verso il futuro.
Andrea Formenti dopo le necessarie autorizzazioni dalla Prefettura di Monza e Brianza. La sala va quindi ad aggiungersi a quelle già disponibili nel Palazzo comunale, alla Villa Dho e al centro polifunzionale di via Redipuglia. Un’opportunità in più quindi per chi decide di sposarsi a Seveso con il rito civile ma una possibilità che riveste un profondo valore simbolico anche per il parco. Il centro visite del Bosco delle Querce sorge, infatti, in prossimità di uno dei gruppi di abitazioni, quelle lungo il torrente Certesa, demolite durante i lavori di bonifica nella ex “Zona A” e la possibilità di sposarsi al Bosco delle Querce è un altro passo per il ritorno alla “normalità” dopo oltre 37 anni dall’incidente del 10 luglio 1976. La scelta dell’amministrazione comunale è poi un’ulteriore risposta al mandato che Regione Lombardia ha affidato al Comune di Seveso con la legge istitutiva del parco dove si chiede proprio al Comune di lavorare per “favorire ed incentivare una fruizione pubblica eco-compatibile dell'area, mirata principalmente a riavvicinare la popolazione locale alla zona” (articolo 193 della legge regionale n. 16/2007 comma “e”). Oggi, appunto, per “riavvicinare la popolazione locale alla zona” c’è un occasione in più che va ad arricchire le attività che già si propongono al Bosco delle Querce, dalla maggiore apertura, all’attività di educazione ambientale con le scuole del territorio realizzata in collaborazione con Legambiente, alle visite guidate che partono proprio dal Centro visite di un parco unico al mondo, dove il presente e il passato sono in continuo dialogo con lo sguardo sempre rivolto verso il futuro.