Seveso: la città in strada per il Calendimaggio
Visto il maltempo di Santa Valeria, come vuole la tradizione e come lo stesso sindaco di Seregno
Giacinto Mariani ha ricordato nei giorni scorsi con un sorriso invidiando i sevesini, dita incrociate: se arriva il sole il Calendimaggio sarà una grande giornata di festa. Tradizione, folklore, allegria, anche baccano e confusione: ma è ciò che piace ai sevesini e ai residenti dei Comuni limitrofi che non perdono mai l'appuntamento con la prima domenica di maggio per una de...
Visto il maltempo di Santa Valeria, come vuole la tradizione e come lo stesso sindaco di Seregno
Giacinto Mariani ha ricordato nei giorni scorsi con un sorriso invidiando i sevesini, dita incrociate: se arriva il sole il Calendimaggio sarà una grande giornata di festa. Tradizione, folklore, allegria, anche baccano e confusione: ma è ciò che piace ai sevesini e ai residenti dei Comuni limitrofi che non perdono mai l'appuntamento con la prima domenica di maggio per una delle feste più note di tutta la Brianza. Un appuntamento che, coordinato dall'assessorato alla Cultura, tra bancarelle, giostre e frittelle, anche quest'anno riserverà momenti di arricchimento personale con le mostre allestite al Centro pastorale ambrosiano (nuova denominazione del seminario). Giovedì 1 maggio, nella mattinata, è già stata inaugurata quella curata dal Decanato di Seveso e dalla scuola Frassati dal titolo: "Cosa nutre la vita".
Giorgio Pontiggia propone "Il cielo": riproduzioni di aeromodelli dalla prima Guerra Mondiale a oggi. Fabio Masiero mette in mostra le Ferrari dal 1950 a oggi, mentre
Giovanni Antonio Motta esporrà la sua enorme collezione di immaginette sacre. Per quanto riguarda l'artigianato,
Angelo Camagni stupirà tutti con l'arte del traforo.
Angelo Busnelli non sarà da meno con i modellini in legno in miniatura, mentre
Giampaolo Ratti metterà in mostra "La cà d'una volta". Infine, protagonisti anche i giovani: i ragazzi delle scuole di Seveso metteranno in vetrina i lavori fatti sul XXV Aprile e sul significato di libertà e di pace.
Giacinto Mariani ha ricordato nei giorni scorsi con un sorriso invidiando i sevesini, dita incrociate: se arriva il sole il Calendimaggio sarà una grande giornata di festa. Tradizione, folklore, allegria, anche baccano e confusione: ma è ciò che piace ai sevesini e ai residenti dei Comuni limitrofi che non perdono mai l'appuntamento con la prima domenica di maggio per una delle feste più note di tutta la Brianza. Un appuntamento che, coordinato dall'assessorato alla Cultura, tra bancarelle, giostre e frittelle, anche quest'anno riserverà momenti di arricchimento personale con le mostre allestite al Centro pastorale ambrosiano (nuova denominazione del seminario). Giovedì 1 maggio, nella mattinata, è già stata inaugurata quella curata dal Decanato di Seveso e dalla scuola Frassati dal titolo: "Cosa nutre la vita".
Giorgio Pontiggia propone "Il cielo": riproduzioni di aeromodelli dalla prima Guerra Mondiale a oggi. Fabio Masiero mette in mostra le Ferrari dal 1950 a oggi, mentre
Giovanni Antonio Motta esporrà la sua enorme collezione di immaginette sacre. Per quanto riguarda l'artigianato,
Angelo Camagni stupirà tutti con l'arte del traforo.
Angelo Busnelli non sarà da meno con i modellini in legno in miniatura, mentre
Giampaolo Ratti metterà in mostra "La cà d'una volta". Infine, protagonisti anche i giovani: i ragazzi delle scuole di Seveso metteranno in vetrina i lavori fatti sul XXV Aprile e sul significato di libertà e di pace.
barbara :
quando fanno la festa del Calendimaggio a Seveso. Mi permetto di dare il consiglio di ripetere le date in cui si svolgono gli avvenimenti grazie e saluti | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi