Una banca clandestina in città, allestita dalla 'Ndrangheta, per riciclare i proventi dell'usura e delle estorsioni. E' stato un brutto risveglio per i sevesini, quello di stamattina, quando si è sparsa la voce di questa organizzazione dedita alla criminalità sul territorio, colpita dalla retata della Polizia di Stato di Milano. In totale, dopo la lunga attività di indagine, ben 40 le ordinanze di custodia cautelare emesse: 21 le persone finite in carcere, altre 19 si trovano ai domiciliari. Tra loro pare che ci siano coinvolti anche imprenditori incensurati, che dovranno rispondere dell'accusa di riciclaggio o di concorso in associazione mafiosa. Grazie a loro e alla loro volontà di evadere il fisco, secondo l'accusa, gli uomini della 'Ndragheta riuscivano a riciclare facilmente ingenti somme di denaro. Poco si sa del blitz compiuto dalla Squadra Mobile di Milano con la collaborazione della Direzione Distrettuale Antimafia. Dalle indiscrezioni si apprende che il luogo di ritrovo privilegiato per gli incontri della 'Ndrangheta era un locale con sede in città chiamato "Tugurio" dagli stessi uomini della criminalità organizzata: tanto che proprio lì, grazie a microspie, si è accertato che venivano contati i soldi incassati. Coinvolto anche un bar di Bovisio Masciago, anche questo tuttora ignoto. Infine pare che anche alcuni uffici postali della Brianza siano parte attiva dell'organizzazione. Nelle prossime ore, con ogni probabilità, si conosceranno maggiori particolari della vicenda.