Seveso, Consiglio comunale: sarà lunedì... Ma Mastrandrea scrive al Prefetto
L’aula è ancora deserta, ma le schermaglie sono già iniziate: il Consiglio comunale convocato per lunedì sera alle scuole medie di via De Gasperi si preannuncia già piuttosto incandescente. I primi ad aprire il fuoco sono stati gli esponenti del Pd: “Se portano di nuovo in aula il rendiconto, andiamo direttamente dal Prefetto”. L’ordine del giorno, in realtà, prevede tutt’altro. Ma al Prefetto qualcuno si è rivolto lo stesso: il pidiellino
Marco Mastrandrea che si lamenta de...
L’aula è ancora deserta, ma le schermaglie sono già iniziate: il Consiglio comunale convocato per lunedì sera alle scuole medie di via De Gasperi si preannuncia già piuttosto incandescente. I primi ad aprire il fuoco sono stati gli esponenti del Pd: “Se portano di nuovo in aula il rendiconto, andiamo direttamente dal Prefetto”. L’ordine del giorno, in realtà, prevede tutt’altro. Ma al Prefetto qualcuno si è rivolto lo stesso: il pidiellino
Marco Mastrandrea che si lamenta delle procedure di convocazione. “Trovo disdicevole – dichiara lo stesso Mastrandrea – che in una situazione delicata come la nostra, su punti fondamentali riguardano i soldi del Comune e quindi il portafogli dei cittadini, si proceda a convocare la seduta di Consiglio comunale senza mettere tutta la documentazione a nostra disposizione in Segreteria generale così come previsto dal Regolamento. Non mi diverto a scrivere al Prefetto, non lo faccio mai: però è brutto dover sollecitare documenti che, alla fine, possiamo consultare soltanto a partire dalle 16. Tra l’altro nemmeno completi: perché come ho avuto modo di far rilevare, sono sprovvisti dei pareri di regolarità da parte dei funzionari. Spero che il segretario sappia darmi giustificazioni adeguate”. Oggetto della polemica è il punto numero due del Consiglio comunale (il primo è costituito da interrogazioni e interpellanze): ovvero l’indirizzo di Consiglio per il conferimento delle reti del gas secondo la proposta avanzata dalla società Aeb Spa e autorizzazione alla società Aspes srl per la dismissione delle azioni detenute in Gelsia Srl. A seguire l’approvazione dell’aliquota e regolamento in materia di addizionale comunale all’Irpef nonché la determinazione delle aliquote e detrazioni relative all’Imu. Infine a chiudere l’ordine del giorno la mozione presentata dai consiglieri Mastrandrea, Houeis e Sala per destinare alla viabilità cittadina le risorse della prescrizione 51 del Cipe, ossia gli eventuali risparmi derivanti dalle modifiche al progetto dell’autostrada Pedemontana.
Marco Mastrandrea che si lamenta delle procedure di convocazione. “Trovo disdicevole – dichiara lo stesso Mastrandrea – che in una situazione delicata come la nostra, su punti fondamentali riguardano i soldi del Comune e quindi il portafogli dei cittadini, si proceda a convocare la seduta di Consiglio comunale senza mettere tutta la documentazione a nostra disposizione in Segreteria generale così come previsto dal Regolamento. Non mi diverto a scrivere al Prefetto, non lo faccio mai: però è brutto dover sollecitare documenti che, alla fine, possiamo consultare soltanto a partire dalle 16. Tra l’altro nemmeno completi: perché come ho avuto modo di far rilevare, sono sprovvisti dei pareri di regolarità da parte dei funzionari. Spero che il segretario sappia darmi giustificazioni adeguate”. Oggetto della polemica è il punto numero due del Consiglio comunale (il primo è costituito da interrogazioni e interpellanze): ovvero l’indirizzo di Consiglio per il conferimento delle reti del gas secondo la proposta avanzata dalla società Aeb Spa e autorizzazione alla società Aspes srl per la dismissione delle azioni detenute in Gelsia Srl. A seguire l’approvazione dell’aliquota e regolamento in materia di addizionale comunale all’Irpef nonché la determinazione delle aliquote e detrazioni relative all’Imu. Infine a chiudere l’ordine del giorno la mozione presentata dai consiglieri Mastrandrea, Houeis e Sala per destinare alla viabilità cittadina le risorse della prescrizione 51 del Cipe, ossia gli eventuali risparmi derivanti dalle modifiche al progetto dell’autostrada Pedemontana.