Seveso: "Diossina? Il tracciato di Pedemontana non cambia"

Il tracciato di Pedemontana non cambierà di un solo centimetro: indipendentemente dalla quantità di diossina trovata nel suolo cittadino. Lo sostengono i tecnici della Regione proprio nei giorni in cui a Palazzo Lombardia, in sede politica, da più parti si sta cercando di riportare l’attenzione su possibili rischi da contaminazione con l’apertura del cantiere dell’autostrada. La doccia fredda è arrivata settimana scorsa nel corso di un incontro che si è svolto a Milano tra i tecnici della Reg...

Il tracciato di Pedemontana non cambierà di un solo centimetro: indipendentemente dalla quantità di diossina trovata nel suolo cittadino. Lo sostengono i tecnici della Regione proprio nei giorni in cui a Palazzo Lombardia, in sede politica, da più parti si sta cercando di riportare l’attenzione su possibili rischi da contaminazione con l’apertura del cantiere dell’autostrada. La doccia fredda è arrivata settimana scorsa nel corso di un incontro che si è svolto a Milano tra i tecnici della Regione, i rappresentanti di Apl e di Cal per illustrare l’impatto dell’infrastruttura sul traffico viabilistico nei vari Comuni della tratta B2 (da Lentate sul Seveso a Bovisio Masciago). Inevitabile, però, vista l’attualità del tema e le forti pressioni che arrivano da più parti, parlare di Pedemontana e diossina. I tecnici sono stati irremovibili: l’autostrada si farà, così com’è stata pensata finora. A fronte delle rimostranze del sindaco

Paolo Butti, che ha preteso garanzie sulle indagini da svolgere nel terreno lungo la tratta, la risposta è stata chiara: il progetto non verrà modificato perché le indagini svolte già nel 2008 davano indicazioni ben precise. Se ulteriori riscontri dovessero rivelare quantità di diossina superiori rispetto a quelle che erano state accertate anni fa, non cambierà nulla. Solo maggiore cautela nell’esecuzione dei lavori o, eventualmente, costi maggiori. All’incontro è stato comunque spiegato che sono previste anche nuove indagini da svolgere in contraddittorio tra Arpa e Strabag prima di aprire il cantiere. A maggiore garanzia, anche per capire dove portare la terra di scavo, le indagini verranno poi ripetute su ogni singolo carico di terra che verrà spostato per determinarne la destinazione finale. Insomma diossina monitorata in ogni istante del cantiere. Affermazioni che già danno una risposta ai timori sollevati dal consigliere regionale

Laura Barzaghi (ex sindaco di Nova Milanese) che quest’oggi, martedì 17, in aula ha chiesto di effettuare verifiche con la collaborazione di Arpa nei Comuni coinvolti dalla diossina. Ma, soprattutto, affermazioni che vanificano forse l’audizione del coordinamento ambientalista “Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile” in programma nel pomeriggio di questo giovedì 19 al Pirellone nella Commissione Territorio e Infrastrutture. Lo scopo è quello di illustrare le anomalie procedurali, le criticità, i rischi per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Ma i tecnici lo hanno ripetuto a chiare lettere: non cambia nulla, se non il costo di Pedemontana e qualche cautela in più da adottare in fase di cantiere. Quanto verrà detto in commissione, insomma, rischia di essere accolto con un'alzata di spalle.