Seveso, elezioni: avremo una donna in Consiglio comunale?
Cambiano le leggi, aumentano le forme di tutela, ma con l'avvicinarsi delle elezioni l'incognita resta sempre quella: avremo stavolta in Consiglio comunale una rappresentante del gentil sesso? Ai posteri l'ardua sentenza. O, meglio, basta attendere il 9 giugno quando, concluso il primo turno e fatti gli eventuali apparentamenti per il ballottaggio, si deciderà anche il nome della persona destinata a guidare la città per i prossimi cinque anni in qualità di sindaco. Per il momento occorre rico...
Cambiano le leggi, aumentano le forme di tutela, ma con l'avvicinarsi delle elezioni l'incognita resta sempre quella: avremo stavolta in Consiglio comunale una rappresentante del gentil sesso? Ai posteri l'ardua sentenza. O, meglio, basta attendere il 9 giugno quando, concluso il primo turno e fatti gli eventuali apparentamenti per il ballottaggio, si deciderà anche il nome della persona destinata a guidare la città per i prossimi cinque anni in qualità di sindaco. Per il momento occorre riconoscere che la nostra città vanta una solida tradizione maschilista, a livello amministrativo, visto che alle donne sono stati riconosciuti ben pochi spazi. Nel corso dell'amministrazione Donati, a parte
Floriana Belotti, eletta nelle fila della Lega Nord e diventata subito assessore alla Grandi Opere, le donne hanno avuto ben poco spazio. Sempre nella Lega Nord, si era registrata l'elezione di
Alice Zaniboni poi dimissionaria e, sul finire del mandato, il subentro di Eva Pozzi che probabilmente ha partecipato soltanto a un paio di sedute. Staremo a vedere se ora cambia qualcosa. La normativa ha imposto a tutte le lista di avere una quota rosa per dare adeguata rappresentanza alle donne. Esiste perfino, in questo tempo di preferenza unica, la possibilità per l'elettore di dare due voti purché uno di questi due sia a favore di una donna della stessa lista prescelta. Basterà per vedere il sesso femminile tra i banchi del Consiglio? Di certo non avremo donne all'opposizione: i sei posti a disposizione andranno con ogni probabilità ai soli candidati sindaci che usciranno sconfitti dal confronto (tranne uno, almeno, che non troverà neanche posto). Il gentil sesso, insomma, sarà solo nella squadra di governo. Eventualmente, maschilismo degli elettori permettendo.
Floriana Belotti, eletta nelle fila della Lega Nord e diventata subito assessore alla Grandi Opere, le donne hanno avuto ben poco spazio. Sempre nella Lega Nord, si era registrata l'elezione di
Alice Zaniboni poi dimissionaria e, sul finire del mandato, il subentro di Eva Pozzi che probabilmente ha partecipato soltanto a un paio di sedute. Staremo a vedere se ora cambia qualcosa. La normativa ha imposto a tutte le lista di avere una quota rosa per dare adeguata rappresentanza alle donne. Esiste perfino, in questo tempo di preferenza unica, la possibilità per l'elettore di dare due voti purché uno di questi due sia a favore di una donna della stessa lista prescelta. Basterà per vedere il sesso femminile tra i banchi del Consiglio? Di certo non avremo donne all'opposizione: i sei posti a disposizione andranno con ogni probabilità ai soli candidati sindaci che usciranno sconfitti dal confronto (tranne uno, almeno, che non troverà neanche posto). Il gentil sesso, insomma, sarà solo nella squadra di governo. Eventualmente, maschilismo degli elettori permettendo.