Seveso, elezioni: Nicola Tallarita in campo. "Per dare un futuro alla città"
Non gli bastava una lista civica per partecipare alle elezioni: ne ha fatte due. Non gli bastava neanche una conferenza stampa come hanno fatto gli altri candidati: ha organizzato un rinfresco per centinaia di persone. E per la raccolta delle firme non ha chiesto ai cittadini di andare all'ufficio Anagrafe: ha fatto intervenire un notaio. E' un
Nicola Tallarita più che determinato quello che si presenterà alle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio per la conquista della...
Non gli bastava una lista civica per partecipare alle elezioni: ne ha fatte due. Non gli bastava neanche una conferenza stampa come hanno fatto gli altri candidati: ha organizzato un rinfresco per centinaia di persone. E per la raccolta delle firme non ha chiesto ai cittadini di andare all'ufficio Anagrafe: ha fatto intervenire un notaio. E' un
Nicola Tallarita più che determinato quello che si presenterà alle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio per la conquista della poltrona da sindaco. Dopo aver fatto parte della squadra dell'ex primo cittadino Massimo Donati, anche con la carica di vicesindaco, ha lasciato il Pdl per affrontare da solo la competizione. Non proprio da solo, in realtà, considerando che ha organizzato due liste civiche: "Tallarita per Seveso" e "Stare insieme per Baruccana e il Meredo". "E' ora di dire basta - afferma Tallarita - a chi fino a oggi ha governato senza preoccuparsi realmente della nostra città e della popolazione. In quest'ultimo mandato ho avuto tre difficili assessorati da gestire con finanze a zero. Ne ho viste troppe ai danni dei cittadini. E' ora di riprendersi la dignità. Ho dovuto amaramente constatare che dopo non aver mosso un dito per difendere, riorganizzare, conservare il patrimonio della città, i politici hanno devastato e indebolito anche la speranza di un futuro". Suona come un bel ceffone politico alla precedente amministrazione comunale, ma lui conferma di essere comunque un uomo di centrodestra e che le sue liste lavoreranno in base a questa corrente di pensiero pur volendo essere più vicine ai bisogni della gente rispetto a quanto sia avvenuto finora. Lui offre in tre semplici concetti la ricetta per risollevare la città, "diventata un grigio dormitorio di gente che deve rivolgersi ad altre province per lavorare e incapace di avere qualcosa di suo da produrre": sinergie, valorizzazione, tutela. "Seveso deve essere importante in Lombardia. Serve la partecipazione di tutti".
Nicola Tallarita più che determinato quello che si presenterà alle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio per la conquista della poltrona da sindaco. Dopo aver fatto parte della squadra dell'ex primo cittadino Massimo Donati, anche con la carica di vicesindaco, ha lasciato il Pdl per affrontare da solo la competizione. Non proprio da solo, in realtà, considerando che ha organizzato due liste civiche: "Tallarita per Seveso" e "Stare insieme per Baruccana e il Meredo". "E' ora di dire basta - afferma Tallarita - a chi fino a oggi ha governato senza preoccuparsi realmente della nostra città e della popolazione. In quest'ultimo mandato ho avuto tre difficili assessorati da gestire con finanze a zero. Ne ho viste troppe ai danni dei cittadini. E' ora di riprendersi la dignità. Ho dovuto amaramente constatare che dopo non aver mosso un dito per difendere, riorganizzare, conservare il patrimonio della città, i politici hanno devastato e indebolito anche la speranza di un futuro". Suona come un bel ceffone politico alla precedente amministrazione comunale, ma lui conferma di essere comunque un uomo di centrodestra e che le sue liste lavoreranno in base a questa corrente di pensiero pur volendo essere più vicine ai bisogni della gente rispetto a quanto sia avvenuto finora. Lui offre in tre semplici concetti la ricetta per risollevare la città, "diventata un grigio dormitorio di gente che deve rivolgersi ad altre province per lavorare e incapace di avere qualcosa di suo da produrre": sinergie, valorizzazione, tutela. "Seveso deve essere importante in Lombardia. Serve la partecipazione di tutti".