Seveso: il Cardinale e il mondo della teologia fanno tappa in città

Fare teologia nella Tradizione è il titolo del 23° congresso nazionale dell’Associazione teologica italiana, che si sta svolgendo in città. Iniziato in seminario nella giornata di ieri, lunedì 2, si concluderà venerdì 6 settembre. La proposta di quest’anno svilupperà la riflessione sulla natura della teologia e sul modo di attuarla nell’oggi, in rapporto al complesso fenomeno chiamato “Tradizione”; si porteranno così a conclusione le due tappe precedenti, incentrate su Teologia dalla Scr...

Fare teologia nella Tradizione è il titolo del 23° congresso nazionale dell’Associazione teologica italiana, che si sta svolgendo in città. Iniziato in seminario nella giornata di ieri, lunedì 2, si concluderà venerdì 6 settembre. La proposta di quest’anno svilupperà la riflessione sulla natura della teologia e sul modo di attuarla nell’oggi, in rapporto al complesso fenomeno chiamato “Tradizione”; si porteranno così a conclusione le due tappe precedenti, incentrate su Teologia dalla Scrittura (Castel Del Monte, 2009) e Teologia ed Eucaristia (Torino, 2011). «Il riferimento a questo polo, al quale talvolta si attribuiscono significati non omogenei, con esiti opposti, rimane costitutivo del teologare cristiano – spiegano gli organizzatori. Una riflessione critica sulla traditio si impone perciò come momento strutturante nella ricerca del significato e delle modalità del “fare teologia”». Il tema – contestualizzato nella riflessione contemporanea in rapporto alle esigenze della trasmissione della fede – sarà sondato in prospettiva sistematica, mettendone in rilievo il fondamento cristologico-pneumatologico e le sue implicazioni metodologiche. «Su tale base – proseguono – si potranno articolare alcune delle questioni più aperte: verità e storia, i soggetti del teologare cristiano e le ricadute sulla riforma della Chiesa. Gli sguardi storici, particolarmente ricchi e curati sia nelle relazioni che nei seminari pomeridiani, consentiranno non solo di rimanere in ascolto della vicenda secolare della teologia, ma ancor più di verificare concretamente il principio teorico che si persegue, anzi di attuarlo nella ricerca stessa». Il convegno si è aperto ieri lunedì 2 settembre con una sintesi dei pre-congressi, a cura di Serena Noceti, e con l’introduzione del contesto in cui si pone il problema della Tradizione, sviluppata da Massimo Nardello.  Di seguito i relatori delle altre giornate: Martedì 3 settembre, mattino: Alberto Cozzi (Il principio cristologico-pneumatologico della Traditio) e Giuseppe Ruggieri (Tradizione: fedeltà e apertura al futuro); pomeriggio: Giorgio Jossa (Il passaggio dall’epoca apostolica all’epoca post-apostolica); Lucio Casula (Il caso Nicea); Angelo Maffeis (Il Concilio di Trento e la Modernità). Mercoledì 4 settembre, mattino:  Claudio Ciancio (Verità e storia - Lo statuto ermeneutico della verità); Giacomo Canobbio (Come si fa teologia nella Tradizione? I soggetti, l’autorità e le autorità); pomeriggio: visita ai luoghi manzoniani e celebrazione eucaristica presieduta dal card. Angelo Scola. Giovedì 5 settembre, mattino: Gustavo Gutierrez in dialogo con Mario Antonelli (Fare teologia nella Tradizione in America Latina); nel pomeriggio, gruppi di approfondimento su Tradizione e teologia - Figure: Yves-Marie Congar (Nunzio Capizzi); Georges V. Florovsky (Germano Marani); John Henry Newman (Fortunato Morrone); Wolfhart Pannenberg (Giuseppe Accordini); Maurice Blondel (Mario Antonelli); Hannah Arendt (Isabella Guanzini). Venerdì 6 settembre, mattino: Gilles Routhier (La Chiesa “soggetto” di Tradizione) e Roberto Repole (Teologia: dalla Scrittura, dal logos eucaristico, nella Tradizione. Il senso di un percorso).