Seveso, il Pd: "E' caduta la Giunta più inconcludente della storia della città"
"Dopo Meda, Lentate sul Seveso, Monza e Cesano Maderno, anche a Seveso è giunta l’ora di cambiare aria". Lo affermano i rappresentanti del Partito Democratico che, dopo l'annuncio di dimissioni da parte del sindaco
Massimo Donati, hanno evidentemente tirato un sospiro di sollievo. E la loro presa di posizione, diffusa nelle ore successive attraverso un comunicato stampa, fa pensare che la possibilità di individuare un programma comune da sostenere fino alla fine del mandato ...
"Dopo Meda, Lentate sul Seveso, Monza e Cesano Maderno, anche a Seveso è giunta l’ora di cambiare aria". Lo affermano i rappresentanti del Partito Democratico che, dopo l'annuncio di dimissioni da parte del sindaco
Massimo Donati, hanno evidentemente tirato un sospiro di sollievo. E la loro presa di posizione, diffusa nelle ore successive attraverso un comunicato stampa, fa pensare che la possibilità di individuare un programma comune da sostenere fino alla fine del mandato sia davvero abbastanza remota. "Finalmente lunedì - sostengono i consiglieri del Pd - dopo una lunga agonia che pagherà la città di Seveso, è caduta la Giunta più inconcludente che Seveso ricordi. Il sindaco, solo più che mai, ha rassegnato le sue dimissioni. Abbandonato in questi anni da una parte del suo partito (Pdl), è stato lasciato anche dal fido alleato Lega nord che, parole di Donati, con un laconico Sms con scritto “game over” (= gioco finito) ha comunicato la propria decisione. Un gioco: ecco ciò che Lega e Pdl hanno ritenuto in questi anni la gestione della nostra vita comunale". Nell'ora del saluto di Donati, insomma, il Pd non si dimentica dei partiti che l'hanno sostenuto in questi quattro anni di amministrazione: "Anche l’ultimo atto di questa inconcludente maggioranza è avvenuto nel più grande disprezzo delle istituzioni. La Lega presente in aula non si è nemmeno seduta al banco del consiglio. Il Pdl, dopo le dichiarazioni del sindaco, si è allontanato dai banchi senza alcuna comunicazione. Avremmo voluto discutere nel merito la situazione creatasi ma il presidente
Massimo Vaccarino (Pdl) ha chiuso il Consiglio senza darci la parola. Per 4 anni hanno calpestato i diritti dell’opposizione, si sono insultati tra loro, hanno giocato con i problemi della città, fregandosene dei cittadini e dei loro problemi. Questa è la politica che porta al 40 % di votanti alle elezioni, questa è la politica che porta al populismo, questa è la politica che uccide la democrazia".
Massimo Donati, hanno evidentemente tirato un sospiro di sollievo. E la loro presa di posizione, diffusa nelle ore successive attraverso un comunicato stampa, fa pensare che la possibilità di individuare un programma comune da sostenere fino alla fine del mandato sia davvero abbastanza remota. "Finalmente lunedì - sostengono i consiglieri del Pd - dopo una lunga agonia che pagherà la città di Seveso, è caduta la Giunta più inconcludente che Seveso ricordi. Il sindaco, solo più che mai, ha rassegnato le sue dimissioni. Abbandonato in questi anni da una parte del suo partito (Pdl), è stato lasciato anche dal fido alleato Lega nord che, parole di Donati, con un laconico Sms con scritto “game over” (= gioco finito) ha comunicato la propria decisione. Un gioco: ecco ciò che Lega e Pdl hanno ritenuto in questi anni la gestione della nostra vita comunale". Nell'ora del saluto di Donati, insomma, il Pd non si dimentica dei partiti che l'hanno sostenuto in questi quattro anni di amministrazione: "Anche l’ultimo atto di questa inconcludente maggioranza è avvenuto nel più grande disprezzo delle istituzioni. La Lega presente in aula non si è nemmeno seduta al banco del consiglio. Il Pdl, dopo le dichiarazioni del sindaco, si è allontanato dai banchi senza alcuna comunicazione. Avremmo voluto discutere nel merito la situazione creatasi ma il presidente
Massimo Vaccarino (Pdl) ha chiuso il Consiglio senza darci la parola. Per 4 anni hanno calpestato i diritti dell’opposizione, si sono insultati tra loro, hanno giocato con i problemi della città, fregandosene dei cittadini e dei loro problemi. Questa è la politica che porta al 40 % di votanti alle elezioni, questa è la politica che porta al populismo, questa è la politica che uccide la democrazia".