Non ci sentiamo più garantiti sulla legittimità degli atti, non partecipiamo alla votazione. Con questa presa di posizione dei rappresentanti della minoranza si è aperta nella serata di ieri, martedì 31 marzo, la seduta di Consiglio comunale. A prosecuzione della polemica sulla riqualificazione dell'illuminazione pubblica che, inevitabilmente, ha lasciato qualche strascico dal punto di vista politico. "E' tanto che non ci vediamo - ha esordito

Massimo Vaccarino (capogruppo del Pdl) - e che non convochiamo il Consiglio. Dovendo scegliere tra la partita della Nazionale, Crozza in tv o il Consiglio comunale, ho deciso di venire qui perché su qualche grossa vicenda che riguarda l'assessorato competente sul primo punto dell'ordine del giorno mi aspetto qualche chiarimento. Mi aspetto qualche risposta anche da parte di qualche funzionario. Invece vedo che su questa materia, i Lavori pubblici, nulla viene detto, nulla si sa, i dubbi che molti di noi hanno avuto nel leggere ciò che ha scritto il Garante rimangono non spiegati. Magari la posizione dell'amministrazione comunale è corretta, ma in mancanza di spiegazioni mi rimangono i dubbi. Ho solo un comunicato di un partito che spiega come il funzionaria abbia il ruolo di consulente legale del Comune". La considerazione per Vaccarino, così come valeva per la delibera sull'illuminazione pubblica, così vale per le scelte da compiere nella serata: "Anche questa delibera immagino abbia un via libera formale da parte del consulente giuridico. Sono amareggiato di non aver avuto né un incontro né una comunicazione ufficiale. Mi aspettavo qualcosa stasra nella parte delle comunicazioni. Finché la garanzia che abbiamo sulla legittimità degli atti non sarà chiarita, non solo non voterò gli atti, ma mi comporterò come la macchina amministrativa si è comportata con me con una "correttezza al limite". Il mio atteggiamento sarà da Vietnam istituzionale". Della stessa opinione

Luca Allievi, capogruppo della Lega Nord: "Il collega - ha affermato - mi ha tolto le parole di bocca. Anche la Lega Nord non partecipa per le stesse motivazioni a questa votazione". Sulla vicenda non ha mancato di intervenire anche

Natale Alampi (capogruppo della lista "Tallarita per Seveso"): "Questa sera ci si aspettava comunque comunicazioni da parte del Presidente del Consiglio comunale o del Segretario generale sulle ultime vicende di cronaca. Per questo motivo non essendo comunque garantita la legittimità di ciò che stiamo facendo, non mi sento di partecipare al voto".

Diego Tavecchio, ha spiegato che pur non sentendosi garantito dal punto di vista legittimità, lui e il capogruppo

Roberto Pagani avrebbero partecipato alla votazione esprimendo parere contrario. La questione è stata chiusa da

Giorgio Garofalo, Presidente del Consiglio comunale: "Eviterò di entrare nel merito. Ma visto che sono stato tirato in ballo, vi dico che dal punto di vista informale le spiegazioni con qualcuno ci sono state. Nessuno però ha presentato interrogazioni: nel caso di domande specifiche, con il sindacato ispettivo di cui i consiglieri hanno prerogativa, si potrà approfondire il discorso".