Seveso: la cometa della Befana fa litigare sull'osservatorio astronomico
Nel giorno dei Re Magi, che trovano la Sacra Famiglia guidati da una stella, c'è una cometa che si fa apprezzare nei cieli: per gli addetti ai lavori è la C/2014 Q2, ma per tutti è la Lovejoy, dal nome del suo scopritore australiano. Ma anziché mettere tutti d'accordo con il naso all'insù (secondo gli esperti c'è qualche probabilità che possa essere notata a occhio nudo), fa discutere per il mancato utilizzo dell'osservatorio astronomico cittadino. Ad aprire la discussione una conci...
Nel giorno dei Re Magi, che trovano la Sacra Famiglia guidati da una stella, c'è una cometa che si fa apprezzare nei cieli: per gli addetti ai lavori è la C/2014 Q2, ma per tutti è la Lovejoy, dal nome del suo scopritore australiano. Ma anziché mettere tutti d'accordo con il naso all'insù (secondo gli esperti c'è qualche probabilità che possa essere notata a occhio nudo), fa discutere per il mancato utilizzo dell'osservatorio astronomico cittadino. Ad aprire la discussione una concittadina che, nel gruppo Facebook "Sei di Seveso se...", si lamenta per l'occasione sprecata: "La cometa Lovejoy si troverà domani (oggi, visto che il post è stato scritto il 6 gennaio, ndr) nel suo punto di massima vicinanza alla Terra, ma sarà impossibile osservarla ad occhio nudo. A Seveso c'è un bellissimo Osservatorio Astronomico dove sarebbe stato bellissimo vederla. Ma non si può perché non si può mettere a disposizione il telescopio al pubblico a causa della vegetazione che copre il campo visivo. Diversi solleciti sono stati fatti all'amministrazione comunale al fine di rendere operativo l'Osservatorio ma, ancora niente di concreto è stato fatto. E dire che sono 2 anni che si sollecita il problema. A causa di queste circostanze, il Consiglio direttivo dell'Osservatorio si è trovato costretto a sospendere tutte le iniziative, poichè il telescopio è inutilizzabile e non può che attenersi all'operato del sindaco Butti o dell'assessorato alla Cultura". Tirato in ballo, anche notando che molti cittadini si stavano chiedendo dov'è questo osservatorio astronomico (tutti convinti erroneamente che sia nella sede della Fondazione Lombardia per l'Ambiente), il sindaco
Paolo Butti non ha rinunciato a replicare scrivendo un suo commento: "Per informazione, alla Fla c è un planetario, cioè una cupola chiusa che riproduce la volta celeste. E' uno dei 4 laboratori appena aperti e che vengono visitati da numerose scuole. L'osservatorio è invece in villa Dho. Si tratta di una piantana fissata a terra dove viene posizionato un telescopio. In questi anni alcune piante poste davanti, crescendo ne hanno limitato l'utilizzo. Stiamo cercando una sede definitiva in uno spazio adatto, quindi buio, aperto e sicuro". Il dibattito, però, ha visto anche l'intervento di
Pietro Aceti, che è allo stesso tempo guida scientifica del Planetario e dei laboratori della Fla nonché presidente dell'Osservatorio Astronomico Città di Seveso, che ha voluto fare un po' di chiarezza e togliersi qualche sassolino. Sulla Fla ha voluto evidenziare che "essendo strutture non gestite dal Comune, ad oggi questi laboratori non sono aperti al normale pubblico a meno di eventi eccezionali e solo su prenotazione. Quindi ad oggi sono ammesse le scolaresche, magari in un futuro la direzione Fla deciderà di aprire anche al pubblico con serate dedicate". Per quanto riguarda l'Osservatorio Astronomico, però, Aceti ha ricordato che si faceva "vera e propria ricerca scientifica certificata da più grandi istituti internazionali come AAVSO o MPC (Nasa) BRNO. E' da attribuire all'Osservatorio Astronomico Città di Seveso la scoperta di una stella variabile nella costellazione del Toro. Si può ben dire che l'osservatorio ha portato Seveso in giro per il mondo nei più grandi istituti astronomici, grazie al lavoro dei propri soci che oltre a normali cittadini (l'osservatorio è aperto a tutti, e tutti possono diventarne soci) dispone di Fisici, Chimici ed Ingegneri". Aceti, tuttavia, fa presente che il lavoro di ricerca si è fermato a causa della vegetazione: "Non volendo ora farne un caso politico, vorrei ricordare che oltre a diversi incontri avuti con l'assessore Roberta Miotto, e tentativi di parlare con l'assessore Fabio Rivolta siamo allo stesso punto di partenza. In oltre l'agronomo che ha piantato li davanti gli alberi non credo sia stato richiamato in alcun modo. Io consegnai anche alla presenza di Ersilia Cappelletti un fascicolo dopo proponevo punti di Seveso dove poter fare una postazione fissa per l'Osservatorio. Mi ricordo che Bosco delle Querce venne escluso per motivi ambientali, poiché l'unico punto idoneo era ai piedi della vasca. Villa Dho, invece, a causa di "battibecchi" con l'associazione Natur& e poichè non possiamo mettere la nostra postazione fissa al centro del parco poiché rechiamo fastidio a chi deve tagliare l'erba. Altri posti vennero esclusi. Io quindi, ormai non conto i mesi, chiedendo al Comune di trovare una collocazione, non i soldi (perché capisco il momento difficile) dove ci sia: buio, orizzonte libero, libero accesso notturno. Così che si possa fare un progetto per poi partecipare ai bandi. Sto ancora aspettando fiducioso".
Paolo Butti non ha rinunciato a replicare scrivendo un suo commento: "Per informazione, alla Fla c è un planetario, cioè una cupola chiusa che riproduce la volta celeste. E' uno dei 4 laboratori appena aperti e che vengono visitati da numerose scuole. L'osservatorio è invece in villa Dho. Si tratta di una piantana fissata a terra dove viene posizionato un telescopio. In questi anni alcune piante poste davanti, crescendo ne hanno limitato l'utilizzo. Stiamo cercando una sede definitiva in uno spazio adatto, quindi buio, aperto e sicuro". Il dibattito, però, ha visto anche l'intervento di
Pietro Aceti, che è allo stesso tempo guida scientifica del Planetario e dei laboratori della Fla nonché presidente dell'Osservatorio Astronomico Città di Seveso, che ha voluto fare un po' di chiarezza e togliersi qualche sassolino. Sulla Fla ha voluto evidenziare che "essendo strutture non gestite dal Comune, ad oggi questi laboratori non sono aperti al normale pubblico a meno di eventi eccezionali e solo su prenotazione. Quindi ad oggi sono ammesse le scolaresche, magari in un futuro la direzione Fla deciderà di aprire anche al pubblico con serate dedicate". Per quanto riguarda l'Osservatorio Astronomico, però, Aceti ha ricordato che si faceva "vera e propria ricerca scientifica certificata da più grandi istituti internazionali come AAVSO o MPC (Nasa) BRNO. E' da attribuire all'Osservatorio Astronomico Città di Seveso la scoperta di una stella variabile nella costellazione del Toro. Si può ben dire che l'osservatorio ha portato Seveso in giro per il mondo nei più grandi istituti astronomici, grazie al lavoro dei propri soci che oltre a normali cittadini (l'osservatorio è aperto a tutti, e tutti possono diventarne soci) dispone di Fisici, Chimici ed Ingegneri". Aceti, tuttavia, fa presente che il lavoro di ricerca si è fermato a causa della vegetazione: "Non volendo ora farne un caso politico, vorrei ricordare che oltre a diversi incontri avuti con l'assessore Roberta Miotto, e tentativi di parlare con l'assessore Fabio Rivolta siamo allo stesso punto di partenza. In oltre l'agronomo che ha piantato li davanti gli alberi non credo sia stato richiamato in alcun modo. Io consegnai anche alla presenza di Ersilia Cappelletti un fascicolo dopo proponevo punti di Seveso dove poter fare una postazione fissa per l'Osservatorio. Mi ricordo che Bosco delle Querce venne escluso per motivi ambientali, poiché l'unico punto idoneo era ai piedi della vasca. Villa Dho, invece, a causa di "battibecchi" con l'associazione Natur& e poichè non possiamo mettere la nostra postazione fissa al centro del parco poiché rechiamo fastidio a chi deve tagliare l'erba. Altri posti vennero esclusi. Io quindi, ormai non conto i mesi, chiedendo al Comune di trovare una collocazione, non i soldi (perché capisco il momento difficile) dove ci sia: buio, orizzonte libero, libero accesso notturno. Così che si possa fare un progetto per poi partecipare ai bandi. Sto ancora aspettando fiducioso".
ROBERTO :
BELLA INIZIATIVA CHE ANDREBBE AIUTATA NELLA REALIZZAZIONE. CONDIVIDO L'IMPORTANZA DI INIZIATIVE DI QUESTO TIPO E MI AUSPICO CHE IL COMUNE SI PRENDA LA BRIGA DI TROVARE UNA COLLOCAZIONE IDONEA A QUESTI FANTASTICI STRUMENTI CHE CI METTONO IN CONTATTO CON L'IMMENSITA' DELL'UNIVERSO. INCONTRI CULTURALI DI QUESTO TIPO ALL'INTERNO DALLA FLA CHE COINVOLGONO I CITTADINI SONO L'ESEMPIO CHE IL PAESE PUO' APPROPRIARSI DELLA CULTURA CHE DEVE ESSERE ACCESSIBILE A TUTTI, LA CULTURA NON HA COLORE POLITICO, LA CULTURA E' DI TUTTI AL DI LA DI OGNI IDEOLOGIA. LA CULTURA UNISCE I POPOLI NELLA CONOSCENZA. QUINDI COMUNE.... PRENDETE IN MANO LA SITUAZIONE E RISOLVETE IL PROBLEMA, FORSE COSI' FARETE VEDERE CHE GLI AMMINISTRATORI ATTUALI NON SONO COMPLETAMENTE IGNORANTI COME SEMBREREBBE!!!! | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi