Seveso, Marzorati: "No a candidati sindaci e assessori che lavorano nell'edilizia"
“Stop agli imprenditori edili impegnati in politica. La nostra città è chiamata ad affrontare temi urbanistici molti delicati, evitiamo il rischio che vengano trattati con interesse di parte”. L’appello è lanciato da
Marzio Marzorati, consigliere comunale della Lista Civica per Seveso, in vista delle prossime elezioni amministrative in programma alla fine di maggio per la scelta del nuovo sindaco. Tre i motivi che spingono Marzorati ad avanzare questa proposta. “Prima di tut...
“Stop agli imprenditori edili impegnati in politica. La nostra città è chiamata ad affrontare temi urbanistici molti delicati, evitiamo il rischio che vengano trattati con interesse di parte”. L’appello è lanciato da
Marzio Marzorati, consigliere comunale della Lista Civica per Seveso, in vista delle prossime elezioni amministrative in programma alla fine di maggio per la scelta del nuovo sindaco. Tre i motivi che spingono Marzorati ad avanzare questa proposta. “Prima di tutto il Pgt, visto che la precedente amministrazione non è stata in grado di approvarlo entro il 31 dicembre 2012 facendo perdere tutti i diritti edificatori. Un documento di programmazione urbanistica che dovrà ridisegnare la città e affrontare il discorso dell’Allocchio Bacchini. A questo aggiungo lo stralcio da parte della Regione Lombardia del progetto proposto dall’amministrazione Donati nel parco delle Groane: 50 mila metri quadrati per la realizzazione di impianti sportivi rendendo edificabili quelli attuali. Infine ci aggiungo la vendita del terreno del pozzo dell’acqua potabile all’Altopiano: voluto dalla precedente amministrazione ma, alla prova dei conti, risultato più utile per il privato che per l’ente pubblico”. In virtù di queste considerazioni Marzorati chiede che nelle prossime elezioni non si presentino al voto come candidati sindaci (e che non diventino nemmeno assessori) imprenditori edili e loro soci o parenti. “Troppi casi in Brianza – conclude Marzorati – di politica fatta non nell’interesse dei cittadini ma bensì a favore del mattone. Non voglio uccidere l’edilizia: si punti sul recupero dell’esistente, sulla riqualificazione, sulla rigenerazione di spazi esistenti. Pensiamo a quante opportunità per gli imprenditori con la riqualificazione del centro storico di San Pietro, di Baruccana, Seveso. Il lavoro edile dev’essere diverso rispetto a quanto è accaduto finora, ma ci saranno comunque spazi per tutti”.
Marzio Marzorati, consigliere comunale della Lista Civica per Seveso, in vista delle prossime elezioni amministrative in programma alla fine di maggio per la scelta del nuovo sindaco. Tre i motivi che spingono Marzorati ad avanzare questa proposta. “Prima di tutto il Pgt, visto che la precedente amministrazione non è stata in grado di approvarlo entro il 31 dicembre 2012 facendo perdere tutti i diritti edificatori. Un documento di programmazione urbanistica che dovrà ridisegnare la città e affrontare il discorso dell’Allocchio Bacchini. A questo aggiungo lo stralcio da parte della Regione Lombardia del progetto proposto dall’amministrazione Donati nel parco delle Groane: 50 mila metri quadrati per la realizzazione di impianti sportivi rendendo edificabili quelli attuali. Infine ci aggiungo la vendita del terreno del pozzo dell’acqua potabile all’Altopiano: voluto dalla precedente amministrazione ma, alla prova dei conti, risultato più utile per il privato che per l’ente pubblico”. In virtù di queste considerazioni Marzorati chiede che nelle prossime elezioni non si presentino al voto come candidati sindaci (e che non diventino nemmeno assessori) imprenditori edili e loro soci o parenti. “Troppi casi in Brianza – conclude Marzorati – di politica fatta non nell’interesse dei cittadini ma bensì a favore del mattone. Non voglio uccidere l’edilizia: si punti sul recupero dell’esistente, sulla riqualificazione, sulla rigenerazione di spazi esistenti. Pensiamo a quante opportunità per gli imprenditori con la riqualificazione del centro storico di San Pietro, di Baruccana, Seveso. Il lavoro edile dev’essere diverso rispetto a quanto è accaduto finora, ma ci saranno comunque spazi per tutti”.