Seveso, Mastrandrea attacca la Lega su Aspes: "Quanta ipocrisia"

“Prima fanno i danni, poi scappano: i rappresentanti sevesini della Lega Nord non possono pensare che tutti i cittadini siano stupidi”. Lo afferma
Marco Mastrandrea, consigliere comunale del Pdl, che interviene sulla vicenda Aspes. Una settimana dopo la decisione di abbandonare la municipalizzata da parte degli uomini di fiducia della Lega Nord, usciti sia dal Consiglio di amministrazione sia dal Collegio dei sindaci, continua a far parlare e a scatenare polemiche. “Ho prefe...

“Prima fanno i danni, poi scappano: i rappresentanti sevesini della Lega Nord non possono pensare che tutti i cittadini siano stupidi”. Lo afferma

Marco Mastrandrea, consigliere comunale del Pdl, che interviene sulla vicenda Aspes. Una settimana dopo la decisione di abbandonare la municipalizzata da parte degli uomini di fiducia della Lega Nord, usciti sia dal Consiglio di amministrazione sia dal Collegio dei sindaci, continua a far parlare e a scatenare polemiche. “Ho preferito non esprimermi a caldo – spiega Mastrandrea – perché di fronte a una scelta di questo tipo era meglio cercare di capirne di più, riflettere sul perché di una decisione così clamorosa: la Lega Nord, partito di maggioranza, esce dall’Aspes che ha come socio unico il Comune. Ovvero un’azienda che è controllata dalla nostra maggioranza. Tuttavia devo dire che a distanza di giorni le motivazioni non le ho proprio capite: se l’unico problema era rappresentato dal presidente, possibile che il Comune non potesse intervenire? Possibile che l’assessore leghista al bilancio non abbia mai detto nulla riguardo a eventuali problemi finanziari?”. Mastrandrea non difende il sindaco

Massimo Donati (“Anche lui ha le sue responsabilità. Eccome se ne ha: noi non abbiamo mai avuto la possibilità di controllare l’attività di Aspes e lui non ci ha mai fatto una relazione. Si poteva fare una commissione d'inchiesta, ma il Pd non ha avuto coraggio”), ma punta il dito soprattutto contro i lumbard: “Qui non si tratta solo di responsabilità, ma anche di atteggiamento. Amministrare, poi andarsene via accusando un’azienda da loro controllata, mi sembra un gesto ipocrita, fatto da chi non ha a cuore le sorti del paese e dei cittadini”.