Seveso: un migliaio di persone per l'ultimo saluto a Roberto Passador
Un suono che faceva raggelare il sangue, poi la bara portata a braccia da tutti gli amici. Non poteva essere più toccante, nel pomeriggio di ieri (lunedì 4 agosto) il funerale di
Roberto "Spillo" Passador, il giovane di 34 anni che nel pomeriggio di venerdì ha perso la vita in via Vignazzola mentre era in sella alla sua motocicletta Mv Agusta. Spesso nelle cerimonie funebri abbiamo udito la tromba che suona il silenzio. Stavolta era diverso: erano le trombe del camion d...
Un suono che faceva raggelare il sangue, poi la bara portata a braccia da tutti gli amici. Non poteva essere più toccante, nel pomeriggio di ieri (lunedì 4 agosto) il funerale di
Roberto "Spillo" Passador, il giovane di 34 anni che nel pomeriggio di venerdì ha perso la vita in via Vignazzola mentre era in sella alla sua motocicletta Mv Agusta. Spesso nelle cerimonie funebri abbiamo udito la tromba che suona il silenzio. Stavolta era diverso: erano le trombe del camion dell'azienda di famiglia, quello che lui guidava abitualmente per lavoro, e che nel silenzio surreale sembrano una voce straziata. "Roberto era una persona vera - ha dichiarato
don Davide Baschirotto durante l'omelia - e amava la vita così come la sua famiglia. Quanto è accaduto deve farci riflettere sulla fragilità della nostra vita. Ci sentiamo spesso onnipotenti, poi basta un nulla per capire che non è così. A tutti i presenti, in particolar modo alla moglie Nadia e alla famiglia, ricordo che vivrà ancora in noi attraverso tutto ciò che di buono ha fatto e ha insegnato". Una cerimonia davvero sentita, con un migliaio di persone presenti, tanto che nemmeno la nuova chiesa di Baruccana (già gremita mezz'ora prima della funzione) era in grado di ospitarle. Poi di nuovo quel suono, quelle trombe strazianti che si potevano udire a centinaia di metri di distanza. Il ricordo, invece, siamo certi che durerà negli anni: le numerose testimonianze degli amici fanno capire che la sua breve esistenza non è stata spesa invano. [gallery columns="2" ids="18034,18035"]
Roberto "Spillo" Passador, il giovane di 34 anni che nel pomeriggio di venerdì ha perso la vita in via Vignazzola mentre era in sella alla sua motocicletta Mv Agusta. Spesso nelle cerimonie funebri abbiamo udito la tromba che suona il silenzio. Stavolta era diverso: erano le trombe del camion dell'azienda di famiglia, quello che lui guidava abitualmente per lavoro, e che nel silenzio surreale sembrano una voce straziata. "Roberto era una persona vera - ha dichiarato
don Davide Baschirotto durante l'omelia - e amava la vita così come la sua famiglia. Quanto è accaduto deve farci riflettere sulla fragilità della nostra vita. Ci sentiamo spesso onnipotenti, poi basta un nulla per capire che non è così. A tutti i presenti, in particolar modo alla moglie Nadia e alla famiglia, ricordo che vivrà ancora in noi attraverso tutto ciò che di buono ha fatto e ha insegnato". Una cerimonia davvero sentita, con un migliaio di persone presenti, tanto che nemmeno la nuova chiesa di Baruccana (già gremita mezz'ora prima della funzione) era in grado di ospitarle. Poi di nuovo quel suono, quelle trombe strazianti che si potevano udire a centinaia di metri di distanza. Il ricordo, invece, siamo certi che durerà negli anni: le numerose testimonianze degli amici fanno capire che la sua breve esistenza non è stata spesa invano. [gallery columns="2" ids="18034,18035"]