Seveso: nemmeno un centesimo dai cittadini per la solidarietà

Abituati a chiedere, ma non troppo generosi e altruisti. O, forse, semplicemente diffidenti: su 23 mila sevesini, nessuno ha dato il suo contributo per il Fondo Seveso Solidale. Nemmeno un centesimo versato per aiutare gli altri. Lo rivela il sindaco
Paolo Butti che si aspetta una maggiore partecipazione a un'iniziativa che va a beneficio dell'intera collettività. Del resto, se stiamo alle stime Istat che indicano in un 16% la quantità dei cittadini che non superano la sogli...

Abituati a chiedere, ma non troppo generosi e altruisti. O, forse, semplicemente diffidenti: su 23 mila sevesini, nessuno ha dato il suo contributo per il Fondo Seveso Solidale. Nemmeno un centesimo versato per aiutare gli altri. Lo rivela il sindaco

Paolo Butti che si aspetta una maggiore partecipazione a un'iniziativa che va a beneficio dell'intera collettività. Del resto, se stiamo alle stime Istat che indicano in un 16% la quantità dei cittadini che non superano la soglia di povertà (ovvero i 640 euro mensili), dobbiamo aspettarci che circa 3.500 sevesini si trovino in questa situazione. Il sindaco e gli assessori hanno deciso di sostenere il fondo con parte delle loro indennità. I consiglieri del Partito Democratico hanno stabilito che il gettone presenza per le sedute consiliari e per le commissioni sarà interamente devoluto. Poco secondo alcuni che non hanno risparmiato critiche, ma la stima è comunque quella di arrivare a circa 9 mila euro alla fine dell'anno. Se ogni cittadino di Seveso accettasse di versare un euro, un solo euro all'anno, ovvero il costo di un caffè, di colpo ci sarebbero 23 mila euro in più per gestire questa situazione di disagio sociale. "Se è vero che nessuno ha versato soldi sul conto corrente della parrocchia - afferma Butti - è altrettanto vero che qualcuno si è dato da fare in modo indiretto. L'ultimo esempio è stato quello del lunghissimo panino alla nutella, iniziativa organizzata da privati e associazioni per dare vita alla piazza Cardinal Confalonieri, ma anche per raccogliere contributi per il Fondo Seveso Solidale. Mi auguro che altre iniziative di questo tipo possano essere organizzate da sempre più realtà del territorio per alimentare il fondo". Per dare un aiuto concreto, è sufficiente fare un bonifico (Iban: IT29D0760101600001019335247) sul conto intestato alla parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso presto le Poste Italiane.

3 commenti

renziel :
io sono sono solidale: con la scuola dell'obbligo che chiede un contributo per l'acquisto del materiale didattico; con la chiesa per le opere di bene; con l'oratorio perchè apre le sue porte ai nostri figliuoli; con le associazioni di categoria che difendono i diritti dei lavoratori conquistati duramente, e che questa legislatura (di sinistra) vuole cancellare; con gli alpini per la colletta alimentare e tutte le loro onorevoli iniziative...sono assolutamente contro chi veste la solidarietà con gli stracci della politica. Sentire parlare di solidarietà da parte di chi ha applicato un aliquota tasi nella percentuale massima possibile, non considerando la possibilità di ammettere sgravi per le categorie deboli come anziani, disoccupati, o prevedere riduzioni per le famiglie con figli minori a carico, non richiede ulteriori commenti. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Mr x :
Vi do un idea: versate i due euro pagati per le primarie. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Rock :
Abituati a chiedere? Ahahah Da Seveso si è imparata una cosa molto importante: chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Visto quello che è stato fatto per Seveso (e quello che si vuole fare) non mi meraviglio che la risposta sia zero. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi