Seveso: polemica in Consiglio per gli amici del "Tino"
Ha amministrato il Comune di Seveso per dieci anni consecutivi fino al 2008. Il suo nome, ieri, ha nuovamente tenuto banco in Consiglio comunale per un diverbio: si tratta di
Clemente Galbiati e delle sue presunte amicizie. Il litigio che ha suscitato parecchie risate è nato quando il consigliere di maggioranza
Alfredo Pontiggia (Pdl), parlando della revoca dei servizi all’azienda speciale Aspes, ha citato episodi del passato che vedevano protagonista “il T...
Ha amministrato il Comune di Seveso per dieci anni consecutivi fino al 2008. Il suo nome, ieri, ha nuovamente tenuto banco in Consiglio comunale per un diverbio: si tratta di
Clemente Galbiati e delle sue presunte amicizie. Il litigio che ha suscitato parecchie risate è nato quando il consigliere di maggioranza
Alfredo Pontiggia (Pdl), parlando della revoca dei servizi all’azienda speciale Aspes, ha citato episodi del passato che vedevano protagonista “il Tino”. “Scusi consigliere – è intervenuto
Marzio Marzorati (amicissimo di Galbiati e da lui designato come successore alla guida del paese in occasione delle elezioni 2008) – qui siamo in una sede istituzionale e quindi lo chiama Clemente Galbiati. A casa, naturalmente, è libero di chiamarlo come vuole”. Nulla da fare, il consigliere Pontiggia ha proseguito a chiamarlo “Tino” sostenendo che perfino lui stesso si era presentato ai cittadini come “Clemente Galbiati detto Tino”. “Benissimo – la replica di Marzorati – lo chiami “Clemente Galbiati detto Tino”. A quel punto Pontiggia ha tuonato: “Guardi che è stato il mio testimone alle nozze, quindi posso chiamarlo come voglio”. Gustosa e immediata la risposta: “Se è per questo – ha dichiarato Marzorati – una volta mi ha dato un passaggio in macchina fino a Milano”.
Clemente Galbiati e delle sue presunte amicizie. Il litigio che ha suscitato parecchie risate è nato quando il consigliere di maggioranza
Alfredo Pontiggia (Pdl), parlando della revoca dei servizi all’azienda speciale Aspes, ha citato episodi del passato che vedevano protagonista “il Tino”. “Scusi consigliere – è intervenuto
Marzio Marzorati (amicissimo di Galbiati e da lui designato come successore alla guida del paese in occasione delle elezioni 2008) – qui siamo in una sede istituzionale e quindi lo chiama Clemente Galbiati. A casa, naturalmente, è libero di chiamarlo come vuole”. Nulla da fare, il consigliere Pontiggia ha proseguito a chiamarlo “Tino” sostenendo che perfino lui stesso si era presentato ai cittadini come “Clemente Galbiati detto Tino”. “Benissimo – la replica di Marzorati – lo chiami “Clemente Galbiati detto Tino”. A quel punto Pontiggia ha tuonato: “Guardi che è stato il mio testimone alle nozze, quindi posso chiamarlo come voglio”. Gustosa e immediata la risposta: “Se è per questo – ha dichiarato Marzorati – una volta mi ha dato un passaggio in macchina fino a Milano”.