Seveso: "Sì ai rifiuti zero, il forno inceneritore è solo un ostacolo"
No al forno inceneritore, sì a scelte alternative che permettono di migliorare il sistema di raccolta e smaltimento del rifiuto salvaguardando la salute dei cittadini senza penalizzare il portafoglio. È il messaggio forte e chiaro uscito dall’aula magna delle scuole medie di via De Gasperi con l’incontro organizzato dal Movimento 5 Stelle: realtà che non è approdata in Consiglio comunale alle scorse elezioni e che, tuttavia, continua a essere attiva su temi sempre di attualità. La serat...
No al forno inceneritore, sì a scelte alternative che permettono di migliorare il sistema di raccolta e smaltimento del rifiuto salvaguardando la salute dei cittadini senza penalizzare il portafoglio. È il messaggio forte e chiaro uscito dall’aula magna delle scuole medie di via De Gasperi con l’incontro organizzato dal Movimento 5 Stelle: realtà che non è approdata in Consiglio comunale alle scorse elezioni e che, tuttavia, continua a essere attiva su temi sempre di attualità. La serata, a scanso di equivoci, non è stata “politica”. Nel senso che le tesi sono state sostenute da due tecnici esperti del settore: Enzo Favoino della scuola agraria del parco di Monza, responsabile scientifico del progetto Rifiuti Zero in Europa, e Stefano Caldirola di Gelsia Ambiente che opera quotidianamente sulla realtà brianzola e sul conferimento del rifiuto. “Una serata di confronto – ha spiegato Massimiliano Albericci, responsabile del Movimento 5 Stelle a Seveso – perché a fronte di un piano industriale di Brianza Energia Ambiente approvato nel mese di novembre, c’è la scelta di Regione Lombardia di agire in modo opposto sul fronte della riduzione del rifiuto. Opportuno capire e confrontarsi su un tema così delicato”. L’invito al confronto è stato accolto da Fabio Rivolta (assessore alla Tutela ambientale del Comune di Seveso) e da Raffaele De Luca (sindaco di Limbiate), appartenenti a due amministrazioni comunali che hanno detto sì al piano di B.E.A. e all’aumento delle quantità di rifiuti da incenerire. Dall’altra parte, invece, Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, da sempre attivo sul fronte della chiusura del forno inceneritore. Se i due rappresentanti del Partito Democratico hanno difeso la scelta fatta, ritenendola non risolutiva e nemmeno definitiva (Limbiate spinge per andare verso il ciclo integrato dei rifiuti con la fusione tra B.E.A. e Gelsia, mentre Seveso vuole dare un nuovo impulso alla raccolta differenziata attraverso l’introduzione sperimentale del sacco con microchip nel quartiere di Baruccana), Favoino e Caldirola hanno evidenziato come si possa lavorare sul fronte della raccolta del rifiuto per ottenere risultati significativi. Ma a una condizione: dire stop al forno. Questo, di fatto, non risolve il problema bensì limita la capacità di innovare e di ricercare nuove soluzioni. “Nel dibattito brianzolo – ha concluso Corbetta – manca la visione di insieme. Si ragiona sul forno inceneritore di Desio, tra l’altro uno di quelli che Legambiente invita a chiudere, senza guardare un po’ più in là. Qui si pensa a dove smaltire il rifiuto, noi crediamo che sia più corretto pensare a come ridurre e riutilizzare il rifiuto prodotto per non avere la necessità di incenerirlo”.
SevesinoDop :
Bellissima serata, molto partecipata e con bravissimi relatori. Favoino in particolare ha spiegato la strategia Rifiuti Zero con grande enfasi e trasporto. Positiva la partecipazione dell'assessore Rivolta che, per fortuna di tutti i Sevesini (e non solo), si è detto aperto a rivedere gli accordi presi con Bea riguardo l'inceneritore di Desio. Speriamo ora che alle parole seguano i fatti. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi