Seveso: "Le spese del Comune cresciute a dismisura"
Troppe spese, urge una maggiore attività di controllo sulle spese dell'ente: è il ritornello che ha tenuto banco nella seduta di Consiglio comunale che si è svolta nella serata di ieri, lunedì 28 aprile, dedicata in particolare all'approvazione del rendiconto 2013. Il più critico da questo punto di vista è
Diego Tavecchio (Seveso nel Cuore) che, dopo aver evidenziato aumenti considerevoli nelle bollette delle scuole (fino a un 40 per cento in più) ha tirato le somme: "In gen...
Troppe spese, urge una maggiore attività di controllo sulle spese dell'ente: è il ritornello che ha tenuto banco nella seduta di Consiglio comunale che si è svolta nella serata di ieri, lunedì 28 aprile, dedicata in particolare all'approvazione del rendiconto 2013. Il più critico da questo punto di vista è
Diego Tavecchio (Seveso nel Cuore) che, dopo aver evidenziato aumenti considerevoli nelle bollette delle scuole (fino a un 40 per cento in più) ha tirato le somme: "In generale notiamo che durante l'amministrazione Butti la spesa è cresciuta di 800 mila euro. Non rispetto a quanto indicato nel bilancio previsionale, bensì in relazione al rendiconto dell'anno precedente. L'equivalente dell'aumento delle tasse. Qualcosa non va". Critico anche
Daniele Tagliabue (Sevesoviva): "A mio avviso l'aumento non è così consistente, ma mi risulta comunque un 4% in più. Quota in ogni caso importante: le aziende in questo periodo di crisi fanno tagli che in questo bilancio invece non si vedono. E mi preoccupa pensare che, a causa dell'intervento tardivo su Aspes, avremo un impatto ancora più forte nel prossimo bilancio. Il mio giudizio è negativo". Le accuse sono state respinte dall'assessore al Bilancio
Giusy Cilia che ha dapprima evidenziato come sia cambiate le modalità di erogazione dei contributi statali, poi ha snocciolato una serie di importi spesi indipendentemente dalla volontà dell'amministrazione comunale: 563 mila euro per partito non chiuse di Aspes, 150 mila euro per le elezioni, 80 mila euro per mutui non estinti, 93 mila euro per aumento dei servizi sociali, 13 mila euro per il contributo scuola, 30 mila euro per la manutenzione strade, 67 mila euro per lo sgombero neve. La risposta politica, invece, è arrivata subito dopo per bocca del sindaco
Paolo Butti: "Oggettivamente chi amministrava Seveso nel 2012 non ha fatto nulla e, di conseguenza, non ha avuto spese. Inevitabile l'aumento, ma non pensiamo a sprechi: sinceramente non saprei neanche dove tagliare le spese. E' chiaro a tutti che abbiamo trovato un Comune in affanno. Mi sento però di dire che non ridurremo mai la spesa per gli interventi sociali".
Diego Tavecchio (Seveso nel Cuore) che, dopo aver evidenziato aumenti considerevoli nelle bollette delle scuole (fino a un 40 per cento in più) ha tirato le somme: "In generale notiamo che durante l'amministrazione Butti la spesa è cresciuta di 800 mila euro. Non rispetto a quanto indicato nel bilancio previsionale, bensì in relazione al rendiconto dell'anno precedente. L'equivalente dell'aumento delle tasse. Qualcosa non va". Critico anche
Daniele Tagliabue (Sevesoviva): "A mio avviso l'aumento non è così consistente, ma mi risulta comunque un 4% in più. Quota in ogni caso importante: le aziende in questo periodo di crisi fanno tagli che in questo bilancio invece non si vedono. E mi preoccupa pensare che, a causa dell'intervento tardivo su Aspes, avremo un impatto ancora più forte nel prossimo bilancio. Il mio giudizio è negativo". Le accuse sono state respinte dall'assessore al Bilancio
Giusy Cilia che ha dapprima evidenziato come sia cambiate le modalità di erogazione dei contributi statali, poi ha snocciolato una serie di importi spesi indipendentemente dalla volontà dell'amministrazione comunale: 563 mila euro per partito non chiuse di Aspes, 150 mila euro per le elezioni, 80 mila euro per mutui non estinti, 93 mila euro per aumento dei servizi sociali, 13 mila euro per il contributo scuola, 30 mila euro per la manutenzione strade, 67 mila euro per lo sgombero neve. La risposta politica, invece, è arrivata subito dopo per bocca del sindaco
Paolo Butti: "Oggettivamente chi amministrava Seveso nel 2012 non ha fatto nulla e, di conseguenza, non ha avuto spese. Inevitabile l'aumento, ma non pensiamo a sprechi: sinceramente non saprei neanche dove tagliare le spese. E' chiaro a tutti che abbiamo trovato un Comune in affanno. Mi sento però di dire che non ridurremo mai la spesa per gli interventi sociali".